sabato 24 febbraio 2024

LA CITTA' PARCHEGGIO


"La città giardino è un modello di pianificazione urbanistica in cui i quartieri e gli isolati sono circondati da "cinture verdi", che contengono aree proporzionate di residenze, industrie e agricoltura. L'idea fu avviata nel 1898 da Ebenezer Howard nel Regno Unito e mirava inizialmente a cogliere i benefici primari di un ambiente di campagna e di un ambiente urbano, evitando gli svantaggi presenti in entrambi. Il concetto di Howard ispirò la costruzione
di molte città giardino in tutto il mondo." (Wikipedia)

L'involuzione dei sapiens è evidente. Alla fine dell'800 si voleva costruire una tipologia di città in armonia con l'ambiente e, soprattutto, preservare la salute degli abitanti delle stesse. La cosiddetta rivoluzione industriale ed il conseguente utilizzo del carbone per produrre energia, trasformava gli agglomerati urbani in vere e proprie camere a gas. Qui a Velletri si sta ritornando a quell'epoca, con la sola differenza che circola qualche veicolo elettrico di più.
Per chi ci governa gli esempi di Perugia, Orvieto, ecc ... non esistono.
I parcheggi recentemente annunciati fanno scopa con quelli già costruiti ma sembra non bastino mai ...
Non sarà mica che le Amministrazioni Comunali sbaglino l'approccio ? Non sarà che forse bisogna incrementare il trasporto pubblico ? Non sarà il caso di agevolare realmente i cittadini all'utilizzo dei parcheggi esterni al centro storico collegati da bus navetta gratuiti ?
Macché ...
Facciamo altri parcheggi, ovviamente a pagamento, multipiano, possibilmente orribili, anche al centro città e magari perché no, all'interno di una scuola elementare. Ecchissenefrega se i bambini non potranno più giocare e godere di uno spazio aperto.
È proprio vero, al peggio non c'è mai fine.
La Spinosa per l’Ambiente
24 febbraio 2024

giovedì 22 febbraio 2024

NIENTE DI NUOVO ...

Cambiano le amministrazioni, passano gli anni, la crisi climatica si accentua ma il comportamento di chi governa questa città rimane il medesimo.
Ci riferiamo alla gestione del verde pubblico, più che gestione dovremmo scrivere invero devastazione del verde pubblico. E’ di questi giorni il taglio ingiustificato di due alberi di Olmo in Via delle Mura ed un arbusto di Magnolia, tagliato all’interno di una scuola elementare con la “validissima” giustificazione …. Perché sporcava.
Ciò che sporca al mondo non sono di certo gli alberi, piuttosto sono i sapiens, ma non per questo vengono uccisi.
Rammentiamo anche gli alberi piantati e … dimenticati, in vari punti della città, non adeguatamente annaffiati successivamente alla loro piantumazione, sacrificati in nome di un disguido burocratico.
Ma veniamo a quella che dovrebbe essere la gestione del verde. Tra i vari provvedimenti ci piace sottolineare il C.A.M. (Criteri Ambientali Minimi) con il DM n.63 del 10 marzo 2020. Sbirciando poi su internet, abbiamo trovato un documento del Comune di Bologna dall’eloquente titolo “Bilancio arboreo del mandato amministrativo 2016-2021”. Qui si fa riferimento ad un censimento ove ogni pianta viene identificata da un codice numerico. Nel testo la legge di riferimento è del 14 gennaio 2013 n.10 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”. La Competenza è del Settore transizione ecologica e ufficio clima.
Quando tornerà la legalità in campo ambientale nel Comune di Velletri ?
La Spinosa per l’Ambiente

22 febbraio 2024 

sabato 29 aprile 2023

SIAMO TUTTI AMBIENTALISTI ?!


Assemblea pubblica "Monte Artemisio patrimonio comune"
Viviamo in un periodo strano, ed ancora più strano è quando si avvicinano le elezioni. Lo abbiamo già scritto che le elezioni danno alla testa, ma davvero alcune volte si supera il limite della decenza e si crede che i cittadini non ricordino nulla.
Purtroppo per loro tra i cittadini ci sono anche quelli che fanno parte di associazioni e, tra le varie associazioni, ce n'è una che si occupa di ambiente e difesa del territorio da più di 22 anni ... Ma veniamo ad oggi.
Attualmente si chiama "greenwashing",
"neologismo inglese che generalmente viene tradotto come ecologismo di facciata[1] o ambientalismo di facciata[2], indica la strategia di comunicazione di certe imprese, organizzazioni o istituzioni politiche finalizzata a costruire un'immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell'impatto ambientale, allo scopo di distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dagli effetti negativi per l'ambiente dovuti alle proprie attività ... " ... e sotto campagna elettorale COMUNALE è una delle più sfruttate.
Ma andiamo con ordine.
Negli anni precedenti, tranne rare eccezioni, i partiti vedevano il Parco come un nemico che voleva espandere i suoi confini e per questo, centro destra e centro sinistra uniti diedero battaglia affinché i confini del Parco dei Castelli Romani, fossero riportati sulla cresta del Monte Artemisio.
Più recentemente, in seguito a dei presunti illeciti (il processo è ancora in corso) della ditta che sta tagliando il bosco, si sono evidenziate alcune anomalie già precedentemente segnalate verbalmente alle autorità preposte. Tali osservazioni sono state inviate alle autorità in data 24.11.2022, 29.11.2022 e 15.01.2023. A tali nostre missive solo il Parco dei Castelli Romani ha risposto (21.02.2023) accogliendo alcune delle nostre proposte.
Il primo cittadino di Velletri ha invece evidentemente ritenuto che le nostre osservazioni non erano degne di alcuna attenzione.
Questa odierna "chiamata alle armi" per il Monte Artemisio, ci sembra perciò alquanto ridicola se non provocatoria.
Le elezioni ci serberanno altre sorprese ?
La Spinosa per l’Ambiente


Segue comunicato del 27 novembre 2022:
Nel 2008 a cura del prof. Manlio Lilli per le edizioni L'Erma di Bretschneider è stata pubblicata la Carta Archeologica di Velletri, un testo importante, un vanto per la città.
Tra i numerosissimi siti censiti, molti di essi si trovano sul Monte Artemisio.
Da sempre baluardo contro le possibili invasioni da sud, ha avuto per la sua posizione ed altezza un ruolo determinante nella difesa militare del territorio. Ora lo è o almeno, lo dovrebbe essere, dal punto di vista ambientale.
Questo antica fortezza naturale, grazie anche alle sue pendenze, vanta, oltre al più famoso Maschio d'Ariano, un castelliere (fortificazione pre romana) ed un monastero. Oltre le numerose presenze sulla cresta della montagna, ricordiamo le importanti e numerose tombe che si trovano tra il fontanile della Donzelletta e la sorgente Donzella, oltre ovviamente a quelle censite intorno al Maschio d'Ariano.
Non ultima ricordiamo la cosiddetta "Fonte Romana" sita poco sopra il piazzale della Valletta del Lupo, un'opera idraulica che ancora oggi funziona alla perfezione.
Nonostante tutto ciò il Monte Artemisio non è visto come un grande sito archeologico ma come una immensa "mucca da mungere" anche dall'amministrazione comunale.
Recentemente un procedimento penale sta portando a giudizio la ditta appaltatrice del taglio del bosco ceduo per evidenti e conclamate irregolarità.
Purtroppo però il taglio continua ed alcuni dei siti succitati sono a rischio.
Camion, ruspe e trattori, gommati e cingolati attraverseranno il monte senza alcuna norma di salvaguardia per un inestimabile patrimonio collettivo.
Ancora una volta chiediamo norme e regole certe che mantengano intatto il Monte Artemisio e tutti i tesori che conserva da secoli.
Ci auguriamo che l'amministrazione comunale predisponga un'adeguata sorveglianza affinché tali siti non vengano toccati.
P.s. Tale nostra preoccupazione è stata notificata alle autorità preposte.

La Spinosa per l’Ambiente