giovedì 6 gennaio 2011

L'Isola Pedonale

Finalmente un brave tratto del Corso della Repubblica è diventato isola pedonale: una vera isola, senza macchine parcheggiate, come era fino a qualche mese fa lo stesso con la zona ZTL. E’ possibile oggi passeggiare con tranquillità, con grande beneficio per i più piccoli e per gli anziani, guardare le vetrine dei negozi senza fare slalom, godere insomma una parte di città a misura d’uomo. Tutto intorno il caos: a cominciare dall’inizio del tratto vietato al traffico, dove stazionano perennemente macchine, a Piazza Cairoli con le vetture in seconda fila, fino all’altro tratto del Corso, dove stazionano macchine spesso in divieto di sosta. E poi i bus navetta, desolatamente vuoti, malgrado siano gratuiti e passino con una frequenza accettabile.

Siamo convinti che questa prima iniziativa dell’Amministrazione sia sicuramente lodevole, ma siamo altrettanto convinti che se si vuole limitare veramente l’ingresso delle auto nel Centro Storico bisogna porre dei divieti e fare in modo che i cittadini prendano l’abitudine di raggiungere il Centro con i mezzi pubblici o a piedi: parliamo, d’altra parte, di un centro storico estremamente piccolo, percorribile per intero in pochi minuti: sappiamo bene che si tratta di una battaglia culturale non facile, ma non è certo con gli inviti a prendere i mezzi, scritti in qualche cartello pubblicitario, che si risolve il problema. Neanche le considerazioni relative alla qualità dell’aria che si respira in Centro (a proposito vorremmo sapere quando avrà luogo una rilevazione dei dati, visto che sono anni che non si fa) possono dissuadere i cittadini dall’attraversare il centro e da fermarsi al suo interno: basti verificare la quantità incredibile di macchine parcheggiate intorno a Porta Napoletana, a Piazza del Comune (dove la mattina si raggiunge la terza fila) o nei vicoli adiacenti il Corso. Occorrono i divieti; occorre imporre una cultura fondata sul rispetto: dell’ambiente, degli altri, diremmo anche della città, intesa non come un parcheggio a cielo aperto, ma come un luogo di incontro, di affari, di commercio: l’esempio del tratto di Via del Corso dovrebbe quindi espandersi a macchia d’olio: potrebbe succedere una cosa inaspettata e cioè che Velletri da paese diventi città.