sabato 8 agosto 2020

Massima vicinanza al Comitato No Bretella

 

Fin dalla sua costituzione La Spinosa per l’Ambiente è stata tra le prime associazioni a partecipare attivamente al Comitato NO alla Bretella Cisterna-Valmontone ed ora che, con il Decreto Semplificazione ed il commissariamento è sempre più vicina e concreta la minaccia della costruzione dell’opera, l’associazione ambientalista lo è ancora di più.

Ci preme sottolineare che nella difesa del territorio tutto è interconnesso, anche i cambiamenti climatici dipendono dalle scelte più o meno green di governo, regioni e da quelle personali. Le scelte personali sono una condotta per il rispetto dell’ambiente ma è anche l’affiancarsi o meno a certe lotte in difesa della nostra terra. Non siate complici della devastazione.

Da pochi giorni è attiva una petizione on line, un piccolo gesto che ci può dare o meno la misura di quante persone tengano alla propria città, alle sue tradizioni e produzioni. Ci attendiamo quindi una risposta massiccia su questa pagina.

Piantare alberi, tenere aperto un rifugio e dire NO ad una inutile e devastante grande opera va tutto nella medesima direzione.

Ricordiamoci sempre: “Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, l'ultimo animale libero ucciso. Vi accorgerete... che non si può mangiare il denaro.” Orso in Piedi, Siuox.

La Spinosa per l’Ambiente

lunedì 29 giugno 2020

La Spinosa, ATS Natura Matura e Reseda alla Casa del Parco


Più di venti persone hanno partecipato all’evento organizzato da La Spinosa per l’Ambiente in collaborazione con ATS Natura Matura presso la CASA DEL PARCO “Rifugio Forestale dell’Artemisio”. E’ stato il momento di rivederci e camminare dopo tanti mesi di inattività forzata. Come sempre, oltre ai partecipanti, la giornata ha visto tanti escursionisti entrare nel Rifugio e documentarsi con le pubblicazioni del Parco dei Castelli Romani messe a disposizione per l’occasione.
La giornata è stata arricchita dalla presenza di Roberto Salustri presidente di Reseda Onlus e promotore del progetto “Ri-Forestiamo i Castelli Romani” patrocinato dall’Ente Parco. L’escursione è così stata l’occasione per raccogliere altri semi che metteremo presto a dimora nel vivaio Doppiobinario-DLF nei pressi della Stazione FS.
La passeggiata condotta da Manuel ha percorso la strada sterrata fino ad arrivare ai primi resti archeologici del Maschio d’Ariano. La salita in vetta è rinviata ad una prossima escursione. Al rientro al rifugio pizza bianca per tutti offerta da “Doppiobinario”.
Prossimo appuntamento: sabato 25 luglio, sempre alle ore 9.00 presso la Casa del Parco.
Un augurio particolare di pronta guarigione ad una nostra amica del gruppo.
La Spinosa per l’Ambiente

lunedì 22 giugno 2020

RICOMINCIAMO DAL RIFUGIO


E’ questo il titolo che abbiamo dato all’evento del 27 giugno 2020. Si ricomincia infatti l’attività presso la Casa del Parco “Rifugio Forestale dell’Artemisio” con una iniziativa de La Spinosa per l’Ambiente in collaborazione con ATS Natura Matura. Riprendiamo il discorso interrotto a febbraio chiamato “Rifugio Aperto” che non si limita a dare informazioni e stampati esplicativi del Parco dei Castelli Romani ma, propone anche brevi escursioni che ci porteranno alla Fonte del Turano, alla Donzella e Donzelletta ed infine al Maschio d’Ariano. Non escludiamo che partendo sempre dal Rifugio nel mese di settembre, percorreremo l’intera cresta del monte. Per i meno volenterosi, La Spinosa offrirà una piccola merenda. Ovviamente tutte le nostre attività seguiranno le normative dettate da Governo e Regione per il Covid 19. E’ una ripartenza per tutti, dopo quasi 4 mesi di fermo necessario. Vi aspettiamo perciò già dal prossimo sabato , ogni ultimo sabato del mese.
La Spinosa per l’Ambiente

DOMANDE INASCOLTATE


E’ del 13 maggio 2020 la lettera inviata via mail a Sindaco ed Assessori e protocollata il 15 dello stesso mese. Nella missiva si chiedevano le motivazioni relative all’abbattimento di alcuni alberi che abbellivano la nostra città, chiedendo copia delle relazioni tecniche e, se fosse esistito, il parere dei Carabinieri Forestali. Chiedevamo inoltre se fosse esistita una politica relativa alla tutela del verde pubblico ed alla piantumazione di nuove essenze arboree.
A tutt’oggi nessuna risposta è giunta.
Nel frattempo, grazie ad un consigliere di opposizione, abbiamo ricevuto la documentazione relativa al taglio del Cedro del Libano nei giardini Comunali di Ponte Rosso. Dalla documentazione risulta che la perizia effettuata dall’ufficio tecnico comunale si è limitata al V.T.A. Ditte specializzate non si limitano a questo tipo di esame ma:
“Oltre a valutazioni di tipo visivo, mediante utilizzo del metodo V.T.A. (Visual Tree Assessment), sull’albero sono state effettuate diverse prove strumentali con dendrodensimetro e tomografo, al fine di valutare l’evoluzione dei processi cariogeni presenti alla base. E’ inoltre stata eseguita un’indagine SIM, per verificare la tenuta radicale della pianta. La simulazione di trazione, comunemente nota come Static Integrated Measurement, consiste nel sottoporre la pianta ad una trazione via via crescente tramite una fune. La risposta della pianta alla sollecitazione viene misurata con un inclinometro posto al colletto, per valutare la stabilità dell’apparato radicale e con un elastometro, posto sul fusto, per valutare il grado di elasticità delle fibre legnose sul perimetro esterno del tronco inferiore.” (gli esami del testo riportato si riferiscono proprio ad un cedro del Libano presente nella provincia di Como).
A tutto questo è ovvio che si adducano problemi e motivazioni di sicurezza, peccato che questa situazione è stata creata proprio da chi ha abbattuto l’albero NON effettuando alcuna precedente manutenzione.
La legge regionale 24/98 all’art. 15 detta queste prescrizioni:
(Interventi su ville, parchi e giardini storici)
1. Ai sensi dell'articolo 1, numero 2, della l. 1497/1939 sono vincolati le ville, i giardini e i parchi che, non contemplati dalle leggi per la tutela delle cose di interesse artistico e storico, si distinguono per la loro non comune bellezza.
2. Nella categoria di beni paesistici di cui al comma 1 rientrano le ville, i parchi ed i giardini che, all'interno dei provvedimenti di vincolo, siano menzionati isolatamente o in relazione ad un contesto paesistico più ampio, connotino il paesaggio o presentino un interesse pubblico per il valore storico e artistico delle composizioni architettoniche e vegetali.
3. Gli interventi ammessi sui beni di cui al comma 2 possono riguardare esclusivamente la conservazione, la manutenzione ed il restauro.
4. Ai fini della valutazione di compatibilità paesistica per il rilascio delle autorizzazioni ai sensi dell'articolo 7 della l. 1497/1939, i progetti sono corredati di una relazione sui criteri di intervento conformi ai principi ed alle prescrizioni contenute nella Carta del Restauro del 1964 e nella circolare del Ministero della pubblica istruzione 6 aprile 1972, n. 117.
Ricordiamo ai non addetti che il Cedro del Libano (Cedrus libani) “la specie è classificata come vulnerabile dall’IUCN (International Union for the Conservation of Nature, l’organizzazione che redige il database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie più importante al mondo, la famosa Lista rossa dell’IUCN)”.
Per concludere ci chiediamo se il Comune di Velletri sia provvisto di un “Bilancio Arboreo” e di un “Piano del Verde Cittadino”.
Chissà se questa volta qualcuno ci risponderà ?
La Spinosa per l’Ambiente

giovedì 23 gennaio 2020

... ALLE PAROLE, I FATTI !

Abbiamo appreso con soddisfazione che il prossimo Consiglio comunale di Velletri discuterà della dichiarazione di "emergenza climatica e ambientale" su iniziativa dei consiglieri comunali Di Fabio e Zaccagnini. Come molte altre città in Italia e in tutto il mondo, Velletri si appresta a farsi carico del problema di lotta ai cambiamenti climatici di cui si discute da anni,ma che finora non ha visto grandi risultati.
Saremmo soddisfatti se a seguito della dichiarazione il Consiglio volesse adottare un Ordine del Giorno che impegni la Giunta ad adottare una serie di provvedimenti urgenti:
1) rivedere tutte le norme urbanistiche alla luce della dichiarazione di emergenza climatica e ambientale;
2) installare le centraline di controllo della qualità dell'aria;
3) procedere all'abbattimento di tutti i manufatti abusivi;
4) applicare la norma per cui per ogni nato si piantumerà un albero e sostenere tutte le attività delle associazioni che stanno intervenendo in questo senso;
5) emettere un'ordinanza di divieto di tenere nei negozi le porte aperte con l'aria condizionata accesa;
6) incrementare i trasporto pubblico;
7) combattere il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti sia in campagna che in città;
8) far rispettare le isole pedonali esistenti;
9) rinunciare definitivamente al progetto autostradale a pedaggio Cisterna - Valmontone;
10) stanziare incentivi per chi installa impianti che utilizzano energia rinnovabile.
Queste sono solo alcuni dei provvedimenti urgenti da prendere.
Vorremmo che ora alle parole seguissero i fatti!

La Spinosa per l'Ambiente

sabato 18 gennaio 2020

Sabato al Rifugio


Continua la collaborazione tra La Spinosa per l’Ambiente ed A.T.S. Natura Matura e Parco dei Castelli Romani
La richiesta dell’associazione ambientalista di Velletri di mantenere aperto la Casa del Parco “Rifugio Forestale dell’Artemisio”, è stata benevolmente accolta dalle associazioni che gestiscono il rifugio stesso, fornendo così un ulteriore servizio.
Dal 25 gennaio, ogni ultimo sabato del mese, la Casa sarà aperta durante la mattinata e garantirà un servizio informativo sui sentieri del Monte Artemisio e sulle particolarità della montagna. Risorse umane permettendo, verranno effettuate escursioni o attività di carattere naturalistico che verranno annunciate sui canali social e sul sito de La Spinosa.
Appuntamento dunque al prossimo sabato con una merendambientalista !

giovedì 16 gennaio 2020

E NON FINISCE QUI, PURTROPPO !


EX COPROVI, IL PRG DI RITORNO


Qualcuno lo aveva dimenticato, altri lo hanno covato … Ed ecco che 18 anni dopo ricompare l’Ipermercato che sostituirà la vecchia sede produttiva dell’ex CoProVi di Velletri. Tutto fermo per molti anni (mancanza di fondi ?) ed ora si riaffaccia una enorme opera di cementificazione su una delle arterie più densamente trafficate della città. All’epoca la nostra associazione presentò puntuali osservazioni in merito al famoso Piano Regolatore a “macchia di leopardo”, sottolineando l’enormità di costruzioni programmate rispetto all’effettiva esigenza abitativa e commerciale.
In merito alla costruzione in analisi, ci preme ricordare che:
-       - Nel calcolo della cubatura preesistente, sono stati inseriti anche i silos adibiti alla conservazione del prodotto vinicola;
-       - Nell’attuale progetto è completamente sparito il tombamento del tratto ferroviario che doveva essere utilizzato quale area parcheggio;
-      -  Nella relazione che ci viene fornita dai media (settimanale L'Artemisio) viene tutto palesato a metriquadrati e non a metricubi.
Aggiungiamo che la “media struttura di vendita” principale, misura una superficie che è più grande del doppio di un grande supermercato o discount.
Non ci risulta sapere la dimensione dell’Enopolio che ci appare più uno specchietto per le allodole che un aiuto alla produzione vitivinicola di Velletri. Stessa disinformazione sull’edificio ad uso abitativo.
Ci viene inoltre spontaneo un interrogativo riguardo al piccolo commercio del Centro della città: sugli scudi di tutti i programmi elettorali passati, ma per il quale vediamo solo patetiche foto di rappresentanti amministrativi al momento della chiusura di storici esercizi commerciali di Velletri.
Ed avvalendosi del “Piano Casa” hanno probabilmente usufruito di un incremento della cubatura del 30-35% … però piantano 80 alberi …
Avvisiamo i cittadini che il Piano Regolatore Generale progettato dal centro-destra ed avallato dal centro-sinistra ci riserva ulteriori centri commerciali ed ipermercati, e questo con il bene della città, non C’ENTRO proprio per niente !

sabato 4 gennaio 2020

IL PARCO SOSTIENE LA SPINOSA PER L'AMBIENTE


Ri-Forestiamo i Castelli Romani


Il Parco sostiene La Spinosa per l’Ambiente

E’ del 18 dicembre 2019 con nota 6799 firmata dal Presidente Gianluigi Peduto, l’ufficialità del sostegno del Parco alla locale associazione ambientalista di Velletri che ad ottobre del 2020 festeggerà i suoi 20 anni di attività.
In seguito infatti alla domanda presentata in ottobre all’Ente di tutela con comunicazione di adesione al Progetto Ri-Forestiamo i Castelli Romani con obiettivo di produrre circa 1000 fitocelle di essenze arboree autoctone, il Parco dei Castelli Romani “dispone di concedere il Patrocinio non oneroso … di autorizzare l’associazione … all’uso del logo del Parco Regionale dei Castelli Romani  … sul materiale informativo e promozionale relativo alla suddetta attività.”
Già il 30 settembre scorso l’Ente con precipua delibera aveva deciso collaborazione e patrocinio della campagna di azione collettiva per la difesa della biodiversità. Ricordiamo che il Parco è l’Ente gestore delle Zone Speciali di Conservazione e della Zona di Protezione Speciale di Rete Natura 2000 insistente nel perimetro del Parco stesso. Il progetto di ri-forestazione è stato promosso da “Reseda onlus - Energie da condividere, un futuro da preservare” ed a Velletri, oltre a La Spinosa per l’Ambiente, hanno aderito APS l’Asino e le Nuvole, Ass. Cult. Il Sentiero nel Bosco, l’Orto di Grazia.
Ci piace sottolineare la “volontà del Parco Regionale dei Castelli Romani, di contribuire alla realizzazione di una rete di vivai dove riprodurre gli alberi e gli arbusti autoctoni dei Castelli Romani e azioni di conservazioni della flora e della fauna all’interno di un quadro di “capacity building” atto a potenziare la capacità delle comunità locali di far fronte ai problemi dell’ambiente e dei cambiamenti climatici”.
Fare fronte ai cambiamenti climatici, obiettivo difficile ma dobbiamo mettercela tutta, ognuno di noi.
La Spinosa per l’Ambiente