giovedì 26 giugno 2014

I nemici del Territorio

"Il cosiddetto jus aedificandi. Necessità di far prevalere il diritto collettivo, fondato sulla sovranità popolare, sul diritto individuale privato. Necessità di rendere effettivo questo capovolgimento voluto dalla Costituzione". Si apre così il capitolo fondamentale del libro di Paolo Maddalena, docente di Diritto Romano e in seguito giudice della Corte dei Coti e della Corte Costituzionale, "Il territorio bene comune degli italiani".
Il ragionamento del giurista che parte dalla considerazione che la proprietà privata non è originaria ma costituisce una cessione da parte del popolo, come si desume dagli studi sulle Istituzioni Romane, arriva a definire il concetto di proprietà alla luce del dettato costituzionale: le norme del Codice civile del 1942 devono essere armonizzate con quanto previsto dalla Costituzione, che, all'articolo 42 stabilisce che "la proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti".
E' evidente, alla luce di questa interpretazione che lo jus aedificandi non è insito nel concetto di proprietà privata, come sostiene anche l'urbanista Paolo Berdini e illustri giuristi come Settis e Tassi. 
Nel periodo in cui viviamo con il pensiero neoliberista che attacca la Costituzione chiedendone la modifica in alcuni punti essenziali, il libro di Maddalena pone dei punti fermi con la sottolineatura degli alti valori etici contenuti nella Costituzione. Il territorio e il paesaggio vengono quindi ad essere elementi che non possono essere distrutti dall'iniziativa privata in quanto essi fanno parte della  proprietà collettiva del popolo, a titolo di sovranità.
Questi studi danno a noi ambientalisti, in continua lotta per la conservazione del territorio e del paesaggio, strumenti concettuali importanti. Vorremmo proporre a breve un convegno sul tema per offrire a tutti elementi di dibattito e di consapevolezza che la difesa del territorio è la strada  maestra da seguire, sempre e per far capire ai nemici del territorio che anche la dottrina è dalla parte dei beni comuni.

lunedì 2 giugno 2014

L'EcoResistenza non si arresta. Solidarietà ad Erri De Luca.

"Se mi condannano per istigazione alla violenza non farò ricorso in appello. Se dovrò farmi la galera per avere espresso una opinione, allora la farò".
-Erri De Luca
Il 5 giugno presso il Tribunale di Torino si terrà l’udienza preliminare del processo allo scrittore Erri De Luca per istigazione al sabotaggio in merito alla questione TAV.
In tutte le regioni d'Italia il 4 Giugno, associazioni , librerie, auditorium, teatri, sosterranno Erri De Luca organizzando eventi e letture.
Anche gli ambientalisti di Velletri partecipano a questa iniziativa: l'appuntamento è per mercoledì 4 giugno alle ore 18.30 presso l'Associazione Ossigeno in Via S. Biagio s.n.c..

L'idea è un libero incontro, un happening culturale ... ognuno con un suo contributo di solidarietà ad Erri, ai NO TAV a giudizio ed al Movimento Valsusino che si oppone all'opera devastante.
Una lettura di un brano, di una poesia o della musica.
Oltre all'Associazione Ossigeno che ci ospita, segnaliamo l'adesione di:
La Spinosa che promuove l'evento,
R Esistenza Velletri,
Promozione Cultura,
Comitato No bretella Cisterna-Valmontone,
Consigliere Comunale Stefano Pennacchi, Sinistra per Velletri,

Prof. Manlio Rondoni,
Prof. Vincenzo Pennacchi

Sempre Nocorridoio/Nobretella !


Info: Corrado 328.3864047

Per dare una certa fluidità e rispettare i tempi dell'iniziativa, chiediamo a chi volesse dare il suo contributo con un intervento, di contattarci su fb o telefonicamente.