domenica 26 giugno 2016

Abusivi per passione

"C'è  chi l'amore lo fa per noia, c'è chi lo sceglie per professione, Bocca di Rosa né l'uno né l'altro, lei lo faceva per passione". Ci sono venute in mente queste parole di una canzone di Fabrizio De André, che parla dello scompiglio provocato dall'arrivo di una prostituta in un paese, leggendo l'intervista dell'assessore all'urbanistica Pocci. Sappiamo bene che le classi dirigenti di Velletri che si sono avvicendate negli ultimi decenni, sia di destra che di sinistra, nulla hanno fatto, salvo rare eccezioni, per contrastare il fenomeno dell'abusivismo; un fenomeno di dimensioni enormi, come ben documentato nel libro di Roberto Ippolito "Evasori" che riferisce la presenza di 4.000 edifici sconosciuti al fisco scovate con la tecnica della fotoidentificazione dall'Agenzia delle Entrate del territorio, e cioè un abitante su tredici è in possesso di un immobile abusivo. Situazione, peraltro, documentata dalle 8.000 pratiche edilizie di condono giacenti al Comune di Velletri, che si riferiscono alla presenza di oltre 200 nuclei abusivi (nuclei, non case).
Come se ciò non bastasse l'assessore Pocci ha recentemente dichiarato di essere d'accordo con il Comitato "Equi diritti" nato il mese scorso, per contrastare le attività di demolizioni volute dalla Procura della Repubblica di Velletri, di concerto con la Regione Lazio.
Ora eravamo consapevoli del fatto che questa amministrazione, come le precedenti, sono formate da teorici e pratici dell'abusivismo, ma arrivare al punto di contrastare gli effetti giuridici di sentenze passate in giudicato, mettere in discussione l'operato della magistratura e la volontà della Regione ci sembra davvero non più sopportabile in un territorio devastato dall'abusivismo edlizio.
Il ripristino della legalità e il rispetto della legge dovrebbero essere i principi guida di chi è chiamato ad amministrare, anche per coloro che, come Bocca di Rosa, si prostituiscono per passione !

La Spinosa per l'Ambiente

Velletri, 26 giugno 2016

domenica 19 giugno 2016

Evasione a 1.000 ? No, a 8.600 !

Abbiamo letto, con sconcerto, l'intervista all'assessore all'ambiente del Comune di Velletri Luca Masi, rilasciata al giornale "Il Caffé": sconcerto, è dire poco, visto che l'assessore ammette la presenza di circa 8.600 evasori della Tari, soltanto sulla prima casa.
Sono mesi che a fronte del disgustoso e insano spettacolo dei rifiuti lasciati nelle strade del Centro storico, e non solo, sosteniamo che vada fatta un'operazione di verifica rigorosa delle utenze: ora veniamo a sapere che il Comune sa per certo che esistono 8.600 evasori ! Facendo un calcolo, peraltro al ribasso, si evince, stimando un costo di 100,00 euro l'anno, che l'evasione costa ai contribuenti onesti la cifra di 860.000 euro l'anno; noi paghiamo l'inerzia del Comune con una cifra enorme e con l'aggravante di vedere lo spettacolo di degrado che tutti conosciamo.
Ci chiediamo cosa abbia impedito al Comune fino ad oggi di intervenire sull'evasione della tassa sui rifiuti e cosa impedisca, ancora, a sollecitare nei cittadini un comportamento virtuoso, attraverso la pratica del compostaggio individuale - cosa facilissima in un territorio dove la maggior parte delle case è situata in campagna - e impostando il metodo della tariffa puntuale, cioè meno produci rifiuti indifferenziati, meno paghi.
L'obiettivo del 60% di differenziata che si pone l'assessore è davvero modesto e soprattutto in contrasto con le direttive europee sul tema.
Crediamo che sia urgente e indispensabile un cambio di marcia su questo tema: occorre impostare una politica dei rifiuti che salvaguardi le ragioni dell'ambiente, difenda gli interessi anche economici dei cittadini e abbandoni politiche vetuste tese all'arricchimento delle lobbies dei rifiuti.
La Spinosa per l'Ambiente
12 giugno 2016