martedì 27 aprile 2010

Sarno non ha insegnato nulla al partito dei cementificatori


CONSIGLIO COMUNALE: DELIBERA KILLER

Apprendiamo dalla stampa locale che lo scorso venerdì 16 aprile è stata discussa ed approvata in Consiglio Comunale una delibera per una rivisitazione delle norme di salvaguardia dei fossi.
La proposta, presentata dall’opposizione di centro destra, è stata votata anche dalla maggioranza con poche defezioni.
Ancora una volta come per il PRG, il Parco e la Bretella Cisterna – Valmontone, i partiti si sono compattati in un unico grande monolitico partito: quello del cemento !
Si vuole in sostanza ridurre la distanza di rispetto dei fossi ovvero il divieto di edificazione (mt. 300 totali, 150 per sponda) adducendo motivazioni di vario carattere.
Leggiamo tra l’altro di quanto mai fantomatiche opere di urbanizzazione come un “sistema di raccolta e convogliamento di acque meteoriche in cunette”, e che gli stessi fossi avrebbero “perso la loro funzione di raccolta, per cui, sono in secca per la quasi totalità dei mesi dell’anno”.
La richiesta verrà inoltrata alla Regione Lazio a cui spetta la decisione ma, nel frattempo, ha ricevuto già un paio di pareri negativi dai dirigenti tecnici comunali.
Al riguardo crediamo fermamente che tali argomenti debbano essere analizzati dai professionisti del settore, quelli che purtroppo, vengono ascoltati ed intervistati solamente dopo che accadono frane, smottamenti e purtroppo numerosi lutti: i Geologi. La morfologia del territorio e la sua gestione non sono argomenti da poter liquidare in poche ore.
La formazione dei fossi è determinata dall’opera naturale della durata di almeno qualche centinaio di anni. Crediamo sia troppo semplificativo perciò darne un giudizio relativo agli ultimi decenni.
I benefici dell’eventuale derubricazione vanno a tutto vantaggio di chi non ha rispettato la legge costruendo abusivamente e di chi vuole farlo subito dopo l’eventuale attuazione della delibera.
Un condono edilizio extra, una ennesima variante al PRG che porterà sul nostro territorio centinaia di migliaia di metri cubi di cemento.