domenica 23 ottobre 2011

Velletri: park e bus in centro: l’esperienza di un anno

L’assessore Di Lazzaro ha voluto fare un bilancio dell’esperienza dei bus navette a Velletri, iniziata esattamente un anno fa. Lunedì 17 nella Sala Tersicore abbiamo ascoltato le relazioni tecniche che hanno fornito dati di grande interesse, dal risparmio ottenuto di polveri sottili e CO2 allo studio sugli indici di gradimento dell’iniziativa, fino ai dati degli orari e dei fruitori del servizio. Ed è proprio da questi ultimi dati che si evince la necessità di un cambio degli orari in modo da far utilizzare il servizio soprattutto agli studenti e ai lavoratori, come sottolineato da Duilio Leo.
Ospite d’onore il Sindaco di Ariccia dr. Emilio Cianfanelli, che ha parlato delle novità in materia nell’area castellana e della importante costruzione di un ascensore che collega la parte bassa del comune di Ariccia con la Piazza del Bernini: una soluzione di particolare interesse, già attuata in diversi comuni del Centro-Nord, particolarmente utile per i centri urbani ubicati sopra un colle. Sicuramente uno strumento che aiuta l’ambiente e la mobilità all’interno di centri urbani. Ma da parte di Cianfanelli è venuto anche l’invito pressante al Comune di Velletri per un coordinamento tra i centri castellani in modo da poter agire unitariamente ed avere in questo modo una forza contrattuale rilevante in diversi settori: dalla sanità alla mobilità, ai rapporti con Acea e con la provincia di Roma.
La relazione sul piano della comunicazione ha evidenziato lo sforzo di far conoscere ai cittadini veliterni le finalità dell’esperimento e la necessità di andare verso una mobilità diversa: abbandonare la macchina o utilizzarla per raggiungere parcheggi di scambio.
L’assessore Di Lazzaro ha ribadito la ferma volontà dell’Amministrazione di proseguire su questo cammino di risparmio ambientale, malgrado le difficoltà economiche del Comune e l’atteggiamento ostile dei gestori delle linee di autobus.
Per La Spinosa Roberta Bisini ha sostenuto la necessità di procedere al monitoraggio dell’aria all’interno del Centro Storico, cosa che non avviene da diversi anni e per quanto riguarda le polveri sottili non è mai stato effettuato. Ha inoltre sottolineato la necessità di incentivare l’uso del mezzo pubblico con la chiusura al traffico di tutto il Centro ed ha auspicato una seria politica per i residenti, denunciando nel contempo il progressivo abbandono delle abitazioni situate in città.
Un bilancio parzialmente positivo, per la nostra Associazione, ma ancora insufficiente. Occorrono altre azioni dirette alla tutela dell’ambiente e della vivibilità di Velletri. Una seria politica ambientale non può infatti prescindere dalla chiusura al traffico del Centro urbano, per non parlare della inesistenza di una politica avanzata in materia di rifiuti e di lotta all’abusivismo. Ovviamente l'assessore all'Ambiente Daniele Ognibene, non era presente alla conferenza.

sabato 27 agosto 2011

Lazzaria, un avviso di garanzia per mancata bonifica

Da "La Tribuna dei Castelli" di Luigi Biagi:

La Magistratura chiude le indagini sull'ex discarica comunale chiusa nel 1999
VELLETRI – Un avviso di garanzia per la mancata bonifica della discarica di Lazzaria. L'avviso di chiusura delle indagini sarebbe stato notificato già da qualche tempo al titolare della società
responsabile dell'area. L'ipotesi di reato, avanzata dai magistrati della Procura di Velletri, sarebbe appunto la mancata bonifica del sito ormai non utilizzato da quasi tredici anni.
La storia
La storia della discarica di Lazzaria inizia nel 1994 quando l'invaso fu inaugurato dalla Giunta
guidata dal sindaco Valerio Ciafrei. Inizialmente nata come discarica della sola Velletri, quella di
Lazzaria è poi diventata discarica degli interi Castelli Romani, per poi chiudere (a saturazione
raggiunta) nel 1999, sotto la Giunta Cesaroni. Fermo il conferimento dei rifiuti, l'invaso è sempre
stato al centro di dure polemiche tra ambientalisti e opposizioni di centro sinistra da una parte e
Amministrazione comunale dall'altra: il problema era la gestione “post-mortem”, cioè la
realizzazione di tutte quelle opere finalizzate al contenimento del percolato prodotto dai rifiuti e
allo smaltimento dei relativi gas. Risulta inoltre che sullo stato di abbandono dell'invaso la
Magistratura sia intervenuta due volte: una prima indagine sarebbe stata archiviata mentre la
seconda avrebbe portato all'emissione di un avviso di garanzia in capo al titolare della società
responsabile della gestione “post-mortem”.
L'indagine
La seconda delle indagini risale al 2009 e sarebbe stata avviata a seguito di una segnalazione del
Circolo “La Spinosa per l’ambiente”, inviata a numerosi enti di controllo, tra cui il NOE dei
Carabinieri, al Corpo Forestale dello Stato e al Comune di Velletri stesso in quanto proprietario del terreno su cui la discarica è stata realizzata. “L’ex discarica – scriveva La Spinosa in una nota del marzo 2009 – perderebbe ancora percolato e nessun intervento sarebbe stato realizzato a seguito della segnalazione. L’area è oggi abbandonata – prosegue La Spinosa -, con l’impianto elettrico e antincendio disattivato e con parte della recinzione divelta. Sulla collina che chiude l’ex discarica di Lazzaria pascolano liberamente molti animali di allevatori locali, che hanno libero accesso. L’area, poi, è immersa in una zona agricola, con coltivazioni di viti e frutteti. La preoccupazione del Circolo “La Spinosa per l’Ambiente” di Velletri permane, vista l’estrema pericolosità del percolato derivato dalla decomposizione dei rifiuti solidi urbani. L’invaso era stato inaugurato nel 1994 dall’ex giunta Ciafrei e realizzata dalla Slia e dalla Edilfornaciari. La Slia – proseguiva ancora la nota – è poi rimasta incaricata della messa in sicurezza e del monitoraggio della discarica dopo la sua chiusura, avvenuta per saturazione. La Spinosa porrà di nuovo ufficialmente all’attenzione delle Autorità competenti il problema, sperando in una risposta concreta e immediata. Il Circolo continuerà inoltre a battersi perché anche a Velletri – concludeva – si realizzi finalmente la raccolta differenziata, ponendo così fine alla necessità delle discariche, come avviene negli altri Paesi dell’Unione Europea”. Partita la segnalazione, sono iniziate le indagini della Forestale, con sopralluoghi e le analisi effettuate insieme all'Arpa Lazio, che poi hanno portato, appunto, alla chiusura delle indagini.
L'emergenza ambientale da risolvere
La chiusura delle indagini non ha però risolto il problema dello stato dell'invaso. Dopo anni di una contestata gestione “post-mortem”, nel 2010 Comune, Regione e Provincia si sono confrontati per la prima volta per dichiarare “chiusa” la discarica ed avviare così le procedure per la bonifica dei luoghi. E', infine, della fine di luglio l'ultimo sopralluogo degli enti deputati alla bonifica dell'area, per la quale serviranno certamente molti soldi. Molto probabilmente pubblici.
Luigi Biagi
26-08-2011

sabato 16 luglio 2011

Due facce della stessa "medaglia"

Da "Rete Beni Comuni Raffaele Marchetti" pubblichiamo:

Su "Il Cittadino" del 9 luglio 2011, ci hanno colpito l'intervista a Daniele Ognibene e lo "Speciale" sugli antiparco.

Ad una prima e superficiale lettura, potrebbero sembrare due punti di vista completamente in contrapposizione. Al contrario sono uguali, figli di un profondo disagio in cui si trova la vecchia politica. Sono i reazionari che agonizzano. Il vento dei referendum e di alcuni risultati elettorali delle ultime amministrative, dimostrano come, la cosiddetta seconda Repubblica, sia ormai agli sgoccioli e con essa le sue metodologie e le sue tematiche. Quei due articoli sono l'espressione di un animale moribondo che cerca in qualche modo di sopravvivere utilizzando terminologie berlusconiane, mischiando calcio e politica, il tutto condito da informazioni parziali che addomesticano la realtà e dalle solite mille promesse. Non scendiamo nello specifico per non cadere nel trabocchetto della sterile polemica tanto cara a questa ormai defunta mentalità che li porta inesorabilmente ad una sorta di cannibalismo partitico. Ci preme solo sottolineare come esista un gigantesco scollamento tra chi ormai rappresenti solo se stesso ed il paese reale. Con i cittadini che si sono battuti fin dal primo momento contro la privatizzazione ed il profitto sull'acqua e da sempre contro il nucleare e per la legalità. E' l'Italia dei Comitati e delle Associazioni, del volontariato e dei singoli cittadini, del popolo della rete che intascano in un sol colpo 27.000.000 di SI ai 4 Referendum. E' quell'Italia che si batte per la difesa del Territorio: dalla Val di Susa allo Stretto di Messina !

Gli ultimi colpi di coda non basteranno a far sopravvivere il mostro ...

Avvertiamo le due facce che la loro "medaglia" sta rotolando ed è inutile scendere in corsa: certe facce non si dimenticano.

giovedì 7 luglio 2011

Dal Presidente della Repubblica al Consiglio di Stato: un coro di NO al restringimento dei confini del Parco !

Eravamo abituati alle sgangherate e false dichiarazioni dei membri del Comitato Falde del Monte Artemisio, ma nel corso della riunione svoltasi il 3 luglio scorso i toni degli intervenuti sono andati ben oltre la farsa. Secondo le testimonianze di alcune persone che hanno assistito alla manifestazione (alcune delle quali hanno dichiarato di non aver mai provato tanto disgusto nel corso di una pubblica assemblea) sarebbero state pronunciate le seguenti frasi: “Andiamo sotto la Regione e li facciamo a pezzettini come carne macinata” “l’abusivismo è un diritto: sulla mia proprietà faccio quello che mi pare”.

E’ evidente che nelle frasi sopra riportate si evidenzia la disperazione dei teorici e pratici dell’abusivismo che si erano illusi che con la Presidenza della Polverini e la nomina dell’Assessore Mattei, la Regione Lazio sarebbe tornata indietro rispetto alla perimetrazione Ravaldini: non considerando che il Presidente di una Regione e l’Assessore competente sono sottoposti alla legge e non intendono violarla. Le numerose sentenze del Tar a sostegno della perimetrazione sono state sostenute anche dal parere del Procuratore della Repubblica di Velletri che con la nota del 27 settembre 2010 ha ribadito “perfettamente corretta la interpretazione del Tar per cui si dovrebbe concludere per l’applicazione delle sanzioni penali previste in materia di caccia , edilizia e ambiente”. La Procura ha quindi ribadito l’applicabilità delle norme relative all’area protetta per tutto il territorio compreso nella perimetrazione Ravaldini. Ma anche il Consigli di Stato in data 7 dicembre 2010 ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da alcune associazioni di cacciatori contro l’Ente Parco ribadendo che “la perimetrazione adottata dall’architetto Paolo Ravaldini è da intendersi definitiva, integrativa di quella provvisoria di cui alla Legge regionale n. 2 del 13 gennaio 1984, Istituzione del Parco dei Castelli Romani”. Ed è stato respinto anche il ricorso presentato al Presidente della Repubblica dichiarato inammissibile con decreto del 22 febbraio 2011.

Ma nelle frasi dettate quindi dalla consapevolezza che ormai è stata messa una pietra tombale sull’argomento in quanto non è più possibile percorrere alcuna via giudiziaria, si coglie tutta la rabbia dei coloro che si erano illusi di poter andare contro una decisione che rispecchia il sentire comune di migliaia di cittadini e che interpreta l’essenza stessa dell’ente parco in quanto tutela un patrimonio non separabile, ma costituente una risorsa per la comunità.

L’istigazione a delinquere contenuta nella minaccia ai rappresentanti regionali di farli a pezzettini è precisamente una dichiarazione “pubblica di un evento criminoso diretto ed idoneo a provocare la violazione delle norme penali”; né meno grave è la negazione della legge contenuta nella frase “l’abusivismo è un diritto”.

Senza voler addentrarci nella materia non possiamo non auspicare che le forze dell’ordine (che pure erano presenti) informino dei fatti l’autorità giudiziaria: ormai la condotta del comitato che aveva già infranto le norme della civile convivenza, che aveva deriso il concetto di legalità, dell’educazione, che aveva offeso il lavoro e la competenza di coloro che sono in prima fila per la difesa del Parco, è entrata nella competenza del codice penale.

P.S. per pubblicizzare questa assemblea sono stati stampati manifesti affissi sui cassonetti di Velletri e di altri centri urbani: sempre in nome della legalità !

Rete Beni Comuni "Raffaele Marchetti" - La Spinosa, Velletri a 5 Stelle, Acqua Pubblica Velletri

lunedì 9 maggio 2011

UN FILM GIA' VISTO

Ovvero: nel Consiglio Comunale Straordinario sul parcheggio multipiano di Piazza Donatori di Sangue di Velletri un po’ di Parlamento Italiano

Al Consiglio Comunale Straordinario del 5 maggio 2011 c’erano proprio tutti. Come in un molto terreno “Blade Runner”, abbiamo visto e sentito cose che noi cittadini non potremmo immaginare ! Abbiamo visto Scilipoti-Crocetta che, contro l’Italia dei Valori, si schierava “responsabilmente” con la maggioranza. Abbiamo visto Chicco Testa-Andolfi, “l’ambientalista” pentito (ex Forza Italia, ex Verdi, ex ecc …) che votava a favore di traffico, inquinamento, cemento ed invivibilità. Abbiamo visto Ligresti-R. Leoni pronto a difendere le sue “bellissime” infrastrutture. C’era poi Berlusconi-Servadio che, dall’alto della sua presunzione, vagheggiava di essere “ricordato” e presumibilmente si crede il miglior sindaco degli ultimi 150 anni. Non abbiamo visto l’assessore all’ambiente, la cui assenza è diventata cronica e di cui c’è da mettere in dubbio la sua esistenza. Quando si tratta di difesa del territorio è puntuale la sua ritirata strategica: un giorno potrà dire con orgoglio “io non c’ero”! Abbiamo visto i neo commissari politici L.Masi e M.Leoni, ricordo di un polit bureau dei piani quinquennali. Abbiamo visto andare a prendere sul posto di lavoro l’unico Consigliere Comunale assente per poter raggiungere quella striminzita maggioranza di 1 voto che vede il Consiglio spaccato esattamente a metà. C’erano poi tanti neo ambientalisti le cui gesta, contro il Parco ed a favore del cemento e dell’asfalto non possiamo dimenticare. Possiamo solo sperare in un loro ravvedimento sincero. Non crediamo sia un caso che è nato un fronte variegato formato da associazioni e partiti che coinvolgono tutte le formazioni politiche da destra a sinistra passando per il centro. Partiti ed associazioni che mettono da parte le loro differenze e focalizzano i loro sforzi, insieme, per fermare l’Ecomostro. Consci che da una scelta del genere non si potrà tornare indietro.

Abbiamo sentito tante parole, spesso vuote, inutili e fuori tema. Ma questi sono i rappresentanti che abbiamo votato e che sul treno, ahimè, non hanno mai sentito parlare di qualcuno che frequenta i giardini di Piazza Donatori di Sangue (Patrizio D’Andrea) e perciò vota per il cemento. Ci auguriamo almeno che, grazie al collegamento streaming curato da Velletri a 5 Stelle, la consigliera Giulia Ciafrei arrivata col fiatone in zona Cesarini, abbia almeno potuto seguire il lungo dibattito durato più di 6 ore. Non abbiamo ascoltato alcun commento riguardo la Cornacchini S.r.l., società condannata già in primo grado per smaltimento di rifiuti tossici e sotto inchiesta per altri reati ambientali. Ci risulta inspiegabile ancor di più quando è noto che l’associazione Libera ha segnalato sul web tale ditta ed i reati a lei ascritti ma nessun dubbio trapela in quei consiglieri che in occasione della “Carovana contro le Mafie”, facevano bei discorsi e mostra di sé in Piazza Cairoli, forse solo per accaparrarsi qualche voto.

Votare a favore dell’Ecomostro è una grave responsabilità, è una scelta strategica per il futuro della città. Crediamo sicuramente più importante opporsi a tale opera piuttosto che andare in minoranza ad una riunione di Consiglio Comunale. Come ha ricordato qualcuno non c’è libertà senza coraggio.

La vittoria di Pirro è ormai storia. E’ evidente che Velletri non vuole l’Ecomostro, qualcuno ancora non l’ha capito ma, lo capirà presto.

Un ricordo di Raffalele Marchetti

Ci ha lasciato ieri 8 maggio 2011 un amico, un compagno di lotte, un ambientalista convinto e rigoroso, un uomo di cultura, un appassionato sostenitore delle ragioni del territorio. E’ difficile in poche righe descrivere la ricchezza e la complessità della personalità di Raffaele Marchetti: avvocato, studioso di storia locale, ha dato sempre un grande contributo di idee e di iniziative per far sì che non venissero compiuti scempi ai danni del paesaggio e dell’ecosistema: in prima fila nella battaglia contro la costruzione della famigerata autostrada bretella Cisterna Valmontone, aveva organizzato incontri e manifestazioni per impedire lo scempio del territorio.
E' stato l'artefice affinchè il lago di Giulianello fosse di nuovo fruibile da tutti con un lavoro complesso anche di carattere legale.

Lo ricordiamo anche nel suo impegno per la realizzazione della Via Francigena del Sud, sempre con il desiderio vivissimo di far conoscere le ricchezze della sua terra, che tanto amava, Giulianello, Cori, Velletri.

La sua morte crudele e improvvisa ci lascia costernati; vogliamo abbracciare il figlio Eugenio, uno dei nostri più attivi ed impegnati associati, la moglie Antonella il figlio Augusto e tutti i famigliari. Da ieri siamo tutti più soli.

Il nostro impegno a continuare le tante battaglie intraprese insieme lo porteremo avanti avendo nel nostro cuore il ricordo tenero e commosso, di un uomo buono e onesto, tenace e generoso.
A lui intitoliamo la locale Rete dei Beni Comuni, un gruppo che speriamo lo possa degnamente ricordare attraverso l'impegno profuso durante un'intera vita.

venerdì 29 aprile 2011

Religiosità e legalità

Gli ultimi fatti accaduti sul Monte Artemisio impongono un nostro intervento. Da chi come La Spinosa per l’Ambiente ha basato molto della sua attività sulla tutela della montagna di Velletri è necessaria una presa di posizione ed alcune puntualizzazioni e riflessioni. E’ importante premettere il nostro massimo rispetto nei confronti di qualunque religione e religiosità. E’ altrettanto importante ricordare che l’agire di qualunque individuo o associazione facente parte di una società civile, deve sottostare alle leggi vigenti.

A questa doverosa premessa dobbiamo ricapitolare alcuni fatti.

· Da alcuni mesi si susseguono in località Acqua Donzella presunte apparizioni della Madonna;

· La Chiesa locale nella sua massima espressione, il Vescovo della Diocesi di Velletri – Segni S.E. Vincenzo Apicella, mantiene le distanze da tali presunte apparizioni e dalle successive manifestazioni;

· Il sito in questione (Fonte dell’Acqua della Donzella) rientra all’interno sia della Perimetrazione del Parco dei Castelli Romani, sia di quella del S.I.C.;

· In una prima fase vennero aperte le sbarre delle strade sterrate consentendo quindi traffico veicolare libero. In seguito ad una segnalazione del Corpo Forestale dello Stato, il Sindaco di Velletri Fausto Servadio riadottò una vecchia ordinanza chiudendo di nuovo l’accesso ripristinando la situazione;

· In appoggio a questa ordinanza sindacale un gruppo spontaneo denominato “Presidio Indipendente Artemisio Libero”, raccoglie in pochi giorni circa 1.400 firme e l’adesione di 22 associazioni;

· Le strade del Monte Artemisio sono di pertinenza Comunale che tiene conto delle modalità del suo utilizzo essendo le stesse all’interno di un area protetta.

Teniamo ora a precisare:

· Qualunque modifica del territorio e/o installazioni di carattere fisso o mobile devono essere comunicate ed autorizzate dalle autorità competenti;

· Il passaggio di autoveicoli a motore sulle strade sterrate è vietato e comunque è da sempre gestito dal Comune ed in particolare dalla Polizia Locale che concede l’apertura temporanea delle sbarre dopo regolare e motivata richiesta.

In questa situazione apparentemente complicata si inserisce l’anomala apertura del Bottino dell’Acqua Donzella. Lo stesso ci risulta essere anch’esso di pertinenza comunale ma, in quest’ultimo periodo sembra sia aperto e chiuso da privati cittadini e non da dipendenti comunali. Altra anomalia è la sparizione del cartello comunale che segnalava “NON POTABILE” l’acqua della Fonte della Donzella. Stessa indicazione è presente su tutte le fonti del Monte Artemisio.

E’ bene ricordare inoltre che in ambito cristiano, lo sviluppo della sensibilità ai temi ambientali avvenuto nella seconda metà del secolo scorso si è strettamente intrecciato con i temi della giustizia e della pace e il termine Salvaguardia del Creato è stato usato fin dai primi documenti ufficiali per indicare questa visione unitaria. Questa presa di coscienza storicamente è andata crescendo negli stessi anni in cui si affermava la sensibilità ecumenica, ed il tema della Salvaguardia del Creato è stato uno dei primi punti di accordo nel difficile cammino di riconciliazione tra le diverse confessioni cristiane. Nel 1983 a Vancouver l'Assemblea del Consiglio Ecumenico delle Chiese rivolge un appello a tutte le Chiese ad impegnarsi in un «processo conciliare di mutua dedizione a giustizia, pace e salvaguardia del creato». Gli stessi due organismi (KEK e CCEE) nel 2001 a Strasburgo, nel documento che definisce le linee guida per la crescita della collaborazione tra le Chiese Cristiane in Europa (Charta Oecumenica) scrivono: ”Raccomandiamo l'istituzione da parte delle chiese europee di una giornata ecumenica di preghiera per la salvaguardia del creato.”

Vogliamo concludere con una frase di Lord Robert Baden Powell, fondatore dello scoutismo, che soleva dire ai suoi ragazzi: “Sul nostro cammino dobbiamo lasciare una sola cosa: niente !”. Forse è questo il miglior modo per rispettare il Creato.

Corrado Bisini – Presidente de La Spinosa per l’Ambiente e co-fondatore del Gruppo dei Dodici della Francigena del Sud.

domenica 24 aprile 2011

Parcheggio multipiano: chi paga il conto ? Il Comune !

L'area dove dovrebbe essere realizzato il multipiano - piazza Donatori del sangue - oggi è già utilizzata come parcheggio. Anzi, è probabilmente l'area di sosta più sfruttata all'interno del centro cittadino, soprattutto da chi arriva in città per recarsi al mercato, all'ospedale, sulla via del Corso.

Abbiamo contato i posti macchina attualmente gestiti dal Comune di Velletri in questa zona: ben 76 piazzole con strisce blu. Calcolando un tasso di utilizzo del 90% (in quest'area trovare un posto libero è una vera impresa), l'incasso giornaliero per l'amministrazione comunale è di 581 euro. Annualmente questo parcheggio rende al Comune 176.745 euro, escludendo ovviamente i giorni festivi, con un costo di manutenzione risibile,

Come è noto il multipiano e gli edifici commerciali saranno realizzati proprio dove oggi funziona il parcheggio comunale, eliminando per sempre i 76 posti attuali. Ed è un calcolo al ribasso, perché non è escluso che vengano eliminati anche i parcheggi a pagamento su Viale Regina Margherita, con la necessaria modifica della viabilità della zona.

Il cantiere durerà due anni - salvo imprevisti - e dal giorno dell'apertura le società private che si aggiudicheranno la gestione avranno il completo sfruttamento dell'opera per altri trentanni. Totale: 32 anni. In questo periodo di tempo il mancato incasso per il Comune - che rinuncia a gestire i 76 posti attuali - sarà di 5.655.859 euro. O forse anche più, perché la cifra non contempla eventuali aumenti.

Dunque riassumiamo: il comune cede gratuitamente l'area, che ha un alto valore commerciale vista la posizione assolutamente centrale; rinuncia a 5,6 milioni di euro di incasso nei prossimi 32 anni; perderà poi inevitabilmente altri soldi da altri parcheggi, perché è evidente che i 450 posti del multipiano creeranno una concorrenza spaventosa. E così arriviamo facilmente al costo di realizzazione del parcheggio, 8,9 milioni di euro.

L'amministrazione comunale perciò mente quando dichiara che quest'opera sarà a costo zero per le casse cittadine. E sarebbe interessante sapere, a questo punto, cosa ne pensa l'assessore al bilancio, vista anche la dichiarazione del dissesto. Riteniamo infine che sul tema debba esprimersi anche la Corte dei Conti, che sicuramente avrà l'autonomia necessaria per valutare la correttezza amministrativa dell'operazione.

sabato 16 aprile 2011

Liceo Landi - Giornate dello Studente

Come tutti gli anni il Collettivo del Liceo Scientifico Landi organizza le giornate dello Studente.
Molti i corsi e gli incontri durante i tre giorni autogestiti.
Tra le varie iniziative vi segnaliamo:
La Spinosa "Il nucleare è morto": 18 19 e 20 aprile - Corrado Bisini
Ass. Trasecoli (archeologia) "Dallo sterro allo strato": 20 aprile - Maria Giulia Alba
Parco dei Castelli Romani "Il vincolo è l'opportunità": 20 aprile - Giacomo Tortorici

domenica 3 aprile 2011

Didattica Ambientale 2011

Il Circolo La Spinosa per l’Ambiente, associazione di volontariato che opera sul territorio dall’ottobre del 2000, come ogni anno propone per tutti i Circoli Didattici del Comune di Velletri un’attività di didattica ambientale. Per motivi di carattere organizzativo l’attività per quest’anno si limiterà a brevi escursioni sul Monte Artemisio da svolgere esclusivamente di sabato con termine alle ore 12.00. Durante l’escursione verranno date informazioni sulla geologia, la storia, la fauna e la flora del territorio e sull’importanza della tutela dello stesso. Periodo dedicato all’attività: da aprile a maggio c.a. Il contributo volontario sarà destinato all’attività di difesa del territorio.

I Circoli Didattici interessati possono contattarci tramite la nostra mail laspinosa@gmail.com o telefonicamente al 328.3864047 (Corrado 13.00/14.00, 16.00/20.00

Immagini su : http://www.flickr.com/photos/laspinosaperlambiente/sets/72157623850061105/

sabato 26 marzo 2011

Presidio Indipendente "Artemisio Libero": La Spinosa aderisce

MANIFESTO

a sostegno dell’azione dell’ amministrazione in carica del comune di Velletri,

che a fronte dell’improvviso aumento esponenziale delle presenze di autoveicoli a motore all’interno dell’area montana del Monte ARTEMISIO, versante di Velletri, ha deciso, facendo rispettare una ordinanza già in vigore dal 1995, di chiudere al transito la sopracitata area.

La presa di posizione da parte di questa amministrazione è considerata dai firmatari del presente manifesto, non contro qualcuno ma a salvaguardia dell’integrità dell’ambiente del Monte ARTEMISIO che troppo spesso viene sacrificato:

e in questo senso noi la condividiamo in pieno.

I firmatari, stessi, sono per la libera fruizione di questa area che è rimasta una delle poche ricchezze della città di Velletri.

La fruizione, però, NON DEVE e NON DOVRA’ in nessun modo minare ancor di più l’ambiente della NOSTRA MONTAGNA e rimanere permanentemente in un ambito di pieno e assoluto rispetto della natura.

Ed è questa l’istanza che rivolgiamo al Sindaco SERVADIO e alla sua amministrazione, oltre al plauso per l’azione fin qui tenuta a protezione dell’area del Monte ARTEMISIO.

Rammentiamo, se ce ne fosse bisogno, che l’area fa parte del Parco dei Castelli Romani ed è considerata Sito di Interesse Comunitario.

L’intento ultimo dei firmatari di questo manifesto, solitamente silenti nei confronti delle vicende pubbliche, vuole essere anche un monito nei confronti di quella parte della cittadinanza sia privata che con funzioni pubbliche che non riescono a cogliere appieno l’importanza ambientale del Monte ARTEMISIO:

A Velletri ci sono, e sono molte, le persone a cui sta a cuore la sorte naturalistica del Monte ARTEMISIO .

E per dar vita e vigore a questa libera iniziativa indicono una

PETIZIONE

a favore della restrizione sugli ingressi automobilisti nell’area montana del

Monte ARTEMISIO adottata dall’amministrazione comunale di Velletri

sabato 19 marzo 2011

S.O.S....PINOSA !

CAMPAGNA DI AUTOFINANZIAMENTO E TESSERAMENTO
DELL’ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA “LA SPINOSA PER VELLETRI”

Ci rivolgiamo a coloro che, in questi anni di battaglie per il nostro territorio, ci hanno appoggiato e sostenuto ed hanno contribuito, in vari modi, all’esistenza dell’associazione.
La Spinosa - e chi sta con noi lo sa bene – è, da anni, uno strumento di opposizione a chi distrugge il nostro territorio attraverso speculazioni, politiche miopi e dannose, malgoverno e corruzione. Non abbiamo solo fatto opposizione ma abbiamo continuamente proposto un modello diverso di città, basato sulla vivibilità e sul rispetto delle risorse, creando incontri, conferenze, dibattiti, mostre, concerti, escursioni, manifestazioni ed ogni tipo di evento che potesse contribuire alla partecipazione sociale e politica dal basso.
Le nostre iniziative sono autorganizzate ed autofinanziate, senza soldi di partiti o istituzioni. Per questo abbiamo indetto una campagna di finanziamento per sostenere le iniziative del prossimo anno. La quota di sottoscrizione è di almeno 5 euro, pochissimo per ognuno.

Il primo appuntamento per la Campagna di autofinanziamento e Tesseramento è per sabato 26 marzo 2011(ore 17.00) presso la sede di Velletri a 5 Stelle (Via Lata n.50 – dietro autolavaggio). Sarà l’occasione per parlare dell’attività svolta lo scorso anno e dell’emergenza relativa alla minacciata costruzione dell’Ecomostro Parcheggio Multipiano di Piazza Donatori del Sangue. Per quest’ultima problematica relativa alla nostra città abbiamo invitato tecnici qualificati che ci spiegheranno il loro punto di vista. Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare.

Per domenica 27 è in programma una escursione guidata al Parco Regionale della Valle del Treja. Appuntamento a Velletri in Piazza Garibaldi alle ore 8.00. Per iscrizioni telefonare al 328.3864047.

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Tel.: 328.3864047
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domenica 6 marzo 2011

Cambiando l'ordine degli addendi, il risultato non cambia.

Multipiano di Piazza Donatori del Sangue: NO al parcheggio

Quello che dichiara il geometra R. Leoni su fb è spazzatura pseudo-ideologica degna del peggior cementificatore.

Non scordiamo l'assenso dato dal suo schieramento politico ad un PRG presentato dal centro destra risultato poi DEVASTANTE per il nostro territorio. Le decine e decine di gru e cantieri che invadono e stuprano la città ne sono il segno evidente. Palazzi che sorgono con dubbio gusto architettonico e totalmente in disarmonia con i quartieri dove si inseriscono le nuove costruzioni. Un incremento demografico indotto che aumenterà in maniera esponenziale l'impronta ecologica di Velletri su una terra già in forte emergenza idrica.

Non ultimo motivo di critica nei confronti del PRG lo scarso o nullo ritorno economico per le nostrane aziende edili che si sono viste battute dalla concorrenza esterna con presenze spesso inquietanti.

Tornando al multipiano l'assessore adducendo modifiche e "migliorie" dovute a molteplici osservazioni, porteranno comunque 500 auto circa in più nel centro di Velletri (circa 2000 passaggi) provocando così un disastro ambientale che intacca seriamente la qualità dell'aria di Velletri. Non bastando l'arsenico e gli altri metalli nell'acqua, l'Amministrazione Comunale aumenterà d'ufficio polveri sottili e benzene, anche questi noti agenti CANCEROGENI.

Continuiamo a chiedere che almeno, prima di pensare a qualsiasi intervento che venga a coinvolgere il centro storico di Velletri, sia effettuato un serio monitoraggio ambientale dell'aria, un analisi basilare per la salute dei cittadini che manca da diversi anni e che per le polveri sottili NON E' MAI STATO EFFETTUATO.

giovedì 6 gennaio 2011

L'Isola Pedonale

Finalmente un brave tratto del Corso della Repubblica è diventato isola pedonale: una vera isola, senza macchine parcheggiate, come era fino a qualche mese fa lo stesso con la zona ZTL. E’ possibile oggi passeggiare con tranquillità, con grande beneficio per i più piccoli e per gli anziani, guardare le vetrine dei negozi senza fare slalom, godere insomma una parte di città a misura d’uomo. Tutto intorno il caos: a cominciare dall’inizio del tratto vietato al traffico, dove stazionano perennemente macchine, a Piazza Cairoli con le vetture in seconda fila, fino all’altro tratto del Corso, dove stazionano macchine spesso in divieto di sosta. E poi i bus navetta, desolatamente vuoti, malgrado siano gratuiti e passino con una frequenza accettabile.

Siamo convinti che questa prima iniziativa dell’Amministrazione sia sicuramente lodevole, ma siamo altrettanto convinti che se si vuole limitare veramente l’ingresso delle auto nel Centro Storico bisogna porre dei divieti e fare in modo che i cittadini prendano l’abitudine di raggiungere il Centro con i mezzi pubblici o a piedi: parliamo, d’altra parte, di un centro storico estremamente piccolo, percorribile per intero in pochi minuti: sappiamo bene che si tratta di una battaglia culturale non facile, ma non è certo con gli inviti a prendere i mezzi, scritti in qualche cartello pubblicitario, che si risolve il problema. Neanche le considerazioni relative alla qualità dell’aria che si respira in Centro (a proposito vorremmo sapere quando avrà luogo una rilevazione dei dati, visto che sono anni che non si fa) possono dissuadere i cittadini dall’attraversare il centro e da fermarsi al suo interno: basti verificare la quantità incredibile di macchine parcheggiate intorno a Porta Napoletana, a Piazza del Comune (dove la mattina si raggiunge la terza fila) o nei vicoli adiacenti il Corso. Occorrono i divieti; occorre imporre una cultura fondata sul rispetto: dell’ambiente, degli altri, diremmo anche della città, intesa non come un parcheggio a cielo aperto, ma come un luogo di incontro, di affari, di commercio: l’esempio del tratto di Via del Corso dovrebbe quindi espandersi a macchia d’olio: potrebbe succedere una cosa inaspettata e cioè che Velletri da paese diventi città.