Come al
solito c’è voluta una grave emergenza per scuotere le anime e le tastiere che
operano sui social, per far muovere il cittadino medio dallo stato catatonico
in cui si trova abitualmente. Ci riferiamo ovviamente alla nube tossica
sprigionata dall’incendio della società Eco X di Pomezia. Un fatto gravissimo
di cui aspettiamo ancora di capire le ricadute dal punto di vista ambientale e
della salute di tutti. Le notizie non sono affatto confortanti ed altrettanto
poco rassicuranti sono le misure prese da alcuni amministratori pubblici. Gli
stessi dati dell’ARPA Lazio sono manchevoli o fuorvianti, indicando prelievi da
zone affatto o solo parzialmente coinvolte dall’incidente. Purtroppo questa sensibilità
diffusa è tipica dell’emergenza. Non bisogna dimenticare che a Velletri la
qualità dell’aria è pressoché un mistero: l’ultimo monitoraggio è stato
effettuato alcuni anno fa, senza alcun rilievo riguardante le polveri sottili
(mai effettuato), men che meno quello riguardante l’amianto.
A quanto
pare gli unici a non essersi svegliati ambientalisti sono gli amministratori
del Comune di Velletri che “con sprezzo del pericolo”, attraverso la Volsca
Ambiente, varano un impianto industriale aerobico di trattamento dei rifiuti
organici. L’impianto, neanche a dirlo, verrà posizionato in Contrada Lazzaria.
Dal sito Volsca Ambiente: “Affidamento progettazione
impianto aerobico località Lazzaria– Cig ZC51DCCAB5 –Avviso di post
informazione– Si comunica,
che in data 30/03/2017,il servizio in oggetto è stato affidato a EUTEC SRL
sita in Forlì, Via Bertini 75 , per un importo di € 33.000 oltre
Iva, ai sensi art. 36 D.Lgs. 50/2016”.
Ci sembra
davvero superfluo rammentare la grande mobilitazione di cittadini, associazioni,
comitati, partiti e movimenti che si sono schierati contro la devastazione del
territorio. Ci sembra altrettanto superfluo chiedersi a cosa è servita la
famosa Commissione comunale. Noi continueremo a proporre il compostaggio di
comunità come unica alternativa davvero sostenibile per la salute e per il
territorio.
Nel
frattempo, invece di avventurarsi in ardite e quanto mai discutibili scelte
industriali, consigliamo Comune e Volsca ad aprire gli occhi su come funziona
la raccolta differenziata porta a porta: verificare qualche numero, fare un
giro per la città dove i sacchetti della mondezza sono onnipresenti ovunque,
effettuare controlli incrociati con annesse sanzioni e magari (finalmente)
bonificare l’ex discarica di Lazzaria. Insomma, un po’ di sana normalità!
Difficile?