lunedì 15 agosto 2016

Camminare, conoscere, conservare.

E’ nata come una prova, una scommessa. Ci si è rinfilati gli scarponi e La Spinosa per l’Ambiente con il Dopo Lavoro Ferroviario di Velletri hanno iniziato una nuova collaborazione.
Dopo infatti gli incontri pubblici ospitati nella sede del DLF su Bretella Cisterna - Valmontone, Biogas – Biometano ed Antenne, partecipate anche da altre associazioni ambientaliste, ci si è dedicati all’escursionismo. Le prime tre uscite sono state tutte effettuate nel Parco Regionale dei Castelli Romani: dalla Fonte del Marcaccio al Maschio d’Ariano, dai Campi d’Annibale al Maschio delle Faete e la traversata in cresta del Monte Artemisio dalla Via dei Laghi alla Valle del Lupo. Una scelta non casuale che vuole riaffermare con forza la validità dell’area protetta, seguendo un’idea di conoscenza e conservazione appunto di questi luoghi unici.
La risposta a queste prime tre escursioni è stata senz’altro positiva e l’idea di continuare con un calendario di uscite si sta concretizzando. Le mete saranno tutte all’interno di aree tutelate come Parchi Regionali, Nazionali o Monumenti Naturali oppure in zone che lo saranno speriamo nel più breve tempo possibile come il territorio dei Monti Lepini. Cercheremo di avvalerci anche di altre associazioni ed istituzioni che operano nel campo escursionistico e di tutela della natura. Ai nostri appuntamenti saranno poi aggiunte iniziative promosse ed in sintonia con il nostro “cammino”.
Continueremo così a camminare, conoscere e conservare per tutto il 2016 … e poi ci sarà il 2017.
Aggiornamenti ed eventi sulle pagine facebook.
La Spinosa per l’Ambiente

Dopo Lavoro Ferroviario di Velletri

lunedì 1 agosto 2016

Abusivi abituali, professionali o per tendenza

Un sogno nel cassetto … urbanistico: un altro condono mascherato.

Scrivere di abusivismo edilizio in Italia ed in particolare a Velletri è sempre molto difficile. Un argomento che spesso porta inimicizie (se vi si oppone) e sul quale si sono frequentemente basate le fortune elettorali di tutti i partiti sia di centro destra che di centro sinistra: con il famigerato “abusivismo di necessità” si sono giustificate cementificazioni abnormi che hanno sconvolto il nostro territorio non solo dal punto di vista urbanistico ma anche morfologico.
Nel novembre del 2012, a cura della Rete dei Beni Comuni “Raffaele Marchetti”, si svolse l’Assemblea Pubblica Quale Territorio (video completo su Youtube). Relatori della stessa l’arch. Fabrizio Pistolesi e l’urbanista Paolo Berdini (attuale assessore al Comune di Roma). Durante l’incontro furono ben evidenziate le emergenze ed i continui errori delle amministrazioni che si sono succedute negli anni a Velletri.
Sintetizziamo qui di seguito alcuni dei punti trattati:
·        Censiti n.251 nuclei (gruppi di case) abusivi;
·        PRG sovrastimato ed a “macchia di leopardo”;
·        Cambiamenti nella morfologia del territorio e conseguente pericolo di dissesto idrogeologico;
·        Assenza di piani attuativi e particolareggiati;
·        Accordi di programma attraverso i quali si aumentano le cubature già concesse.
A tale disastrosa situazione, aggiungiamo ciò che scrisse Roberto Ippolito nel suo libro-inchiesta “Evasori” (Ed. Bompiani), nel quale risultavano ben 4.000 “case fantasma” …. Con un bilancio negativo quindi, non solo per l’ambiente ma anche per le casse della città.
Ebbene, dopo anni di immobilismo, finalmente la Procura della Repubblica di Velletri e la Regione Lazio hanno firmato un protocollo d’intesa per l’abbattimento di circa 150 abitazioni abusive. Come per incanto il consiglio comunale di Velletri ha votato quasi all’unanimità (con esclusione di Movimento 5 Stelle e Sinistra per Velletri) la proposta dell’ing. Cerini denominata “cassetto dei diritti edificatori”, un sistema che consente lo spostamento delle cubature da una parte all’altra del territorio a proprio piacimento. Insomma al comune si gioca a Monopoli !
L’operazione “cassetto urbanistico” si innesta a pieno titolo nella continuità della devastazione del territorio, a tutto beneficio di chi infrange le leggi. Insomma una illegalità senza fine.
A breve non ci stupiremmo se chiedessero l’abolizione dell’art. 9 della Costituzione Italiana.

La Spinosa per l’Ambiente

Velletri, 31 luglio 2016


Abusivismo edilizio (Wikipedia): In Italia l'abusivismo edilizio ha assunto proporzioni di scarso paragone con altre realtà continentali, giungendo ad assumere una rilevanza sociale ai limiti dell'ordinarietà. La stessa percezione di illegalità del fenomeno, dato anche il numero di nuclei familiari che vi hanno o vi hanno avuto coinvolgimento, è considerata incredibilmente talmente tenue che il reato commesso non comporta reazioni di riprovazione sociale per rilevanti quote della popolazione. Questo malcostume in Italia ha danneggiato e continua a danneggiare l'economia, il paesaggio e la cultura della legalità e del rispetto delle regole.

Se nella prima metà del Novecento si portarono a compimento diverse importanti trasformazioni nella previsione legale delle materie riferite agli immobili e nella gestione del territorio, dopo la seconda guerra mondiale si ebbero le prime ondate di diffusa edificazione in spregio delle normative urbanistiche ed edili.