lunedì 31 marzo 2008

Uscite con La Spinosa

Escursioni nei Parchi e visite guidate a cura del Circolo per l’Ambiente di Velletri

· 20 aprile, Monte Circeo da Torre Paola, Sabaudia (Parco Nazionale del Circeo)
· 11 maggio, Via Francigena: traversata da Cori a Velletri
· 18 maggio, Monte Viglio dalla Fonte della Moscosa (Parco Regionale dei Monti Simbruini)
· 1 e 2 giugno, Anello di Capo Pericoli con pernotto al Rifugio C.A.I. del Duca degli Abruzzi (Parco Nazionale del Gran Sasso)
· 22 giugno, Uscita Propedeutica Escursionistica con i volontari del Soccorso Alpino, Rifugio Sebastiani al Velino da Campo Felice (Parco Regionale Velino-Sirente)
· 6 luglio, Gole di Celano: da Celano alla Fonte degli Innamorati (Parco Regionale Velino-Sirente)

I dettagli verranno pubblicati una settimana prima dell’uscita sulla stampa locale e sul sito http://www.laspinosavelletri.blogspot.com/ .
Le iscrizioni dovranno essere effettuate il martedì precedente dalle ore 19.00 alle ore 20.00 presso la sede de La Spinosa.

Per i restanti mesi dell’anno in corso, sono in programma inoltre:

· Birdwatching con la Lipu al Lago di Fogliano (Parco Nazionale del Circeo)
· Artena: visita guidata ai Piani della Civita ed escursione sui Monti Lepini (prossimo Parco Regionale)
· Traversata del Parco Regionale dei Castelli Romani: da Genzano (loc. Le Piagge) a Velletri (Fonte del Marcaccio)
· In mountain bike nel Parco Regionale dell’Appia Antica
· Visita alle rovine di Ostia Antica

Sono in preparazione ulteriori visite culturali di carattere storico archeologico.

Informazioni 328.3864047, laspinosa@gmail.com .

venerdì 21 marzo 2008

La Spinosa con il Reparto Agesci Velletri 1

Sabato 29 e domenica 30 marzo si svolgerà l'uscita natura Scout con il Reparto Antares del Gruppo AGESCI Velletri 1 di S.Martino. L'attività inizierà il sabato pomeriggio prima del fuoco di bivacco. Il giorno seguente verrà effettuata una escursione sul Maschio d'Ariano all'interno del Parco Regionale dei Castelli Romani. L'uscita sulle pendici sud del Monte Artemisio, avrà carattere prettamente didattico. Gli accompagnatori de La Spinosa affronteranno temi di carattere geologico e presenteranno le principali varietà di flora e fauna presenti sul territorio.

mercoledì 19 marzo 2008

Regole semplici per il decoro della città

Per far si che l’adesione all’appello non sia solo un modo indiretto da parte dei candidati di farsi pubblicità abbiamo deciso di stilare un breve regolamento con il quale il circolo “La Spinosa” si impegna a essere trasparente nei confronti sia dei candidati politici sia dei cittadini e, allo stesso tempo, si occuperà di segnalare le inadempienze dei sottoscrittori dell’appello.

REGOLAMENTO:

I candidati si impegnano, sottoscrivendo il presente appello, ad affiggere i manifesti esclusivamente nelle plance elettorali.

E’ possibile sottoscrivere l’appello inviando un’e-mail all’indirizzo laspinosa@gmail.com

L’elenco dei sottoscrittori sarà reso pubblico sul sito internet: www.laspinosavelletri.blogspot.com e sarà inviato alla stampa per la pubblicazione.

Saranno poi gli elettori a giudicare l’operato di candidati e liste.

Appello per il decoro della città

Tra meno di un mese si svolgeranno le elezioni amministrative e già da qualche tempo la città di Velletri è in fermento per l’elezione del nuovo Sindaco in seguito al commissariamento della scorsa Giunta comunale.
Dal 14 marzo è iniziata ufficialmente la campagna elettorale e già cominciano a diffondersi a macchia d’olio i numerosi manifesti elettorali che pubblicizzano i vari candidati a sindaco dei diversi schieramenti politici. E’ iniziata solo da qualche giorno la corsa al voto e già i manifesti dei candidati ricoprono i muri, i cassonetti, le campane per la raccolta differenziata, le centraline elettriche e quanto altro possibile nella nostra città: il solito teatrino che si ripete. Tempo qualche giorno e i partiti inizieranno la corsa all’affissione notturna per cercare di coprire i simboli altrui e ci ritroveremo alla fine della campagna elettorale con strati di manifesti affissi selvaggiamente gli uni sugli altri.

Eppure una regolamentazione c’è:

Come recita il sito del Ministero dell’Interno: “ I partiti o gruppi politici partecipanti alle elezioni […] possono affiggere manifesti di propaganda, stampati, giornali murali od altri, esclusivamente negli appositi spazi individuati e assegnati d’ufficio dalla Giunta municipale seguendo l’ordine di ammissione delle liste o delle candidature (propaganda diretta). La Giunta provvede altresì ad assegnare spazi di “propaganda indiretta” a coloro che, pur non partecipando direttamente alle elezioni, intendano sostenere le liste o i candidati, o comunque influire sulle scelte elettorali (artt. da 1 a 5 della legge n. 212/1956).” (fonte: www.interno.it )

Purtroppo, però, non c’è nessuno che la rispetti.

Non vogliamo farne una questione politica, anche se la regolamentazione del confronto elettorale è più che necessaria in questo periodo, ma si tratta, a nostro avviso, di una questione di civiltà e di decoro, che troppe volte viene trascurata.

Per questo motivo, come circolo a difesa dell’ambiente vogliamo rivolgere a tutti i protagonisti della campagna elettorale, dai candidati a sindaco a quelli per il Consiglio comunale, un appello contro l’inutile spreco di carta, a favore di una città più vivibile, dove gli spazi del confronto e soprattutto quelli della nostra città siano rispettati senza bisogno di ricorrere all’affissione abusiva.
Sul nostro sito: www.laspinosavelletri.blogspot.com , alla sezione "comunicati stampa" sarà possibile visionare il regolamento e sottoscrivere il nostro appello. Le adesioni possono essere fatte via e-mail all’indirizzo: laspinosa@gmail.com . La lista dei firmatari sarà resa pubblica sul nostro sito e divulgata a tutti i giornali.
Speriamo che in molti sottoscrivano questo appello e si impegnino a rispettarlo poiché crediamo che l’amministrazione di una città inizi col rispetto dei suoi spazi: è un piccolo gesto che può comunicare molto più di tanti slogan.

domenica 16 marzo 2008

La campagna di solidarietà con il Popolo Tibetano

Da: http://www.dossiertibet.it/
Dal Tibet occupato continuano a giungere notizie drammatiche. I monasteri vengono chiusi, i monaci arrestati, i pastori nomadi deportati. Il Partito Comunista Cinese intende inoltre adottare nuove misure di "pianificazione familiare" con il dichiarato intento di ridurre ancora il tasso di natalità dei tibetani. Appare quindi chiaro che di fronte a questa barbarie la sola denuncia non basta più ed il pur prezioso lavoro di testimonianza sin qui svolto da combattive minoranze è ormai inadeguato. In tutto l'Occidente devono finalmente mobilitarsi le grandi organizzazioni di massa, le sole in grado di costruire un vasto movimento d'opinione che sappia opporsi alle potenti lobbies economiche che puntellano il regime; le sole che possano indurre la comunità internazionale a isolare il governo di Pechino e costringere le Nazioni Unite a condannare il regime per i crimini commessi. Prima che sia troppo tardi! In Italia il sindacato confederale ha già risposto agli accorati appelli del governo tibetano in esilio. I segretari generali di Cgil,Cisl e Uil, incontrandosi a Roma con il Dalai Lama, si sono impegnati a sostenere in ogni sede la causa del popolo tibetano; mentre nel paese si moltiplicano le iniziative sindacali di denuncia dell'oppressione coloniale cinese. In Francia i segretari nazionali della Cfdt e di Force Ouvrière, manifestando a Parigi, hanno chiesto "democrazia per la Cina e libertà per il Tibet". In Polonia Solidarnosc ha chiesto ufficialmente al governo polacco di presentare all'assemblea delle Nazioni Unite un documento di condanna delle violazioni dei diritti umani e sindacali in Cina ed in Tibet. La Confederazione europea dei sindacati già il 10 marzo 1996 ha espresso la sua solidarietà a quanti manifestavano nella capitale belga a favore della causa tibetana, mentre la Confederazione internazionale dei sindacati liberi sta indagando sui crimini commessi dal regime di Pechino. Nel contempo dobbiamo anche far conoscere a tutti i lavoratori, alla gente comune, il dramma di questo popolo. La Cisl del Piemonte ha già dato vita a un'agenzia periodica che viene diffusa in tutto il mondo, Dossier Tibet ,e si è fatta promotrice di una vera e propria "campagna di solidarietà". In molte regioni si sono così costituiti gruppi di lavoro per promuovere e coordinare le iniziative delle strutture e degli enti sindacali e ricercare la collaborazione di tutte le Associazioni che sono disposte a battersi per la causa tibetana. In quest'ambito all'ISCOS Piemonte è affidato il compito di gestire l'adozione a distanza dei rifugiati ,che a centinaia continuano ad affluire nei paesi confinanti ,e la realizzazione di progetti di cooperazione volti a migliorare le condizioni di vita e di lavoro nei campi profughi.
Claudio Tecchio

Manifetsazione CGIL CISL UIL contro la repressione in Tibet

(ASCA) - Roma, 15 mar - Lunedi' manifestazione di Cgil, Cisl e Uil contro la repressione cinese in Tibet. Si terra' una fiaccolata silenziosa a Roma davanti all' ambasciata della Cina. I tre sindacati, si legge in un comunicato, ''di fronte alle notizie provenienti dal Tibet di parecchi morti e feriti tra i monaci e la popolazione civile, esprimono la piu' ferma condanna dell'uso della forza e chiedono al governo cinese di fermare immediatamente la sanguinosa repressione.Cgil-Cisl-Uil si riconoscono e sostengono le posizioni del Dalai Lama che si appella alle autorita' cinesi perche' rispondano con il dialogo ed una soluzione pacifica al profondo risentimento del popolo Tibetano che dal 1950 e' sotto occupazione cinese e che e' vittima di continue violenze e repressioni. Solo attraverso il dialogo e la liberta' di espressione e di organizzazione si puo' giungere a forme di convivenza pacifica, rispettosa delle culture e dei valori dei popoli, delle minoranze etniche e religiose, ed evitare in Cina tragedie gia' vissute anche nel recente passato. La costituzione in Cina di un sistema democratico che porti al rispetto dei diritti umani e dei lavoratori e' lo strumento essenziale per una globalizzazione economica e commerciale giusta e per una soluzione pacifica dei conflitti''. Per questo, Cgil, Cisl e Uil invitano i propri iscritti e militanti a partecipare ad una fiaccolata silenziosa che si svolgera' Lunedi' 17 Marzo alle ore 18.30 in via Bruxelles a Roma, sede dell'ambasciata cinese.

giovedì 13 marzo 2008

Parcheggio per residenti del "Settore A": un dramma quotidiano

E’ di 40 – 45 minuti il tempo medio di un residente del settore A per trovare un parcheggio: dopo una giornata di lavoro non è certo piacevole sprecare tanto tempo per sistemare la macchina, a volte necessaria per andare e tornare dal posto di lavoro, con un grave danno per l’ambiente.
Se la situazione fino a pochi mesi fa era insostenibile oggi è diventata drammatica: con la creazione dei marciapiedi in Via Galvaligi sono stati soppressi una trentina di posti che, seppur insufficienti, garantivano un minimo di possibilità.
In altre città e paesi anche a noi vicini il permesso di parcheggiare per i residenti gratuitamente o con un abbonamento mensile molto basso nei parcheggi a pagamento è realizzato da anni; non a Velletri, dove l’Amministrazione comunale ha aumentato due anni fa a dismisura i parcheggi a pagamento, facendo ottenere guadagni enormi alla ditta appaltatrice e punendo lo stato di residente del Centro storico.
E’ del tutto evidente che alla base di questa politica c’è una concezione distorta della vivibilità del Centro storico che ha prodotto il risultato di un progressivo allontanamento delle famiglie dal centro come luogo di residenza , di un corrispondente aumento del numero di immigrati che vivono, tra l’altro, in condizioni di grande disagio, occupando spesso immobili vecchi e insalubri.
Vorremmo sollecitare il Commissario straordinario ad intervenire urgentemente sulla materia, con misure immediate. E ciò nel rispetto non solo dei cittadini, ma della città stessa e dell’ambiente. E’ possibile realizzare da subito dei parcheggi periferici, collegati con bus navetta al centro, come è stato indicato dalla commissione che ha lavorato all’Agenda 21 e recuperare nel contempo parcheggi per i residenti ai quali attualmente viene di fatto negato il diritto di compiere attività banali ma necessarie, come fare la spesa, liberarsi di ingombri, portare a casa un mobile nuovo o un televisore, fare insomma ciò che è concesso a tutti i mortali, compreso il fatto di non inzupparsi quando c’è una pioggia battente perché si è costretti a lasciare la macchina a chilometri di distanza.
Nei programmi dei diversi candidati a Sindaco c’è la vivibilità del Centro storico: questa la si misura con la pulizia, il decoro e la possibilità di abitarlo senza sacrifici insopportabili.

Circolo “La Spinosa” per l’Ambiente
Residenti del Settore A

mercoledì 12 marzo 2008

INCENERITORE AD ALBANO ? ANCHE NO !

Mobilitazione contro l'inceneritore di Albano

La mobilitazione contro la costruzione di un ennesimo “termodistruttore” nell’area di Roncigliano si costituirà in manifestazione il prossimo 15 Marzo.
Il corteo partirà alle ore 15 da Piazza Mazzini ad Albano.
La popolazione rivendica il diritto a partecipare alle scelte politiche riguardanti i beni comuni. L’impegno nasce da una necessità, da un’esigenza, da un’urgenza.La costruzione dell’impianto in questione rappresenta un eclatante caso di speculazione a danno dell’ambiente, un tentativo di strumentalizzare l’allarme “emergenza rifiuti” accentuatosi in seguito ai fatti del napoletano.L’inceneritore, la cui costruzione costerebbe 400 milioni di euro ai contribuenti, ridurrebbe in ceneri altamente tossiche solo ed esclusivamente quella parte dei rifiuti, come la plastica, la gomma, la carta o il legno, più propriamente riciclabili. Il resto della spazzatura finirebbe comunque in discarica, palesando il fatto che la costruzione dell’impianto non sarebbe utile a far fronte al problema della mole dei rifiuti.
La raccolta differenziata diverrebbe funzionale agli impianti di incenerimento anziché a quelli di riciclaggio, comportando il fallimento del progetto di riutilizzo dei materiali.Gli inceneritori non distruggono i rifiuti ma li trasformano in ceneri, scorie ed emissioni tossiche. Il processo di smaltimento implica il rilascio nell’ambiente di numerosi composti inquinanti, sia in forma solida che gassosa. Contamina il suolo, l’aria, l’acqua. Il processo di incenerimento richiede il dispendio di grandi quantità d’acqua, sottratta alle falde acquifere e restituita alterata al territorio. Immette nell’aria circostante agenti inquinanti, nanoparticelle cancerogene impossibili da filtrare, ossido di carbonio, diossine e anidride solforosa: sostanze estremamente persistenti e bioaccumulabili. Produce ceneri altamente tossiche che necessitano la costruzione di discariche speciali. Gli inceneritori non risolvono dunque il problema dei rifiuti, piuttosto moltiplicano la pericolosità e le difficoltà di smaltimento degli stessi con un’ impatto negativo sulla salute pubblica e le condizioni dell’ambiente.
L’Unione Europea ha diffidato l’Italia dall’utilizzare per questo genere di impianti il termine “termovalorizzatore” poiché dissipa più energia di quanta riesca a produrne. In Italia la costruzione degli inceneritori è stata incentivata e direttamente alimentata dai fondi pubblici destinati alle energie rinnovabili (Cip6), si è trattato di un raggiro legislativo e una volta divenuto pubblico il governo è stato costretto a bloccare i suddetti finanziamenti, limitandone l’erogazione ai soli impianti in costruzione. Nella finanziaria 2007/2008 il sovvenzionamento pubblico è stato però esteso anche a tutti quegli impianti solo approvati a livello progettuale, cosi come per quello di Albano.
La bieca logica del profitto ha così la meglio sul bene comune. Manca un concreto interessamento da parte del governo e delle amministrazioni locali.Davanti a tanto disinteresse, sono i cittadini a dare le vere soluzioni al problema immondizia: la soluzione del coordinamento propone un sistema che garantisce un recupero dei rifiuti del 100% senza l'uso di processi “a caldo”. Questa si compone di compostaggio domestico e industriale, raccolta differenziata porta a porta, smaltimento dei prodotti residui attraverso il trattamento meccanico biologico a freddo (Tmb) e naturalmente un' attenta riduzione dei rifiuti ed un riuso dei materiali. È necessario uscire dal sistema del consumo, avviare una corretta politica dei materiali, promuovere uno stile di vita ecologicamente sostenibile.Spontaneamente, dal basso, nascono forme di aggregazione locali, i cittadini reclamano il diritto alla propria cittadinanza, rivendicano uno spazio di partecipazione politica alle scelte riguardanti la propria vita, il proprio territorio.
Il coordinamento contro l’inceneritore di Albano somma la propria alle voci della protesta e partecipa insieme ai vari coordinamenti cittadini e alle altre realtà territoriali del Lazio all’esperienza di una Rete di Mutuo Soccorso Regionale.Trade d’union delle varie lotte è la difesa dei beni comuni, del tessuto sociale, del territorio, dell’ambiente. L’esigenza è quella di costruire un percorso comune di movimento, di partecipare alla creazione di un discorso che includa e tuteli i cittadini dai poteri forti, contribuendo all’analisi delle dinamiche che si istaurano tra i vari livelli del fare politica.
Rossella Anitori

martedì 11 marzo 2008

Difendere il Parco Decima-Malafede, NO al Corridoio, NO alla Bretella

Domenica 16 Marzo 2008
INIZIATIVA NO CORRIDOIO
Roma Coop Agricoltura Nuova
Via Valle di Perna (altezza Spinaceto, laterale Via Pontina)

"Tre giorni per la difesa dei beni comuni prove di democrazia dal basso"

il Comitato NO Corridoio Roma - Latina
organizza e invita tutti/e all'iniziativa

Programma domenica 16 marzo dalle ore 9:30 in poi
- raccolta di firme in calce alla petizione popolare
- mostra fotografica e documentale
- musica dal vivo
- info e dibattito
- pranzo a base di pasta e fagioli e .....

Se 18 anni di lotta vi sembran pochi,
ora e sempre No all'autostrada Roma – Latina!

Petizione online:
http://www.PetitionOnline.com/ppnoc1/
Il nostro blog:
http://quartiereroma12.blogspot.com
Per info: nocorridoio@tiscali.it
Cell.: 3332152909 –33344984691-3334370907

giovedì 6 marzo 2008

Silenzi e bugie: lo show di Nardini & C.

Commentiamo con ritardo l’incontro avvenuto la scorsa settimana al Teatro Aurora a proposito del Parco dei Castelli Romani. C’è voluto tempo per smaltire lo choc dovuto alla quantità di bugie, inesattezze, colpevoli silenzi, allusioni, insulti, contraffazioni, che hanno avuto luogo con l’intervento di Nardini e di altri esponenti della realtà che rappresenta. E non è stato neanche divertente, anzi, piuttosto è risultato un vero e proprio oltraggio alla intelligenza dei presenti.
Cominciamo con alcune perle: “In tutti i Paesi civili esiste l’abusivismo edilizio”. A quali Paesi si riferisce: a quelli del quarto mondo o ai Paesi dell’Unione Europea? D’altra parte l’elogio dell’abusivismo è il réfrain costante del geometra Nardini, che evidentemente ha impostato così la sua attività professionale. Un’altra perla: bisogna difendere “Il legittimo desiderio di costruire”: cosa già impossibile nel territorio del Monte Artemisio grazie ai piani paesistici e alle norme vigenti.
Ma la bugia più eclatante è proprio quella che riguarda i confini del Parco: la perimetrazione Ravaldini, che comprende la zona boschiva del monte Artemisio, è legge e nessuno ha il diritto di impugnarla, date le sentenze del TAR del Lazio in materia. Peraltro è in corso d’opera la tabellazione dei confini.
Un’altra serie impressionante di bugie è stata detta riguardo alle attività agricole: si è sottaciuto che grazie al Piano di Sviluppo Rurale molte città che si trovano all’interno del Parco hanno avuto finanziamenti per 1.500.000 euro; il Comune di Velletri non ha presentato alcun progetto e così non ha ottenuto alcun finanziamento.
Si è parlato infine di espropri di terreni: ipotesi aberrante e inesistente
Quello che è emerso è insomma il quadro di un attacco indiscriminato al Parco, fondato sulla disinformazione.
Noi al contrario facciamo informazione: nelle scuole, tra la gente, mettendo in guardia le popolazioni dai pericoli che il non rispetto dell’ambiente comporta: dalla gestione dei rifiuti, al risparmio energetico, alle fonti di energia alternative.
Vorremmo chiudere raccontando lo stupore di alcuni turisti che hanno partecipato domenica scorsa ad una passeggiata per le Fonti del Monte Artemisio di fronte alle bellezze naturali del nostro territorio; la gita era stata organizzata dal Parco in collaborazione con il Circolo La Spinosa: eventi di questo genere stanno a significare che è possibile un turismo sostenibile, che il Parco porta ricchezza e fa conoscere Velletri come custode di un patrimonio naturalistico di primaria importanza.

domenica 2 marzo 2008

Il Parco non è una moda elettorale

da: http://www.controluce.it/?q=node/3809
Di Simone Franceschini Portavoce Verdi Velletri - Sinistra Arcobaleno
Ci lascia un profondo senso di delusione l’atteggiamento di Francesco Nardini che nel suo articolo su Velletri Oggi del 27/2/2008 liquida, con una scarsa professionalità di cronaca, l’intervento mio come “preconcetto ambientalismo” evidenziando un chiaro intento offensivo e diffamatorio.Abbiamo partecipato alla riunione contro il Parco, indetta dallo stesso, che già nelle intenzioni mostrava una chiara contraddizione “Quale Sviluppo del Parco?” la cui risposta era “Cancellarlo”.L’intervento si è reso necessario per chiarire una serie di inesattezze giuridiche che si continuano ostinatamente a diffondere ad arte per avere facile consenso.In particolare abbiamo ribadito che:
1) non è vero che con il Parco i terreni si espropriano;2) non è vero che senza il Parco è possibile fare condoni edilizi in quanto a Velletri vige il vincolo paesistico e l’ultimo condono esclude espressamente la possibilità di condonare aree ricadenti sotto questo vincolo;3) la perimetrazione vigente è quella Ravaldini così come confermata dal TAR Lazio nel 2000 e dalla Regione Lazio nel 2003 e nel 2005 per cui oggi il comitato vuole ridurre il Parco e non opporsi ad un fantomatico ampliamento;4) la veridicità dei confini è già esplicitamente accettata dal Comune di Velletri che richiede i nulla osta all’Ente Parco per le aree che secondo Nardini non sono Parco;5) non è vero che con il Parco non si possono fare attività economiche, anzi la legge istituisce il Parco proprio per favorire lo sviluppo socio/economico del Parco; basta vedere l’attività di taglio del legno e di sviluppo turistico che continua a crescere;6) non è vero che il Parco arrivi a comprendere tutta la città di Velletri.Noi siamo andati con l’intenzione di capire e l’intervento aveva la finalità di correggere gli errori detti durante l’incontro stesso. Senza dubbio, ad una assemblea contro il Parco, non ci aspettavamo un'accoglienza calorosa, ma molti dei presenti ci hanno comunque manifestato apprezzamento per l’intervento (tra cui lo stesso Nardini prima che si smentisse con il proprio articolo sulla stampa).
Abbiamo inoltre ricordato degli elementi politici essenziali:
1) nei 6 mesi di funzionamento reale del Parco, terminato cioè il commissariamento, sono già stati messi a disposizione 1,5 milioni di Euro per progetti di sviluppo non sfruttati dal Comune di Velletri;2) è strumentale dare la colpa al centro/sinistra visto che negli anni di governo della destra a tutti i livelli (Regione, Provincia e Comune) non sono stati in grado (o non hanno voluto) affrontare e risolvere il problema.
Insomma, noi abbiamo ritenuto utile intervenire per informare i presenti e dare un diverso punto di vista. Le critiche sono legittime e democratiche e abbiamo risposto a tutti senza problemi. Certo è che alcuni del pubblico si sono alzati dicendo “la Montagna è mia e ci faccio quello che mi pare” mostrando un’arrogante presa di posizione che invece deve essere combattuta e su cui ci aspettavamo che anche lo stesso Nardini prendesse una posizione di biasimo. Il Monte Artemisio è di tutti, di chi ci lavora, di chi ci vive, di chi va a caccia con i dovuti permessi, ma anche di chi vuole preservarne la bellezza, fare passeggiate ed avere un polmone di aria pulita a garanzia del nostro futuro.L’articolo di Nardini mostra invece una evidente incapacità o non volontà di dialogare, trattando tale argomento da posizioni strumentali ai soli fini elettorali.Ci eravamo illusi di poter dialogare anche con chi non la pensa come noi nel tentativo di capirci reciprocamente, ma ci siamo sbagliati.Noi speriamo che ci sia un cambiamento di atteggiamento e che il Parco non sia una moda elettorale, da agitare sotto le elezioni, ma un elemento di sviluppo per tutti.
Simone FranceschiniPortavoce Verdi Velletri – Sinistra Arcobaleno

Nasce Velletri.it

Nasce Velletri.it, il primo portale pensato per dare spazio ai cittadini veliterni, ai loro pensieri alla loro cultura. Il portale nasce come una scatola d'eccellenza in cui tutti sono invitati a portare il proprio contributo. Per questo abbiamo creato una serie di strumenti a vostra disposizione, come il Forum, il motore di ricerca delle parole dialettali ( Indialetto ), e sei canali, dedicati alle riflessioni, alle discussioni, alla memoria, alla gastronomia, allo shopping e allo sport.