mercoledì 30 luglio 2008

Perimetrazione: "... di cui alla legge istitutiva del Parco"


Sappiamo che non si può iniziare un discorso con un “di cui”, ma perdonateci, l’emozione e lo stupore sono tali che qualche svarione grammaticale ci sarà perdonato.
L’ordine del giorno sottoscritto dall’intero Consiglio Comunale – eccezion fatta per il consigliere Andreozzi che sarà invitato insieme a noi ad una cerimonia di cospargimento delle ceneri sul capo davanti al Comune – intende affidare al Sindaco di Velletri il compito di verificare l’opportunità che il perimetro del Parco dei Castelli torni ad essere quello di cui alla legge istitutiva del Parco stesso. Ciò significa che si prevede un enorme ampliamento del perimetro anche a confronto della perimetrazione cosiddetta Ravaldini con lo spostamento dei confini al limite dei Comuni di Aprilia e Cisterna e l’inserimento dell’intero Centro storico. In sintesi 44.000 ettari al posto dei 15.000!
Pensavamo di essere ambientalisti! Pensavamo di essere tra i pochi portatori delle ragioni dell’ecologia e della difesa del territorio! Evidentemente ci sbagliavamo. Il Consiglio e la Giunta di Velletri con questo atto hanno richiesto molto più di quanto ci si potesse aspettare: chissà perché in Consiglio Nardini e Co. parlavano di cresta, avendo chiesto maggioranza e opposizione, con due ordini del giorno diversi, il ripristino della perimetrazione originaria. Saranno questi ordini del giorno forse frutto di superficialità, di approssimazione, di fretta?
Un vecchio proverbio dice che la gatta frettolosa fa i figli ciechi: in questo caso sono nati dei meravigliosi gattini, vispi e in piena salute; noi vogliamo immaginarceli mentre iniziano una danza con tutti gli animali del bosco in onore della Giunta e del Consiglio comunale di Velletri: vorremmo unirci a questa danza da apprendisti ambientalisti quali siamo!
(In allegato perimetrazione della legge 2/84 (istitutiva) Sud (Velletri): la perimetrazione coincide con i confini comunali dei 15 comuni)

Da settembre protesta ad oltranza contro Bretella e Corridoio





Qui di seguito il comunicato del Comitato NO Corridoio a cui si unisce ovviamente il Comitato NO alla Bretella




(Nella foto un momento del Corteo di Pomezia contro Roma-Latina e Cisterna-Valmontone)

Lunedì 28/7/08 si è aperta presso il Ministero delle Infrastrutture la Conferenza dei Servizi per il progetto del Corridoio Intermodale Roma – Latina e della bretella Cisterna – Valmontone. Come era logico pensare, l’irresponsabile Giunta Marrazzo con il suddetto progetto, ha mantenuto aperta la strada al ritorno dell’ancor più devastante Corridoio Tirrenico Meridionale(CTM) Roma – Formia, riproposto dal Governo Berlusconi. L’impennarsi del percorso tecnico-amministrativo è da reputarsi alla necessità dell’attuale Giunta Regionale di pubblicare il bando di gara nel 2009 e aprire i cantieri nel primo semestre del 2010, periodo guarda caso delle nuove elezioni regionali utile ad avere dai signori del cemento, unici beneficiari dell’opera, il sostegno elettorale. Il CTM danneggerà ulteriormente l’ambiente e le comunità locali in maniera disastrosa oltre ad un impennata dei costi economici che supereranno la soglia dei cinquemila milioni di Euro. Dopo la richiesta dei cinque Sindaci del Pontino per la messa in sicurezza della Via Pontina, la Regione ha risposto impegnando vergognosamente delle briciole economiche: tre milioni di Euro! Lor signori vanno avanti in maniera unilaterale e sordi alle istanze del nostro Comitato che dopo aver raccolta oltre undicimila firme in calce alla petizione popolare e la riuscita e partecipata manifestazione del 7 Giugno a Pomezia, aveva chiesto l’apertura di un confronto democratico tramite l’istituzione di un tavolo politico, mai accordato. Per questi motivi ribadiamo che le soluzioni sostenibili e risolutive sono la trasformazione in metropolitana della linea ferroviaria Roma-Latina-Formia, la costruzione dei tronchetti ferroviari per l’attestamento alla stessa linea da Pomezia e da Latina, l’adeguamento in sicurezza di tutta la Via Pontina da Roma a Terracina. Questi sono gli unici interventi a favore dei pendolari per ridurre i tempi di percorrenza, lo stress, i costi alle famiglie e all’ambiente. Annunciamo per il mese di Settembre la ripresa della nostra protesta ad oltranza e con azioni dirette presso la sede di Roma della Regione Lazio. Utilizzeremo a tal fine, tutti i mezzi di contrasto e di boicottaggio a nostra disposizione.

Roma, 30 Luglio 2008

COMITATO NO CORRIDOIO ROMA – LATINA

FIRMA on line: http://www.PetitionOnline.com/ppnoc1/
Il nostro blog: http://quartiereroma12.blogspot.com/
e.mail: nocorridoio@tiscali.it

sabato 26 luglio 2008

Abusivismo edilizio: se il Comune è inerte, sarà la Regione a demolire







Mentre al Comune di Velletri il solito Nardini si agita per chiedere più edificabilità contro un Piano Territoriale Paesistico Regionale di certo non scritto da ambientalisti, finalmente dalla Pisana esce qualcosa di buono. In caso di abusi edilizi e di inerzia da parte dei Comuni, sarà direttamente la Regione ad intervenire. Più che emendare crediamo quindi sia giunta l'ora di rispettare le leggi ad iniziare da quelle che tutelano il territorio e sarà il caso forse di preoccuparsi meno dell'arredamento scarno o della lunghezza del trattore (tricia compresa) e magari evitare frasi in odore di apologia di abusivismo ...
Per quanto riguarda i fossi, ricordardiamo a chi lamenta tali ristrettezze a quale prezzo di vite umane è stato pagato il pressappochismo del mattone. A Sarno e Soverato se lo ricordano bene.


(Nell'immagine l'ecomostro di Punta Perotti a Bari)

Da Sviluppo Lazio - http://www.sviluppo.lazio.it/news.asp?id=2516

Abusivismo edilizio, sì alla prima legge regionale

Per combattere l’abusivismo edilizio il Lazio dispone ora di un nuovo strumento legislativo. Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità la prima legge regionale in materia di vigilanza urbanistico-edilizia che recepisce il "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia" (Dpr 380/2001). La nuova normativa definisce in modo organico ruolo e competenze dell'Ente regionale e delle amministrazioni comunali per prevenire e reprimere il fenomeno. Tra i punti qualificanti della legge, la collaborazione interistituzionale, lo snellimento delle procedure amministrative, la definizione dell'esercizio dei poteri sostitutivi in caso di inerzia dei Comuni, l’inserimento di un'apposita disciplina di tutela per le aree vincolate, l’inasprimento delle sanzioni e l’istituzione di un fondo di rotazione per le demolizioni.
"La Regione Lazio - ha affermato l’assessore all'Urbanistica e vicepresidente della Giunta regionale Esterino Montino - fin dall'inizio di questo mandato ha senza esitazione lavorato per sconfiggere l'illegalità in tema di abusivismo edilizio. A tale scopo è necessario mantenere una forte determinazione, ma anche adeguare gli strumenti normativi. C'era bisogno di una specifica legge sulla vigilanza, che nel Lazio non era mai esistita, per aiutare i Comuni che si trovano spesso di fronte a notevoli difficoltà applicative, ma anche per permettere alla Regione di intervenire direttamente con i poteri sostitutivi per le demolizioni in caso di inerzia da parte dei Comuni stessi. La nuova normativa – ha sottolineato Montino - costituisce la condizione essenziale per riportare alla legalità i territori deturpati dal fenomeno dell'abusivismo edilizio dove si annidano anche gli interessi della criminalità organizzata”.

mercoledì 23 luglio 2008

Su Velletri.it articolo ed intervista sulla prevenzione degli incendi




Mar, 07/22/2008 - 17:59

Nel rigoglioso scenario del Monte Artemisio, polmone verde della Città e del Parco Regionale dei Castelli romani, Velletri.it incontra Corrado Bisini, Presidente del Circolo per l'Ambiente "La Spinosa", che discute delle importanti iniziative del Circolo e delle urgenze legate all'ambiente e alla salute dei cittadini.
Segue all'interno la video-intervista.
(Nella foto Veronica e Giorgio, reporter di Velletri.it)

martedì 22 luglio 2008

I CONFINI DEL PARCO



Il Circolo La Spinosa per l'Ambiente augura una buona lettura del comunicato che segue a quasi tutto il Consiglio Comunale di Velletri !

P.R.C.R. - Comunicato stampa n. 61

16 luglio 2008

La carta aggiornata, ad alta definizione, è scaricabile dal sito http://www.parcocastelliromani.it/

Rocca di Papa (Roma) – Da oggi ogni cittadino può cliccare su http://www.parcocastelliromani.it/ e scaricare la carta più particolareggiata e definita dei confini del Parco rispetto alla versione precedentemente pubblicata.
La carta, disponibile a bassa risoluzione per chi desidera semplicemente una veloce consultazione on line, e ad alta definizione per chi intende stamparla, riporta i confini attuali dell’area protetta e, con colore diverso, l’area contigua, ossia quella fascia fra il Parco e il territorio circostante in cui la soglia di naturalità aumenta progressivamente per dare senso all'area protetta stessa.
La carta è stampabile e consultabile sia nella sua interezza, con scala 1:25.000, sia in singole tavole, in scala 1:10.000: “la pubblicazione sul sito Internet di materiale tecnico – commenta il vice presidente del Parco, Giancarlo Trombetta – è stata decisa per facilitare tutti i cittadini che hanno necessità di verificare il tracciato dei confini dell’area protetta. Un nuovo servizio al pubblico che scioglie la questione confini, facendo chiarezza completa su cosa è Parco e cosa no”.
Sarà così possibile per tutti i tecnici, che per lavoro hanno necessità di conoscere la perimetrazione del Parco, utilizzare uno strumento di dettaglio senza necessità di spostarsi dal proprio ufficio.

Con i bus navetta verso la chiusura del Centro Storico


Il circolo per l’ambiente “La Spinosa” esprime vivo apprezzamento per l’esperimento in corso dei bus navetta gratuiti, collegati con parcheggi periferici, in corso in questo periodo nei giorni di venerdì e sabato. Le tre linee collegano, in modo adeguato, la periferia della città con il centro storico e hanno un’ apprezzabile periodicità.
Sappiamo che l’esperimento incontrerà le difficoltà derivanti da una vecchia abitudine dei cittadini di Velletri che è quella di pretendere di parcheggiare ovunque, possibilmente di fronte al negozio dove si va a fare spese. Questo tipo di mentalità non tiene conto di esperienze positive attuate da molti anni in tante città de centro nord, con risultati estremamente positivi in termini di qualità della vita e anche del ritorno in termini del giro di affari degli operatori commerciali.
Riteniamo però che l’esperimento possa dare il massimo del risultato con la chiusura al traffico del centro storico e con la regolamentazione oraria delle operazioni di carico e scarico dei negozi. Solo così, attraverso la chiusura, i cittadini potranno usufruire del servizio e questo produrrà benefici per tutti. Come abbiamo indicato nei lavori del “Tavolo Verde”, dell’Agenda 21 e come abbiamo sperimentato nel corso del periodo natalizio di due anni fa, in collaborazione con la Confesercenti ed altre associazioni, è possibile lavorare per una diversa qualità della vita e per il benessere dei cittadini.
Riteniamo che l’Amministrazione Comunale, con questa iniziativa, ha intrapreso un’attività difficile ma molto importante: speriamo che oltre al nostro sostegno ci sia anche quello degli operatori e dei cittadini per costruire insieme un futuro migliore, auspicando la totale chiusura del Centro storico a cui si arriverà attraverso il graduale allargamento della Zona Z.T.L.

sabato 19 luglio 2008

Antincendio, un esempio da seguire


da Parchi News - 19 luglio 2008 Issue 1887

Il Piano antincendio del Pollino, un modello virtuoso di prevenzione

Lo sostiene il WWF nel dossier "L'incendiometro 2008".
(Nella foto a fianco i segni ancora ben visibili sul M.Artemisio degli incendi dello scorso anno)

Il Parco Nazionale del Pollino e la sua lotta agli incendi: un "modello" da indicare anche ad altre realtà. Giovedì 17 luglio, a Roma, il WWF, nel presentare l'Incendiometro 2008, un dossier in cui sono state identificatele 17 aree più vulnerabili agli incendi estivi e di maggiore pregio naturalistico, ha evidenziato due "buone pratiche", il Pollino e la Provincia di Macerata, che hanno pianificato attività che tengono in conto le due variabili ritenute cruciali nella lotta contro il fuoco, "il tempo el'azione coordinata a terra", quelle che a parere del WWF "trasformano un piano di prevenzione in un successo". Alla conferenza stampa di presentazione è intervenuto il Presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra, il quale ha illustrato le attività previste nel Piano partendo dai numeri della scorsa estate. Il Parco del Pollino, nel 2007, si è visto bruciare 6.959 ettari di cui 2.952 di bosco. Per prevenire una nuova emergenza l'Ente Parco si è dotato, primo parco nazionale ad averlo fatto, di un Piano Annuale per la programmazione delle Attività di Previsione, Prevenzione e Lotta Attiva contro gli Incedi Boschivi. L'obiettivo è quello di ridurre le aree percorse dal fuoco e contenere la superficie media ad incendio. Ecco i numeri: 40 punti di avvistamento, 68 automezzi di cui 9 autobotti, 6 cavalli per il servizio di controllo, 150 punti di rifornimento idrico, 21 comandi stazione del CFS con 73 unità, 240 operatori suddivisi in 40 squadre, 14 associazioni di volontariato coinvolte, 190.000 ettari di territorio protetto da salvaguardare. Il piano è operativo già dai primi di luglio è ha come suo punto di forza il cosiddetto 'metodo Perna', ovvero, quello utilizzato dall'allora presidente del Parco dell'Aspromonte. Secondo il 'contratto di responsabilità' sottoscritto da parco e associazioni si stabilisce un rimborso spese massimo che può ridursi a seguito del verificarsi di incendi nell'area di competenza. Un incentivo a far sì che le aree incendiate siano ridotte al minimo per evitare le speculazioni economiche che nel passato si sono verificate in alcune regioni del sud nelle attività antincendio e in quelle di ripristino ambientale."Ogni anno - evidenzia il WWF - contiamo i danni causati dagli incendi misurando numero di eventi, superficie bruciata, estensione media. Contiamo le vittime umane e i danni diretti ad alcune economie, ma occorre contare anche l'enorme danno a medio e lungo termine sulla biodiversità: gli incendi, soprattutto nelle aree più pregiate, eliminano molte specie animali e indeboliscono gli ecosistemi e la loro capacità di fornire i servizi anche per l'uomo". Per questo il WWF ha presentato l'Incendiometro, un dossier in cui sono state identificate, al fine di aiutare la macchina operativa nella lotta contro il fuoco, le 17 aree più vulnerabili agli incendi estivi e di maggiore pregio naturalistico. Gli hot spots sono principalmente concentrati nel centro e sud Italia e annoverano anche il Parco del Pollino.Vanno dall'Appennino Tosco-emiliano (Alpi Apuane-Garfagnana), alla Maremma Tosco-laziale, dai Monti del Matese ai Monti Lepini-Ausonici-Aurunci, dalle aree boschive della Campania, Calabria e Basilicata (area Cilento, Vald'Agri, Pollino), alle Murge e valli fluviali lucane, nel Marchesato di Crotone fino alla Sicilia e Sardegna con 5 aree a rischio ciascuna. In Sicilia: Monti Peloritani-Stretto di Messina, Monti Iblei-tavolati di Ragusa, Madonie, Monti Sicani-Rocca Busambra-colline di Carini, Capo S.Vito-Lo Zingaro-Monte Inici. In Sardegna: Sulcis-Iglesiente,Sarrabus-Gerrei, Gennargentu-Supramonte-Orosei, Monte Limbara, Costa da S.Teodoro a Portobello di Gallura-Bocche di Bonifacio.
Area protetta: PN Pollino
http://www.parcopollino.it/

venerdì 18 luglio 2008

Avvistata e recuperata un'antica colonna Romana a Nemi


P.R.C.R. - Comunicato stampa n. 18 luglio 2008

Il Parco recupera una antica colonna romana

Rocca di Papa (Roma) – Il Parco dei Castelli Romani ha recuperato un’antica colonna romana collocata in uno scosceso tratto delle coste del Lago di Nemi.
Il reperto è stato rinvenuto nei giorni scorsi dai Guardiaparco che hanno immediatamente informato la Soprintendenza ai beni Archeologici, la quale ha consigliato il recupero della colonna.
Le operazioni di recupero hanno coinvolto sette persone tra operai e Guardiaparco dell’ente, perché la colonna, del peso di circa duecento chili, era collocata in un tratto particolarmente scosceso e di difficile raggiungimento tra rovi e arbusti.
Il reperto, risalente all’epoca romana, è di peperino e ha un diametro di oltre trenta centimetri.
“Ora la colonna è posizionata all’ingresso della sede del Parco”, commenta con soddisfazione il presidente dell’Ente Gianluigi Peduto, “a testimoniare ulteriormente, qualora ce ne fosse ancora bisogno, l’indissolubile connubio tra natura e storia che caratterizza questa area protetta. L’Ente si impegnerà ulteriormente nella tutela e nella promozione di queste ricchezze, ripetendo qualora fossero necessarie, operazioni di questo genere, sempre in stretto contatto con la Soprintendenza.”

giovedì 17 luglio 2008

M.A.I.A.: inizia l'attività di prevenzione incendi


Si comunica che da questo fine settimana, come lo scorso anno, sarà funzionante la vigilanza antincendio a cura della Associazione M.A.I.A. (Movimento Anti Incendio Artemisio). Tale attività coordinata da La Spinosa ed in stretto contatto con gli enti preposti, si limiterà all'osservazione ed eventualmente alla segnalazione di focolai presenti sul versante sud del Monte Artemisio.
Chiediamo quindi a tutti coloro che hanno a cuore la tutela del territorio ed in particolare della nostra montagna, qualora avessero durante l'arco della settimana alcune ore a disposizione da poter utilizzare per questa attività, di comunicarle via mail a laspinosa@gmail.com , oppure telefonicamente al 328.3864047.

venerdì 11 luglio 2008

Ritorno della legalità: nel Parco dei Castelli finalmente si inizia a demolire




P.R.C.R. - Comunicato stampa n. 59 - 11 luglio 2008

Iniziate le demolizioni al lago

Rocca di Papa (Roma) – Il lago di Castel Gandolfo vive giorni di grande movimento e interesse per la questione degli arenili, le cui strutture sono state poste sotto sequestro nei mesi scorsi su indicazione della Procura della Repubblica di Velletri.
Proprio in queste ore gli operatori che utilizzano gli arenili demaniali stanno provvedendo all’opera di demolizione di strutture che, negli anni, avevano realizzato abusivamente occupando il territorio intorno al lago.
Prevale dunque la linea della legalità, in un clima che il presidente del Parco, Gianluigi Peduto, e il sindaco di Castel Gandolfo, Maurizio Colacchi, definiscono “di collaborazione e reciproco rispetto delle diverse posizioni tra Comune, Regione, operatori del lago ed Ente Parco. Sembra avviato il processo di riqualificazione ambientale che potrà riconsegnare una parte importante del territorio dei Castelli Romani alla bellezza della natura che motiva la presenza di un Parco”.

Il Circolo La Spinosa spera che questo sia solo l'inizio e che su tutto il territorio del Parco dei Castelli Romani ritorni il rispetto per la legge.

Consenso dagli Amici Pendolari


Dal sito http://www.quellicheiltreno.com/dblog/articolo.asp?articolo=203 una nota alla notizia pubblicata ieri sul nostro blog


Il Circolo La Spinosa, mi ha inviato un link di un articolo scritto sul blog La spinosa Circolo per l'Ambiente di Velletri. Un articolo molto interessante che indica appunto quello che noi "pendolari" sospettavamo. Più soldi per il traffico su gomma e poco o niente per il traffico su ferro. L'ho letto con molta attenzione e suggerisco anche a voi di leggerlo. Io come del resto tutti quelli con un po' di cervello, sa che viaggiando in treno si evitano incidenti, si risparmia denaro e si inquina molto molto meno. Però questo non lo sanno quelli che non reputo intelligenti. Quelli che convogliano il denaro pubblico per la struttura di opere pubbliche alle volte anche inutili. Destinare somme muostrose per costruire nuove strade che libererebbero le città dal traffico e non investire sulle ferrovie è un sporco gioco di chi è sotto scopa di un partito qualsiasi. Se si investe sul ferro, non si acquista la benzina, se non si acquista la benzina non ci saranno introiti per lo stato è il classico cane che si morde la coda. Faccio mangiare che poi mangio anche io. Insomma, i pendolari per l'ennessima volta se la prendono in quel posto che essi siano di destra o di sinistra. Graze dottor Marrazzo per le promesse che ha mantenuto!!!
Firmato Pinocchio


La nota è stata pubblicata anche al link: http://www.controluce.it/node/5357

martedì 8 luglio 2008

Potere, appalti e 2000 milioni di euro

Breve storia di due autostrade a pedaggio

Anche lo scorso martedì siamo stati presenti al Consiglio Comunale Straordinario di Velletri. Questa volta, come in un copione già scritto, si parlava di Bretella. Anche questo, politicamente, come il Parco e la sua perimetrazione, argomento scottante, dove i partiti si giocano a colpi di dichiarazioni, centinaia di voti. Qualcuno però non gioca o meglio non è stato al gioco.
Facendo un passo indietro è doveroso spiegare come si è arrivati dopo decenni, al punto attuale.
Chi vuole la bretella: chi ha i suoi interessi economici e chi in buona fede e per ignoranza, la ritiene utile.
Chi non la vuole: chi vede devastati i propri territori, chi crede fermamente in un diverso tipo di sviluppo e di trasporto.
La tratta autostradale “non ha i flussi sufficienti a giustificarne la costruzione” (relazione Arcea SpA) ma, progettisti, industrie delle infrastrutture e lobbie economiche legate al complesso commerciale e di divertimento in costruzione a Valmontone spingono. Il grande incantatore televisivo Marrazzo trova l’escamotage: chi vuole costruire la Roma – Latina (lì il guadagno dal pedaggio è sicuro visto l’altissimo numero autovetture/ora) deve accollarsi anche la Cisterna – Valmontone. Il gioco è fatto o quasi. Preventivi di costruzione rispetto ai precedenti pressoché raddoppiati e l’ansiosa attesa del 70% del capitale che deve essere privato, il cosiddetto project financing.
Ma il gioco non è fatto … affatto !
Qui, da Spinaceto a Latina come da Campoverde a Labico per chi ci vive, ci lavora, ci studia, ci abita come a Venaus ed in Valsusa la partita continua. Ci sono persone, donne e uomini che con dignità e responsabilità, coerenti con le proprie idee e con gli impegni presi con gli elettori si alzano e non votano un ordine del giorno beffa che dichiara la bretella utile sotto il “profilo ambientale e sanitario” e ne chiede lo spostamento ad est, “nel territorio dei comuni di Cisterna e Cori” … chissà cosa ne pensano i cittadini di questi due comuni …?
Ci sono rappresentanti nel Consiglio Comunale di Velletri che non accettano la politica del FATTI PIU’ IN LA’ ovvero, la monnezza c’è, diciamo che non se ne può fare a meno ma è meglio buttarla nel giardino del vicino di casa. Gli altri, tutti insieme, appassionatamente, centro destra e buona parte del centro sinistra votano per la “Variante Velletri”, magari con un grande svincolo sopra il Monumento Naturale del Lago di Giulianello.
Ci viene da chiedere quanti benefici avrebbero avuto i pendolari della Roma Velletri se gli stessi denari (800 milioni di €) fossero stati investiti su manutenzione ed ammodernamento della linea ferroviaria, se gli stessi soldi venissero impiegati per costruire una ferrovia veloce di superficie Roma Latina (1.200 milioni di €) e magari rafforzare ed implementare trasporto merci su ferro e relativi interporti.
Per chi dichiara pubblicamente che per la T.A.V. si è raggiunto un accordo, lo consigliamo a visitare il seguente sito www.ambientevalsusa.it e magari passando per una rilassante vacanza sulle Alpi, a visitare il presidio di Venaus.
Come dicono i nostri amici piemontesi: SARA’ DURA !

domenica 6 luglio 2008

I "NO" in campeggio


Dal 17 al 20 luglio quattro giorni di incontri e musica al Presidio No-Turbogas di Aprilia: per discutere, per informarsi, per continuare a lottare, per ribadire che l'ambiente non è una merce e che la nostra salute non è in vendita. Ad oggi tutti conoscono la drammatica situazione dell’ambiente nei nostri territori: le strade delle nostre città sono sature di rifiuti, ovunque spuntano discariche abusive di ogni tipo, si continua a fare un uso indiscriminato di fonti energetiche non rinnovabili come petrolio, gas o carbone, si aprono nuovi aeroporti ed autostrade devastando il territorio e saccheggiando il nostro futuro. Noi, Rete cittadini No-Turbogas Aprilia, Assemblea permanente No Fly Ciampino e Coordinamento No-Inceneritore Albano vogliamo continuare a vivere e a respirare! A respirare insieme, perché della logica maleodorante del profitto siamo davvero stufi.
Lo abbiamo dimostrato con le nostre mobilitazioni, con le nostre manifestazioni, con i nostri ricorsi al Tar, con le nostre feste, con le nostre petizioni e con i nostri presidi. I cittadini vogliono riappropriarsi della loro vita e decidere insieme dei propri beni comuni. Questo insegnano le occupazioni della Rete No-Turbogas ad Aprilia, dei No-TAV in Val di Susa, dei No-Dal Molin a Vicenza contro l’ampliamento della base militare americana ed i blocchi di Chiaiano. Abbiamo provato ad intrecciare i nostri percorsi ed abbiamo constatato come ogni passo di una singola vertenza a difesa del nostro ambiente è il pezzo di un puzzle che rappresenta un’alternativa possibile. Siamo il popolo dei tanti NO, ma degli altrettanti SI: per questo vogliamo, attraverso spazi di condivisione e di dibattito, scambiarci ed allargare le nostre esperienze di lotta e le nostre proposte per un’evoluzione davvero democratica e sostenibile della società. Dal 17 al 20 Luglio prossimi “I NO in campeggio”, con un campeggio libero intorno al Presidio No-Turbogas di Aprilia, perché vogliamo fare rete, provando a condividere analisi, pratiche ed iniziative, per ribadire che dobbiamo fermare, con determinazione e coraggio, i signori della speculazione e dello sfruttamento indiscriminato dei territori e delle persone!
Coordinamento contro l'inceneritore di Albano
Assemblea permanente NO Fly
Rete cittadini NO turbogas

Aprilia, 01.07.2008

venerdì 4 luglio 2008

Donne Manager per lo sviluppo Rurale Sostenibile




Il corso è promosso nel bando regionale “Nuova ruralità: sviluppo rurale e promozione dell’imprenditorialità con priorità per le donne” con il fine di incentivare politiche attive, di promozione e sostegno per creare e/o consolidare alternative di sviluppo nell’area dei Castelli Romani, colli Prenestini e del Litorale romano, anche attraverso esperienze di impresa. Promuove e sostiene, in collaborazione con i Comuni di Genzano, Lanuvio e Velletri, l’assunzione e la costituzione di cooperative di consulenza per lo sviluppo sostenibile per le partecipanti al corso.
Per ulteriori informazioni vai su:
http://www.alessdonmilani.it/

martedì 1 luglio 2008

Cena Sociale del NO Corridoio


Cena Sociale "Notte di Mezza Estate" a menù fisso per il comitato NoCorridoio il 04.07 alle 20:30 alla Cooperativa sociale di agricolturabio "Agricoltura Nuova" sulla Pontina nel Parco Decima Malafede,prezzo adulti 20 euro bambini 10 euro menù fisso ci sarà musica, ballidi gruppo, latino americani, mazurka, valzer tango e tarantella piùriffa: 1 premio Wellness & Romantica una notte al Girasolereale b&b conidromassaggio nella jacuzzi in giardino2 premio Cesto biologico della Cooperativa Agricoltura Nuova3 premio oggettistica
PRENOTA SUBITOinvia un email a XIIroma@gmail.com o telefonate a Roberta 3396133918 indicandoNominativo, numero delle persone (adulti e bambini) quanti menùvegetariani
VI ASPETTIAMO

Risistemata Fonte del Turano un'altra area di sosta a Velletri


Parco Regionale dei Castelli Romani

Comunicato stampa n. 56 - 1 luglio 2008

Il Parco attrezza un’altra area di sosta a Velletri

Rocca di Papa (Roma) – Il Parco dei Castelli Romani ha attrezzato con tavoli e sedie un’area di sosta a Fonte Turano sul Monte Artemisio all’interno del perimetro dell’area protetta.
Grazie a questa nuova azione dell’Ente nel territorio di Velletri, finalmente, presso la fonte Turano, potranno refrigerarsi e sostare, in questa torrida estate, i numerosi escursionisti che camminano nei bellissimi boschi del Monte Artemisio.
Il Parco ha raccolto le sollecitazioni del comune di Velletri che così sarà facilitato nelle azioni di tutela e di promozione del proprio territorio sull’Artemisio.
“Il Parco dei Castelli Romani riafferma con queste azioni la stretta connessione tra promozione e tutela”, affermano il Vicepresidente dell’Ente Giancarlo Trombetta e il Consigliere Carlo Lungarini, “il Monte Artemisio è centrale nella politica dell’Ente, dobbiamo valorizzare questo territorio sempre più con azioni di questo tipo, in modo da fornire servizi ai cittadini e ai turisti che a loro volta sono sempre più interessati alla difesa di questi tesori naturalistici.”