martedì 22 dicembre 2009

Ecoballe & Ecomafie


Si è svolto venerdì 18 dicembre presso il Museo Civico di Marino (Roma) il convegno “Ecoballe & Ecomafie” organizzato dall’associazione Differenzia-ti in merito anche e soprattutto al costruendo gassificatore di Albano Laziale.Il convegno, decisamente impostato sui prestigiosi contributi tecnico-scientifici della Dott.ssa Patrizia Gentilini (Isde – International Society of Doctors for the Environment) e del Dott. Massimo Morigi (ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), si è svolto con l’obiettivo di riunire ed informare con competenze tecniche ed autorevoli le più diverse realtà presenti sul territorio: da quelle associative, fino a quelle politico amministrative passando per le realtà imprenditoriali dei Castelli Romani. Il livello e l’esperienza dei relatori presenti, tra cui l’On. Antonio Rugghia (Commissione bicamerale attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti), Dott. Aldo Garofolo (chimico e tecnico del Coordinamento No inceneritore Albano), Dott. Daniele Castri (referente legale del Coordinamento No inceneritore Albano) e Veronica Trasmondi esperta nel settore dell’enoturismo, ha mostrato la situazione attuale del comprensorio e dimostrato poi gli inquietanti scenari verso cui verrebbero proiettati i Castelli Romani. Di particolare interesse la relazione dell’On.le Rugghia che ha parlato con estrema precisione della situazione allarmante per l’ambiente e per le dinamiche delinquenziali legate al termovalorizzatore di Colleferro, mentre il dr. Garofolo ha fatto una disamina estremamente precisa della situazione più che preoccupante dell’acqua nei Castelli romani.Al convegno ha inoltre partecipato, in veste di relatore, il Dott. Massimo Gargano (presidente Coldiretti Federazione regionale e vicepresidente nazionale), che ha sostenuto l’opposizione alla costruzione di inceneritori nel territorio laziale. In particolare, tale contrarietà è rafforzata, laddove questi impianti di termocombustione dovessero sorgere nei pressi di aree agricole di pregio, minacciando così i marchi DOC, DOP ed IGP, volani dell’economia. Si contravverrebbe infatti a quanto stabilito dall’art.21 del D.Lgs. 228/01, che introduce il concetto di “interferenza” riferito alla localizzazione degli impianti di smaltimento di Rsu rispetto alle aree a vocazione agricola di pregio, ed il regolamento Cee n° 2092/91, volto a tutelare le superfici nelle quali si ottengono prodotti con tecniche che si rifanno a principi di agricoltura biologica e zone aventi specifico interesse agrituristico.L’associazione Differenzia-ti ha poi apprezzato gli interventi del Sindaco di Marino Laziale, On. Adriano Palozzi, che ha offerto la sua disponibilità a sostenere l’azione di sospensiva cautelare dell’AIA ed ha contribuito a ringraziare l’associazione stessa per la sede scelta, considerando inoltre il convegno come una preziosa possibilità di informazione.Tra i presenti, inoltre, il presidente della Commissione ambiente della Regione Lazio, l’On. Claudio Bucci già firmatario della sopra citata sospensiva attinente il possibile impianto castellano, ed il candidato sindaco ad Albano Laziale per la coalizione di centro-sinistra, Dott. Nicola Marini.Verso la chiusura del convegno la Dott.ssa Patrizia Gentilini ha illustrato dettagliatamente le alternative ad impatto zero e tecnologicamente all’avanguardia nella gestione/smaltimento dei rifiuti; un accento propositivo che l’associazione Differenzia-ti ha messo da subito tra i suoi obiettivi principali per una corretta campagna di confronto e informazione tra gli attori coinvolti nella vertenza: società civile, economica, politica e associazionismo attivo sul territorio.Tra le Associazioni presenti “La Spinosa” di Velletri ha assicurato agli organizzatori tutto il suo sostegno per opporsi con fermezza alla costruzione dell’inceneritore di Albano e per promuovere una politica corretta dei rifiuti puntando sulla raccolta differenziata e sulle nuove tecnologie ecocompatibili.Non dimentichiamo che Velletri si trova stretta tra l’inceneritore di Albano, quello di Colleferro e la turbogas di Aprilia. I fumi venefici e le micro particelle di questi tre impianti arriveranno a colpire anche il nostro territorio.Ci auguriamo che i più volte annunciati progetti di raccolta differenziata porta a porta ed isola ecologica finanziati dalla Provincia di Roma per la città di Velletri, saranno quanto prima resi operativi.

venerdì 18 dicembre 2009

L'antico Artemisio

Le conferenze di Velletri sotterranea presso la Biblioteca Comunale "A. Tersenghi"
Dopo la interessante presentazione del dott. Valentino D’Aniello, sono continuate come da programma, le conferenze inserite nell’ambito della mostra fotografica – documentaria “VELLETRI SOTTERRANEA”.
Giovedì 10 dicembre è stata la volta di due studiosi molto conosciuti. Ci riferiamo al Dott. Manlio Lilli autore tra l’altro della “Carta Archeologica” e al dott. Umberto Savo che ha firmato numerose pubblicazioni tra le quali citiamo “Velletri nelle sue cartoline”. Entrambi hanno dedicato i loro interventi ai siti archeologici presenti sul Monte Artemisio.Il dott. Lilli prendendo spunto dai suoi studi ha esordito mostrando una carta topografica dove venivano rilevati tutti i punti censiti delle presenze umane sulla nostra montagna. Centinaia di “puntini rossi” che ci fanno rendere conto di quanta storia è presente sul nostro territorio e di conseguenza di quale valore culturale e turistico abbia la nostra montagana. Dopo la parte descrittiva della relazione, ciò che vogliamo qui sottolineare sono le conclusioni del dott. Lilli riguardanti “le prospettive, in campo politico-urbanistico” che questo allargamento delle conoscenze avrebbero dovuto comportare. Citiamo testualmente qui di seguito alcuni brani:
“Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale guidata dal dott. Bruno Cesaroni, la realizzazione della carta archeologica dell’intero territorio comunale e dunque anche dell’area artemisia, avrebbe dovuto garantire, per così dire, un censimento dei resti di vario tipo esistenti e dunque conseguentemente indirizzare anche la politica urbanistica, l’espansione, regolarne lo schizofrenico dilatarsi, ma anche mostrare al velletrano di oggi il proprio passato.” ….“Sfortunatamente il censimento archeologico assicurato dalla carta non sembra al momento aver costituito alcun ausilio all’elaborazione della politica urbanistica e la querelle sulla perimetrazione del parco credo, sia paradigmatica della questione. Il progressivo avanzamento verso le cime dell’urbanizzazione con un vero e proprio sistema di penetrazione che prevede dapprima l’impianto di un edificio isolato e quindi successivamente la realizzazione di altri, spesso a raggiera, continua.” …. “Insomma si ha l’impressione che manchi non soltanto una decisa volontà di ostacolare un’urbanizzazione spontanea, regolata singolarmente, caso per caso, piuttosto che da un programma organico, ma anche un’idea di cultura. Questo tanto più mi stupisce ricordando iniziative pregevoli, del recente passato, quali la realizzazione di mostre e convegni: cito quello sulla Pallade; quello sulla collezione Borgia; e, ancora, quello sul Cabreo di Nolli oppure la realizzazione della guida alla città.”
Parole che sottoscriviamo in pieno e che non hanno bisogno di alcun commento.
Il contributo del dott. Savo si è avvalso di immagini dei luoghi più famosi del Monte Artemisio ed in particolare del Maschio d’Ariano. Presi da una recente escursione effettuata dal Centro Studi “Oreste Nardini”, abbiamo potuto vedere i resti del Castello e della chiesa di S. Silvestro, la forra, il torrino con il suo ineguagliabile paesaggio, i fiori ed il meraviglioso bosco. Una diapo ha suscitato poi le risa del numeroso pubblico presente: ritraeva il manifesto degli antiparco. Stampato riportando un confine errato dell’area contigua, avvertiva i cittadini che “Il parco sta occupando la tua casa”, terminando l’invito per il comizio di luglio con vino e porchetta per tutti.
Nel breve intervento de La Spinosa al termine delle due conferenze, la possibilità dell’istituzione del PARCO ARCHEOLOGICO DEL MONTE ARTEMISIO, uno strumento di conservazione e di sviluppo economico, culturale e turistico per tutti.

lunedì 14 dicembre 2009

Da oggi anche su FB

Da oggi il Circolo La Spinosa per l'Ambiente è anche su Facebook.

E' un modo più diretto di essere a contatto con i cittadini, con le loro esigenze e con le emergenze del territorio.

Una finestra sempre aperta dove dare e ricevere informazioni.

Ringraziamo già le decine di fan che si sono iscritti.

Arricchiremo la pagina con foto e link interessanti.

La Spinosa

giovedì 10 dicembre 2009

MANIFESTO VELITERNO PER I BENI COMUNI

L'appuntamento è per sabato 12 dicembre 2009 alle ore 17.30 in Via Lata 50 a Velletri

Siamo un gruppo di associazoni di Velletri impegnate da anni nella difesa del nostro territorio dagli attacchi della devastazione ambientale, della corruzione politica e della malgestione dei servizi.
Crediamo nella partecipazione popolare come unico motore della democrazia, crediamo in una Città che apra spazi di espressione e confronto.
Crediamo nei BENI COMUNI, intesi come ciò che ci appartiene di diritto e confidiamo nella cittadinanza attiva.
Ogniuno è responsabile della gestione della città, ogniuno deve sentirsi chiamato in causa nelle vicende politiche, la politica non è una professione o un affare per pochi.
La democrazia non si delega si costruisce.
Per questo proponiamo 8 punti per migliorare Velletri.
Stiamo gettando un seme, speriamo di accogliere proposte e idee.
Non chiudete gli occhi, è il momento di far sentire la vostra voce.
Comitato Acqua Pubblica Velletri
La Spinosa per l'Ambiente
Velletri a 5 Stelle

lunedì 7 dicembre 2009

Una tela contro il mostro


Sabato 5 dicembre, accogliendo un invito partito dalla rete, alcuni giovani artisti hanno aderito all’evento “Una tela contro il mostro”. Nella descrizione dell’avvenimento si leggeva: “Perché non scompaia il "balcone del Sud", perché non scompaia il Paesaggio, la Memoria, la Cultura di una Città e venga al suo posto costruito un orrido parcheggio multipiano. Lì dove i più grandi pittori hanno sostato per ritrarre un luogo unico al mondo, manifestiamo il nostro dissenso dipingendo di nuovo. Una tela per fermare il mostro di cemento, un cavalletto ed un pennello per salvaguardare Velletri.” All’estemporanea d’arte hanno partecipato scultori e pittori. Appassionati dell'arte e difensori della natura, del paesaggio, del territorio. Un ringraziamento particolare a Luce, Elena, Antonio (in arte Ragno), Andrea, Marcello, Martina, Daniela, Luca Andrea, Francesco ed alla professoressa Giovanna Aragozzini. La giornata tersa ha messo in evidenza ciò che perderemo definitivamente con una infrastruttura inutile e dannosa. Le opere realizzate sono state donate per la realizzazione di una mostra – convegno che verrà organizzata dopo le festività natalizie. Continua intanto da parte del Circolo La Spinosa per l'Ambiente il lavoro di informazione ai cittadini attraverso volantinaggi effettuati nella zona del mercato di Piazza Metabo e presso i vicini esercizi commerciali. Molti di questi, condividendo la posizione dell'associazione ambientalista, hanno esposto sulle loro vetrine la locandina “Prima che l'incanto svanisca”. Sulla stessa vengono riprodotte alcune pitture che più di un secolo fa, vennero realizzate proprio da quel balcone verso il sud che vogliono distruggere. Anche moltissimi cittadini si sono soffermati a parlare del problema parcheggio multipiano sottolineando che sarà di nuovo una ennesima colata di cemento a compromettere ulteriormente un centro storico ormai al collasso.

domenica 29 novembre 2009

Un finanziamento per parcheggiare fuori la città

" Velletri: park e bus in centro"

Ottimo risultato dell’Assessore ai Trasporti Di Lazzaro

Il progetto prevede un servizio integrativo del trasporto pubblico locale da effettuarsi con mezzi a basso impatto ambientale (gpl e metano) per il collegamento tra il centro urbano del Comune di Velletri ed i parcheggi collocati lungo la cinta urbana.
Un progetto che parte da lontano al quale La Spinosa ha sempre creduto.
Proprio in questi giorni abbiamo inviato al Sindaco il nostro piano trasporti che, benché datato, è sempre valido.
Ci preme sottolineare al contempo la difformità di scelte riguardo al Piano Parcheggi con il quale l'Amministrazione Comunale insiste nell'incrementare quelli presenti nel Centro di Velletri con un conseguente aumento di traffico ed inquinamento.
Auspichiamo al contrario una graduale ma rapida chiusura e pedonalizzazione del Centro Storico.
La Spinosa per l’Ambiente esprime il suo compiacimento per il risultato raggiunto e rimane a disposizione come sempre, per future collaborazioni.

martedì 24 novembre 2009

Affissioni abusive



La cattiva abitudine di attaccare manifesti in ognidove, è purtroppo condivisa dai partiti di tutti gli schieramenti.


Vedere però il PD che, per difendere l'assessore all'ambiente, imbratta la città ci sembra davvero il colmo.


Un'affissione abusiva diffusa che ha coinvolto tutta Velletri.


Colmo dei colmi è che poi questi manifesti in "difesa dell'ambiente", sono stati attaccati addirittura sulle campane della raccolta differenziata !


Non c'è davvero fine alle brutte figure.

Osservazioni al piano d'assetto: accolte per metà quelle de La Spinosa

In seguito alla presentazione del Piano d’Assetto del Parco dei Castelli Romani il Circolo La Spinosa per l’Ambiente ha sottoposto all’Ente alcune osservazioni in merito. Il Parco ha effettuato le controdeduzioni che hanno in parte accolto le richieste della nostra Associazione.

In particolare l’Ente ha espresso PARERE FAVOREVOLE:

Richiesta: costruzione di adeguati sottopassi per permettere il passaggio della fauna selvatica,
Motivazioni: i sottopassi per permettere il passaggio della fauna selvatica rientrano negli obiettivi di tutela della biodiversità così come specificato nell’art. 20 delle NTA del Piano;

Richiesta: istituzione di corridoi faunistici tra Parchi in essere e quelli in via di istituzione per permettere gli spostamenti della fauna selvatica,
Motivazioni: i corridoi faunistici rientrano negli obiettivi di tutela della biodiversità così come specificato nell’art. 20 delle NTA del Piano.

Per altre richieste il Parco ha IMPLICITAMENTE ACCOLTO le nostre richieste:

Richiesta: allargamento del Perimetro fino alla congiunzione con il Parco dell’Appia Antica,
Motivazioni: pur condividendo il valore sulle singole aree proposte in ampliamento, al momento attuale si ritiene di dover confermare il perimetro del Parco sugli attuali confini amministrativi. Tuttavia l’Ente esprime un parere favorevole circa la proposta di ampliamento indicata, che dovrà essere meglio definita al fine di consentirne un organico inserimento, nonché preliminarmente concordata con le amministrazioni comunali interessate dalle aree evidenziate;

Richiesta: istituzione dell’area di tutela Orientata per il Maschio d’Ariano,
Motivazioni: il Maschio d’Ariano è già compreso all’interno della zona di riserva generale orientata ed inoltre è specificatamente tutelato in quanto sito di interesse comunitario (S.I.C. IT 6030017 Maschiodell’Artemisio);

Richiesta: introdurre aree atte ad ospitare campi Scout – campeggio,
Motivazioni: Nella tav. 22.P del piano sono indicati i siti dove è possibile praticare il campeggio secondo quanto previsto dall’art. 59 del regolamento;

Vogliamo inoltre segnalare una richiesta alla quale il Parco dei Castelli ha espresso parere contrario ma, nelle motivazioni, leggiamo qualcosa di estremamente positivo. La richiesta riguardava l’istituzione dell’area di tutela integrale per il Parco di Palazzo Chigi di Ariccia. Le motivazioni del rigetto terminano infatti con la“riserva di avanzare presso le sedi competenti, la proposta di istituzione del Monumento Naturale di Parco Chigi, ai sensi dell’art.6 legge 29/97.”

Ci auguriamo che le attività di tutela che uniscono Ente, Associazioni e cittadini, non vengano vanificate da scelte irresponsabili che vorrebbero costruire infrastrutture inutili e dannose come la bretella autostradale Cisterna-Valmontone, la turbogas ad Aprilia, l’inceneritore ad Albano e da piani regolatori ed abusivismo edilizio che continuano a devastare il territorio.

lunedì 23 novembre 2009

Ognibene: bugia dopo bugia

La Spinosa risponde all´assessore all´ambiente
L´esordio non ci rattrista, il sapere che Ognibene non risponderà più a La Spinosa non sconvolge affatto i suoi aderenti. Di certo non è un gran gesto di esempio di democrazia, il non tener presente le critiche di qualsiasi associazione che bene o male rappresenta qualcuno equalcosa. E proprio su questo punto è bene puntualizzare. Il peso e la rappresentatività della nostra Associazione, messa in dubbio durante l´intervista, si vede quando di fronte ad un´emergenza o ad un evento o manifestazione, quest´ultima riesce a galvanizzare cittadini, a riunire associazioni o partiti, a farsi promotrice di una protesta o per la difesa di un diritto. Due esempi su tutti: la lotta contro la turbogas e quella contro la costruzione del condominio al posto dell´ex carcere. Due situazioni che La Spinosa ha promosso ed ha poi condiviso con altre realtà del territorio. Per quanto riguarda il presunto silenzio nei confronti de La Spinosa verso la giunta di centro destra, l´assessore durante quei nove anni era forse occupato in altre faccende oppure era impegnato a condividere, proprio col centro destra, l´approvazione del PRG. Al riguardo l´ampia documentazione in nostro possesso è a disposizione dell´esponente della giunta Servadio. Purtroppo Ognibene ragiona infunzione di schieramenti e/o partiti. L´Ambientalismo associativo, quello vero, è altro: è difendere il territorio e la salute deicittadini a prescindere da chi governi. Il cemento, l´asfalto, lo smog o l´arsenico non sono buoni o cattivi a seconda di chi li promuove e li gestisce. Per quanto riguarda Legambiente, e qui l´accusa formulata da Ognibene oltre a sfiorare la calunnia è veramente ridicola, ricordiamo e puntualizziamo che non solo non siamo stati cacciati ma abbiamo scelto di non rinnovare l´affiliazione non condividendo scelte quali l´avallo della bretella Autostradale Cisterna-Valmontone e la condivisione in comproprietà di azioni con la multinazionale "buona" Sorgenia che, tra l´altro, sta costruendo la centrale a turbogas di Modugno (Puglia) e Aprilia, a pochi km da Velletri. Abbiamo scelto una strada difficile ma inevitabile per una questione di rigore morale. Sull´operato di Ognibene in campo ambientale si attendono ancora risposte concrete. Tranne l´annunciato finanziamento per l´impianto fotovoltaico alla scuola di Casale, peraltro annunciato proprio in questi giorni, ribadiamo la nullità del suo lavoro, la sua assenza emblematica ed il silenzio verso chi distrugge il territorio. Nel lungo elenco di cose non fatte non abbiamo citato la totale assenza di interventi sui fossi, molti dei quali oggi sono diventati discariche a cielo aperto, con grave pregiudizio per l´ambiente. Per quanto riguarda il presunto accaparramento di visibilità da parte del nostro Presidente, ricordiamo ad Ognibene che Corrado Bisini non ha voti, poltrone, stipendi ed appalti da difendere o conquistare. La Spinosa è al di fuori della competizione elettorale e si occupa della difesa del territorio. Forse ciò è poco comprensibile a chi ha finalizzato la propria attività per altro. Dopo tutto ciò, forse, era meglio che Ognibene avesse saltato anche la prima risposta: si sarebbe risparmiato una brutta figura, oltre a quelle che colleziona nell´esercizio delle sue funzioni.

domenica 22 novembre 2009

Il Centro Storico è solo il Corso della Repubblica ?


L’autocelebrativa, logorroica e contraddittoria risposta di Mauro Leoni è arrivata. Barcamenandosi tra passato e presente in una totale confusione, ci delizia col suo teorema di dubbio equilibrio ma sicura finalità. Cominciamo a leggere:

il Parcheggio Multipiano avrà una piazza pedonale con panorama sui Monti Lepini, più avanti chiede soluzioni che rendano maggiormente “permeabile” la struttura dalla strada;

scrive di città e poi usa il termine “compaesani”, un evidente lapsus freudiano;

scrive più volte del centro e del cuore di Velletri identificandolo con il Corso della Repubblica non tenendo conto che il Centro Storico è un’area molto più vasta;

asserisce che la realizzazione del parcheggio favorisce la “pedonalizzazione nel cuore della nostra città”, si riferisce evidentemente sempre e solo al Corso della Repubblica;

esclude la congestione della mobilità ma più avanti auspica “necessari servizi” per evitare la congestione della mobilità;

sostiene che è “gradevole la soluzione architettonica proposta”, de gustibus non disputandum est.

Si potrebbe andare ancora avanti, ma non vogliamo annoiare chi ci legge.

C’è poi il facile attacco a chi difende lo status quo e la citazione alle catenelle arrugginite: le coup de teatre !

Termina quindi con un ingeneroso colpo di amnesia nei confronti del Tavolo di Concertazione e di chi ha collaborato a quella positiva esperienza della quale sicuramente Mauro Leoni e la Confesercenti diedero il loro contributo.

A tal riguardo riportiamo qui di seguito, parte del documento unitario di rilancio del centro storico sottoscritto dalle seguenti associazioni: CONFESERCENTI, ASCOM, LEGAMBIENTE LA SPINOSA, SINDACATI UNITARI DEI PENSIONATI CGIL CISL UIL, LEGA ARCOBALENO, LEGAMBIENTE GIOVANI VELLETRI LARIANO

Miglioramento della qualità ambientale

Monitoraggio continuo dell’inquinamento dell’aria ed acustico;

Incremento della Raccolta differenziata nel centro urbano mediante forme d’incentivazioni alla stessa

Mobilità

Rilancio del trasporto pubblico con adeguate politiche tariffarie;

Realizzazione di un sistema integrato di scarico merci;

Introdurre in fase sperimentale (sabato e/o domenica) la gratuità dell’uso del mezzo pubblico con possibile compartecipazione economica degli operatori commerciali con modalità da definire; Applicazione degli accordi con le OOSS dei pensionati per il mezzo pubblico gratuito per gli “over 65”

Recuperare e migliorare l’efficienza di sfruttamento dei parcheggi attualmente esistenti nella periferia urbana e nel centro storico

Segnaletica che agevoli la individuazione di aree di sosta;

Cartellonistica seria alle porte della città, incentivi all'uso dei mezzi pubblici

Rilancio della Z.T.L. nel centro storico parallelamente alla risoluzioni della mobilità e delle aree di sosta.

venerdì 20 novembre 2009

La Velletri sotterranea


Il Centro Studi storico-archeologici "Oreste Nardini" ed il Circolo "La Spinosa" per l'Ambiente presentano:"VELLETRI SOTTERRANEA - Mostra fotografica documentaria".

Viaggio attraverso i tesori nascosti del nostro territorio. La mostra è arricchita con foto inedite delle famose grotte e cunicoli dell'antica città. La mostra che durerà dal 3 al 18 dicembre 2009 è ospitata presso la Biblioteca Comunale "Augusto Tersenghi" in Piazza Cairoli 54 e sarà visitabile durante l'orario di apertura della biblioteca stessa (Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.15 e solo il lunedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 18.45).

Alla presentazione ed inaugurazione di giovedì 3 dicembre con inizio alle ore 16.00, interverranno:

dott. Filippo Alivernini, Responsabile del Fondo Antico e Moderno della Biblioteca Comunale di Velletri;

dott. Pietro Sportelli, Presidente dell'Associazione Imprenditori Veliterni;

Corrado Bisini, Presidente "La Spinosa" per l'Ambiente;

Giorgio Manganello, Presidente del Centro Studi storico-archeologici "Oreste Nardini".
Seguirà la conferenza del dott. Valentino D'Aniello, geografo dell'Associazione Geografica Ambiente e Territorio su "La rilevazione grafica e topografica degli ambienti sotterranei: il caso di Velletri".

L'iniziativa proseguirà con altri due incontri:
giovedì 10 dicembre con il dott. Manlio Lilli ed il dott. Umberto Savo
lunedì 14 dicembre con il dott. Adriano Morabito.

All'evento hanno collaborato l'Associazione Geografica Ambiente e Territorio e l'Associazione Culturale "Roma Sotterranea" ed è stata realizzata grazie al contributo dell'Associazione Imprenditori Veliterni e della Compagnia delle Opere Roma e Lazio con il patrocinio del Parco dei Castelli Romani.

martedì 17 novembre 2009

TAR Lazio: legittima la Perimetrazione Ravaldini

Con una significativa sentenza pubblicata lo scorso ottobre, il TAR del Lazio si è nuovamente pronunciato sulla legittimità della Delibera del Commissario ad acta Ravaldini del 31.03.1998, come già stabilito dallo stesso tribunale amministrativo con una precedente sentenza la n. 49 del 2000. Si tratta in sostanza del riconoscimento della validità giuridica della perimetrazione adottata dallo stesso Ravaldini che prevede, tra l'altro, l'inserimento della parte sud del Monte Artemisio. La recente sentenza è particolarmente interessante in quanto mette in rilievo due punti fondamentali. In primo luogo viene messa in evidenza la diversità sostanziale tra la tutela giuridica del paesaggio e la tutela giuridica delle aree naturali protette. In secondo luogo si rileva che l'Ente Parco è "preposto alla tutela complessiva del territorio in esso ricadente la cui individuazione spaziale, sottende ex se il pregio paesaggistico-ambientale del territorio stesso di guisa che la sua tutela è necessariamente connessa con i valori che ab imis lo individuano geograficamente".
Ed è proprio su quest'ultima considerazione che ci vorremmo soffermare: il Tribunale asserisce infatti un principio che non è solo giuridico, ma che riguarda l'essenza stessa della natura dell'Ente: la individuazione spaziale del territorio deriva dai valori di fondo da tutelare. In altre parole se è il territorio del vulcano laziale che va difeso, è evidente che la perimetrazione deve contenere tutto ciò che fa parte del complesso naturalistico, ab imis, senza possibilità di deroghe che costituirebbero un controsenso.
Nei nostri interventi sull'annosa, e aggiungeremmo anche noiosa questione, noi abbiamo sostenuto la validità della delibera commissariale del '98 non solo per contrastare il crescente e costante abusivismo del territorio, ma anche perché ci sembrava naturale che il perimetro non si potesse trovare sulla cresta di un monte. Sarebbe stato un atto "contro natura" se ci si passa l'espressione, come ha giustamente e opportunamente ribadito la sentenza del TAR che contiene riferimenti e richiami ad altre sentenze di Tribunali amministrativi di altre regioni.
Alla luce di questa sentenza le manifestazioni organizzate dai cantori dell'abusivismo e dai cacciatori, appaiono non soltanto inopportune ma anche ridicole, non solo perché hanno visto una misera partecipazione di gente (sempre lo stesso centinaio di persone) ma anche perché la minaccia di ricorso alla magistratura suona oggi come una beffa.

lunedì 16 novembre 2009

Quando la toppa è peggio del buco !


“È ora di voltare pagina, per farlo dobbiamo passare dall' ecologismo ideologico dei no, all'ambientalismo del fare che non ostacola lo sviluppo, ma indica priorità e nuovi percorsi”:
Già, “l’ambientalismo del fare”, magico slogan a cui si è appellato il fido Fiocco nella sua difesa d’ufficio al non assessore all’ambiente Ognibene. Peccato lo abbia copiato da un ministro del governo Belusconi, una delle ministre del Popolo delle Libertà, la dott.ssa Prestigiacomo.
Il 17 giugno del 2008 il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, presentò le linee programmatiche del suo dicastero. Nel documento si legge tra l’altro: “La scelta a favore del nucleare è “una sfida che, se vinta, avrà effetti straordinari sull'ambiente”, “sostenere le Regioni nell'approvazione di piani regionali per la gestione del ciclo dei rifiuti, con particolare riferimento all’uso di termovalorizzatori (inceneritori)”, “…si impegnerà affinché le quote di riduzione stabilite dagli accordi di Kyoto per il periodo 2012-2020 siano definite con criteri più equi e meno penalizzanti per il nostro sistema economico”. Questo l’ambientalismo del fare della Prestigiacomo.
Ma il termine ambientalismo del fare, parte da più lontano: “FareAmbiente” è giustappunto una associazione pseudo-ambientalista legata ad ambienti di centro-destra. Non a caso questa è favorevole al nucleare.
Lo stesso slogan viene utilizzato da Veltroni durante una visita ad un inceneritore il Emilia Romagna, nel suo intervento, scagliandosi contro il mondo delle associazioni ambientaliste, dà lezioni alle stesse sponsorizzando l’incremento degli inceneritori.
Ma potremmo parlare dell’ambientalismo del fare della Regione Lazio che ci propina Autostrade, Turbogas ed Inceneritori sparsi un po’ ovunque e conditi come una bella coda alla vaccinara come dicevano gli amici di Cerroni, titolare della multinazionale dei rifuti. E continuiamo tra i lidi delle associazioni cosiddette ambientaliste che se da una parte manifestano contro il nucleare, dall’altra avallano la costruzione della Roma-Latina e della Cisterna-Valmontone, due autostrade inutili e dannose. Ma non basta, la stessa Legambiente appunto, che ad Aprilia, a livello locale, si batte contro la costruzione della turbogas Sorgenia, a livello nazionale è socia in affari con il medesimo colosso dell’energia, attraverso una compartecipazione azionaria nella Zerowatt. Altro evidente esempio di “ambientalismo del fare”.

Il Fiocco non rispondendo ad alcuna delle eccezioni mosse dalla nostra Associazione, si barcamena tra finanziamenti approvati e progetti in corso, con termini da propaganda elettorale sciorinando un oceano di chiacchiere e con il solito alibi della mancanza di fondi. Tra queste, un ulteriore abominio sulla viabilità: non bastando quello di Piazza Donatori del Sangue, un altro parcheggio a Via Paolina ! Consigliamo al Fiocco di consultare lo studio sulla mobilità del nostro circolo, recentemente consegnato tramite protocollo al sindaco Servadio ed all’assessore Leoni.

Peccato che lo stesso Fiocco non sia stato così solerte nel rispondere quando il nostro circolo aveva elencato le azioni del centro-sinistra degli ultimi 10 anni:

1. Contro il Parco dei Castelli Romani e la sua legittima Perimetrazione, a fianco di palazzinari e cacciatori … insieme al centro destra;
2. A favore del PRG e della cementificazione del territorio, al fianco degli speculatori edilizi che stanno distruggendo il nostro territorio … insieme al centro destra;
3. A favore della Bretella Cisterna – Valmontone e della distruzione della Contrada Malatesta e delle vicine aree agricole, al fianco delle grandi multinazionali che lucrano su asfalto e cemento e passano sopra a cittadini e territori … insieme al centro destra;
4. A favore del Piano Parcheggi nel centro città e dell’aumento dell’inquinamento da benzene e PM10, di nuovo al fianco dei costruttori che fanno l’affare ai danni della cittadinanza che subirà più traffico ed inquinamento … insieme al centro destra;
5. In totale silenzio sull’Inceneritore di Albano e la Turbogas di Aprilia.
6. In totale silenzio per più di un decennio coprendo il cosiddetto abuso edilizio di necessità che ha distrutto le contrade e le campagne di Velletri … insieme al centro destra.
Una politica ambientale che vi vede sulle medesime posizioni dell’attuale minoranza in una incredibile continuità di gestione del territorio, deleteria ed esiziale.
Una identità di vedute che vi sovrappone e confonde con la precedente amministrazione comunale.

Questo quanto scritto dal Circolo La Spinosa circa tre mesi fa.
Su questi temi ancora attendiamo risposte.

Per quanto riguarda l’invito alla collaborazione ci sembra quanto mai difficile farlo con chi non ha neanche la compiacenza di rispondere a mail, fax e rilasciare documentazione debitamente richiesta al protocollo invocando la legge sulla trasparenza degli atti pubblici.

Al vostro “ambientalismo del fare” preferiamo di gran lunga il nostro … “oltranzismo” in difesa del territorio.

venerdì 6 novembre 2009

Assessore all’ambiente: assente ingiustificato


Avevamo salutato con simpatia e fiducia la nomina di Daniele Ognibene ad assessore all’ambiente. I giovani, si sa, sono più sensibili delle vecchie generazioni rispetto a questi temi, anche perché sono nati in un momento storico durante il quale di ambiente si cominciava a parlare come problema di rilevanza mondiale. E che il nostro sia giovane lo ripete in ogni suo intervento pubblico, quasi ostentando un titolo di merito, mentre è evidente che la gioventù è un fatto transitorio destinato a passare, come tutte le cose umane.
Dalla sua nomina ad oggi non ci risulta abbia preso una sola iniziativa a favore dell’ambiente: forse le altre deleghe lo hanno troppo assorbito? Sicuramente la delega alla cultura, con la preparazione dell’evento più importante dal dopoguerra ad oggi e cioè l’elezione di “Miss Muretto” avvenuta nella scorsa estate avrà costretto il nostro assessore a rispolverare i suoi studi filosofici concernenti l’Estetica, da Platone a Adorno, passando per Kant e Croce, tanto per citare alcuni dei numerosi autori che avrà sicuramente consultato per approfondire le sue conoscenze in questo campo.
Il problema resta e riguarda la delega all’ambiente:
- nessuna iniziativa è stata intrapresa circa il monitoraggio dell’aria nel Centro storico, né si è preso alcun provvedimento per la chiusura del centro stesso
- sul tema dei rifiuti, malgrado il programma elettorale dove era prevista una seria campagna di raccolta differenziata, tutto è rimasto come prima
- non abbiamo sentito levarsi la sua voce a proposito del Piano di Assetto del Parco Regionale dei Castelli Romani: il suo silenzio ha contribuito a far sentire più forte la voce di coloro che in modo sconsiderato e disonesto hanno svolto una vergognosa campagna contro l’Ente.
- Non ha intrapreso alcuna azione per il recupero del Rifugio della Forestale, anzi con la sua inattività è stato perso un importante contributo finanziario.
- non lo abbiamo sentito esprimere un giudizio circa il progetto di parcheggio multipiano che andrebbe a deturpare ancora di più il Centro Storico ed a aumentare il traffico veicolare.
- non abbiamo sentito alcun grido di dolore da parte sua quanto il tema dell’abusivismo a Velletri è stato portato alla luce in un programma televisivo di Rai Due, con la denuncia da parte di Roberto Ippolito, autore del libro “Evasori”, dell’esistenza di ben 4.000 edifici “inesistenti” per il Catasto, senza considerare la presenza di oltre 250 nuclei – non abitazioni ma gruppi di case -abusivi nel territorio veliterno.
- non abbiamo sentito una sola parola, da parte dell’Assessore né sull’inceneritore di Albano, né sulla Turbogas di Aprilia
- non abbiamo sentito il suo parere sulla bretella Cisterna Valmontone
- È stata notata la sua assenza alla presentazione dell’importante opera “La Carta Archeologica di Velletri” del Professor Lilli, lavoro che avrebbe dovuto riguardarlo sia come assessore all’Ambiente che per la delega alla cultura: dimenticavamo che nel mese di luglio era forse intento nella preparazione dell’evento culturale del secolo, e forse era intento a ripassare anche l’opera fondamentale di Alexander Gottlieb Baumgarten “Aesthetica”
Non abbiamo sentito la voce di un Assessore all’Ambiente in nessun momento, durante un anno e mezzo di amministrazione di Centro Sinistra.
Se fossimo a Scuola, si parlerebbe di ripetute assenze ingiustificate: in questi casi, spesso, si arriva alla bocciatura. Sarebbe auspicabile che anche in politica questa prassi fosse istituita per dare un senso e dei contenuti ad un assessorato così importante come quello all’Ambiente.

mercoledì 4 novembre 2009

La Spinosa a Scuola

Come ogni anno, anche per il 2010 si rinnova l’offerta di didattica ambientale per le scuole.
Quest’anno il nostro circolo propone “Conoscere il Monte Artemisio”. L’offerta degli incontri è rivolta al secondo ciclo delle classi elementari e si svilupperà con due incontri in classe ed una escursione. Il contributo chiesto è volontario. Ai dirigenti ed agli insegnati che fossero interessati al progetto possono richiedere informazioni tramite la nostra mail: laspinosa@gmail.com . Per argomenti diversi da quello proposto, sempre compatibilmente con le risorse a disposizione, La Spinosa sarà ben lieta di venire incontro alle richieste dei docenti.

martedì 3 novembre 2009

Elefanti e camaleonti


Come associazione ambientalista ci piace a volte giocare su paragoni che ci avvicinano al mondo animale, spesso più vero e coerente di quello degli uomini.
L’occasione è quella che ci viene dalle recenti dichiarazioni del Presidente della Confesercenti di Velletri, Mauro Leoni riguardo al parcheggio Multipiano di Piazza Donatori del Sangue.
Dobbiamo tornare indietro di alcuni anni, esattamene al 2005 quando si costituì il cosiddetto “Tavolo di concertazione” formato da diverse associazioni: Asscom, Confesercenti, Confimprese, Circolo Legambinte “La Spinosa”, Circolo Legambiente “Pepino Impastato”, Lega Arcobaleno, Sindacato Pensionati CGIL CISL UIL, SILT CGIL. Non dimentichiamo che all’epoca il sig. Mauro Leoni, come presidente dell’Associazione che rappresentava, era tutt’altro che favorevole ai parcheggi all’interno del centro storico della città. Men che meno alla creazione di centri commerciali di qualsiasi tipo e metratura. Il Tavolo di Cancertazione voleva essere un percorso condiviso per la valorizzazione del Centro Storico sotto ogni punto di vista.
All’epoca il Sindaco del Comune di Velletri era il Dott. Bruno Cesaroni.
Ora il Sig. Mauro Leoni con una dialettica contraddittoria degna di politici navigati, mischia Centro Commerciale Naturale, Bus Navetta, PIL e Parcheggi Multipiano. Un ragionamento che non è mediazione ma contraddizione. Non si può essere infatti a favore del Centro Commerciale Naturale ed al tempo stesso di un parcheggio che, nel cuore della città, conterrà circa 500 auto !

Allo stesso Mauro Leoni ricordiamo quanto segue:
- Le “esigenze del mondo ambientalista” sono le esigenze dei cittadini che si chiamano SALUTE E VIVIBILITA’ (monitoraggio dell’aria e dei rumori, pedonalizzazione del centro storico, fruibilità degli esercizi commerciali e delle aree verdi, ecc …) per chi abita, studia, lavora e frequenta il centro storico;
- I parcheggi nel centro storico non vogliono dire sviluppo, tutt’altro. Nessun potenziale cliente è attratto a fare spese in una nuvola di smog, mentre decine di auto ti costringono ad urlare per farti sentire da chi ti sta vicino;
- Chi prenderà i bus navetta se ci saranno migliaia di posti auto (ex Milleluci, ex Villa Nicoletti, Donatori del Sangue, ecc) al Centro ?

Auspichiamo inoltre che l’Associazione Veliterna Commercianti – Confcommercio, prenda finalmente una netta posizione di contrasto alla costruzione del Parcheggio Multipiano di Piazza Donatori del Sangue.
Nell’immediato si richiede il raddoppio dell’orario della Zona a Traffico Limitato (ZTL) e l’allargamento dell’area impegnata fino a comprendere almeno Via Menotti Garibaldi e Via Guido Nati.

Contro il Parcheggio Multipiano, anche questa volta, La Spinosa non è sola: come per l’ex Carcere si sta formando un coordinamento che comprende Associazioni, professionisti e singoli cittadini.

Al mimetismo del camaleonte che cambia colore in tempi rapidi, preferiamo di gran lunga la memoria dell’elefante … Ad ogni modo gli animali, tutti, non hanno secondi fini.

mercoledì 21 ottobre 2009

Cementificatori alla riscossa con ruggiti da Leoni


Sul parcheggio multipiano è arrivata puntuale la risposta dell’Assessore Roberto Leoni.In un’intervista sul settimanale “La Torre dei Castelli”, il direttore Daniel Lestini ha rivolto al geometra una serie di quesiti ai quali Leoni ha risposto lasciando tra i lettori non pochi dubbi. Innanzitutto ricordiamo al geometra che La Spinosa si è opposta non solo al Multipiano di Piazza Donatori del Sangue ma di tutto il Piano Urbano dei Parcheggi fin dal lontano 2003. Non dunque “quando siamo in soluzione d’arrivo” ma oltre sei anni fa. Una opposizione concretizzata poi attraverso una serie di Osservazioni presentate assieme alle altre associazioni ambientaliste contro quel PRG devastante che sta finendo di distruggere il territorio e che è stato avallato sia dal centro-destra che dal centro-sinistra.

Non si fa alcun cenno poi all’emergenza che riguarda la salute dei cittadini derivante proprio dall’altissimo numero delle autovetture che transitano nel Centro Storico. E’ da anni che manca il monitoraggio ambientale dell’aria e quello acustico nella nostra città e le amministrazioni che si sono succedute alla guida del Comune, non sembrano interessarsi a questo argomento. Su tale monitoraggio è bene sottolineare che non è MAI stata effettuata una analisi delle polveri sottili (PM10 ed inferiori).

E’ inoltre del tutto azzardata l’ipotesi di un rientro economico attraverso la vendita di posti auto. La “lepre” come si dice nel gergo dei cementificatori, non sono infatti i parcheggi il cui 60% è di utilizzo pubblico, bensì le aree riservate al commerciale e direzionale. E’ lì il profitto che, nell’eventualità della costruzione, garantirà un congruo ritorno all’investitore di una cifra (14 milioni di euro) del tutto ragguardevole.Per quanto riguarda i flussi del traffico credo che l’eventuale aggiudicatario del bando debba necessariamente mettere a disposizione di chi frequenta il Centro Storico un adeguato servizio di ELICOTTERI NAVETTA. Le strade adiacenti all’eventuale cantiere sono infatti strette ed a senso unico, per di più tutte molto trafficate. Ricordiamo ancora una volta la vicinanza dell’Ospedale e del Mercato, senza dimenticare le tre scuole presenti a non più di 50 metri. Lavori edili della durata di circa 2 anni non saranno sopportabile né per chi ci abita, né per chi ci studia o ci lavora.

Non possiamo che essere d’accordo al contrario su tutte quelle opere di parcheggi pubblici che saranno costruiti al di fuori del cuore della città e di quelle infrastrutture che faciliteranno il raggiungimento pedonale di Piazza Cairoli.

Ci permetta però il geometra di offrirgli una gita domenicale a Siena, Iesi o Perugia. Visto che indica come esempio i centri urbani dell’Umbria e della Toscana. Lo sfidiamo a trovare in queste città un parcheggio nel centro storico. Velletri al contrario ne ha già tre: ex bowling (quasi vuoto), ex Milleluci, ed ex Villa Nicoletti. Un centro dunque già più che adeguatamente provvisto di posti auto e che vanno completamente verso una opposta concezione a quella pedonalizzazione presente nel programma del centro sinistra.Ci chiediamo inoltre come tutto ciò si possa coniugare con il Centro Commerciale Naturale di prossima istituzione … Sul concetto di “Progresso” poi ci sembra doveroso fare alcune domande ed osservazioni. E’ stato forse il “progresso” a far abbattere il Palazzo Ginnetti distruggendo tra l’altro una delle più belle scalinate riportate in tutti i libri di testo di storia dell’arte ? E’ stato forse il “progresso” a far costruire migliaia di case abusive cancellando una delle più belle campagne del Lazio ? E’ stato forse il “progresso” ad abbattere Villa Murano a Piazza XX Settembre e la già citata Villa Nicoletti (unico esempio rimasto di architettura razionalista) ? E’ stato forse il “progresso” che ha cancellato decine di siti archeologici presenti su tutto il territorio ad iniziare dalla Villa degli Ottavi ?

Ed è lo stesso “progresso” che ci propone di realizzare le cosiddette “grandi opere” come il Ponte dello Stretto di Messina, la TAV, le Centrali Nucleari, gli Inceneritori, le Turbogas, la Caserma al Dal Molin, la Bretella Cisterna – Valmontone, ecc …!

Di questo tipo di … “progresso”, caro Assessore ne facciamo volentieri a meno !

martedì 20 ottobre 2009

Il Parco dei Castelli Romani scrive al Sindaco di Lariano

Lettera aperta al Sindaco di Lariano
Manifestazione di giovedì 8 ottobre 2009
Al Sindaco del Comune di Larianodott. Raffaele Montecuollo
Egregio Signor Sindaco, sconcerto e preoccupazione sono espressi dal Parco dei Castelli in seguito alle affermazioni fatte durante la manifestazione svolta a Lariano giovedì 8 ottobre. Gli oratori alternatisi sul palco di Piazza Sant'Eurosia hanno espresso una particolare opinione sul Parco, basata però su molti elementi infondati. Questi sono i punti che il Parco dei Castelli Romani vuole rimarcare con forza: 1. È falso che il Parco non conosca il territorio: a dimostrarlo le azioni concrete compiute e messe in opera particolarmente negli ultimi anni (gestione dei boschi, realizzazione di aree sosta, visite guidate, pubblicazioni). 2. È falso che il Parco non si occupi di boschi. Anzi ha chiesto da mesi al Comune, purtroppo inutilmente, di rimuovere delle tettoie abusive (in prossimità della Fonte Donzelletta). Ad opera del Parco sono state invece rimosse carcasse d'auto e bonificate microdiscariche. 3. È falso che il Parco vieti di tagliare la legna nei boschi, in particolare per alimentare i forni del pane. 4. È falso che il Parco vieti di raccogliere funghi. Anzi organizza corsi per il conseguimento del patentino senza il quale, Parco o non Parco, non si potrebbero comunque raccogliere. A questi corsi hanno partecipato anche molti larianesi. 5. È falso che il Parco abbia recentemente allargato i confini. L'attuale perimetrazione è in vigore da 11 anni. Egregio Signor Sindaco, Lei lo sa bene perché pochi mesi fa ha chiesto un parere in merito alla Regione, che ha confermato formalmente – per l'ennesima volta – l'attuale perimetro del Parco. 6. Le affermazioni di alcuni tecnici espresse durante la manifestazione, riportate tra virgolette su vari organi di stampa, e non smentite, contenenti l'incitazione a cacciare in una area protetta, a giudizio dell'Ente manifestano incultura giuridica, costituiscono un grave episodio di sobillazione sociale e configurano un'istigazione a delinquere. La legittimità degli attuali confini e delle conseguenti limitazioni è stata riaffermata più volte da sentenze della magistratura amministrativa regionale. 7. È vero invece che la caccia nell'area contigua è consentita e il Parco istituirà un corso per selecontrollori per l'abbattimento selettivo dei cinghiali, al quale potranno partecipare anche i larianesi. 8. È vero altresì che il Parco investe centinaia di migliaia di euro nel Comune di Lariano per dare uno spazio all'associazionismo e ai produttori locali. L'Ente esprime rammarico per il fatto che nessun accenno, Lei, Signor Sindaco, abbia fatto alla realizzazione del “Portale Meridionale di Lariano”, cioè uno spazio polifunzionale a disposizione delle associazioni e della cultura larianese, che sarà realizzato grazie a un finanziamento del Parco. 9. È vero inoltre che il Parco dei Castelli Romani, su esplicita richiesta dell'Amministrazione comunale, ha realizzato nel territorio di Lariano in località Donzelletta un'area di sosta attrezzata per i diversamente abili adottata dalle associazioni locali: una sperimentazione unica nel Lazio, all'avanguardia nella rete delle aree protette regionali. 10. È vero infine che nell'ambito del progetto di riattivazione delle antiche fonti del territorio sarà rifunzionalizzato e attrezzato il sistema dei sentieri delle fonti, tra cui la fonte Pescara di Lariano, con un cospicuo investimento del Parco. Egregio Signor Sindaco, ci permetta di esprimere il rammarico del Parco dei Castelli Romani, per quelle che appaiono improprie strumentalizzazioni di questioni ambientali; stranamente coincidenti con l'imminente consultazione elettorale regionale.
Il Consiglio Direttivo del Parco

domenica 18 ottobre 2009

La Francigena in cammino


INAUGURAZIONE della VIA FRANCIGENA del Sud: da Fossanova a Roma.
Dal 4 all'11 ottobre 2009.

Due inglesi, un norvegese, un peruviano, ed altri sette pellegrini di diverse parti d’Italia, hanno ricevuto domenica scorsa dal Cardinale Angelo Comaschi sul pronao della Basilica di S. Pietro a Roma il Testimonium.
Il Testimonium è una pergamena attestante il compimento del loro pellegrinaggio a piedi di 100 km che li ha portati a Roma. Tutto si è svolto secondo la prassi dei pellegrinaggi dei secoli passati, con l’organizzazione voluta dall’ assessore regionale Giulia Rodano.
I pellegrini appartengono all’associazione “Gruppo dei Dodici” che ha inaugurato, come voluto dalla Regione Lazio, il cammino dall’Abbazia di Fossanova, vicino Priverno, fino alla Tomba dell’Apostolo Pietro. A Fossanova l’Abate dall’Abbazia li ha ricevuti, benedicendo poi la loro partenza. Il cammino è proseguito, dove possibile su strade antiche e talvolta sentieri bellissimi, sull’argine di fiumi, su radure montane, attraverso boschi di querce, castagni e pini, lungo le sponde di ben 3 laghi, percorrendo poi parchi naturali come l’Oasi di Ninfa e regionali come quello dei Castelli Romani.
I pellegrini si sono fermati in eremi, monasteri attivi e qualcuno diruto, chiese e castelli o davanti a semplici cappelle di campagna dedicate al Santo del luogo. Gli studenti di ben 3 scuole hanno seguito la Via Francigena per alcuni tratti e frequenti, sono stati gli incontri con gli abitanti dei luoghi, inclusi contadini e pastori.
L’itinerario ha attraversato Priverno, Ceriara, Sezze, Bassiano, Sermoneta, Cori, Giulianello, Velletri, Nemi, Castegandolfo per arrivare alla gloriosa Via Appia Antica, Regina Viarum che li ha portati a Roma.
Ogni cittadina ha presentato il meglio di sé in termini culturali per l’accoglienza riservata alla Francigena: concerti a Sezze e Sermoneta, gli sbandieratori a Cori e l’esibizione di corali medievali e rinascimentali a Castel Gandolfo e Velletri. In quest’ultima città è stata perfino scoperta una targa commemorativa in Piazza Cesare Ottaviano Augusto, sede del Palazzo Comunale.
Tutto ha dimostrato che questo Cammino per Roma detto Via Francigena del Sud, è un percorso pieno di valori ambientali, spirituali, culturali, e sociali. Spetta alla popolazione locale ora coltivare questo patrimonio, che può ben diventare una delle principali vie di pellegrinaggio europee.

Francigena: la Via è la Meta


LA SPINOSA PER L’AMBIENTE INTERVISTA ALBERTO ALBERTI, COORDINATORE DEL “GRUPPO DEI DODICI”

La scorsa settimana Velletri è stata teatro del passaggio della Francigena.
E’ da quattro anni che le antiche Vie vengono ripercorse con una nuova e più ampia veste che abbraccia non solo i temi spirituali ma anche altre tematiche più vicine al moderno escursionista – turista.
La Spinosa per l’Ambiente vicina al progetto Francigena del Sud fin dall’inizio, vestendo i panni del cittadino comune, ha posto alcune domande al Coordinatore ed ideatore del Gruppo dei Dodici.

D: Molti cittadini di Velletri hanno sentito parlare di un gruppo di camminatori passati giorni fa da attraverso la loro città e si sono chiesti chi fossero e dove erano diretti.
R: Si dicevano “Pellegrini” e percorrevano quella che tutti chiamiamo Via Francigena e fra loro c’erano alcuni stranieri. Sono dell’associazione “Gruppo dei Dodici” che ha membri a Velletri ed in molte altre località nel Lazio del sud. Venivano tutti dall’Abbazia di Fossanova vicino Priverno, diretti a Roma.

D: Un’altra domanda che abbiamo spesso sentito riguarda lo scopo di tutto ciò.
R: E’ stata un’occasione speciale. Sotto gli auspici della Regione Lazio si “inaugurava” un itinerario che permetterà a chiunque di andare a piedi fino a Roma. Partiti da Fossanova con una solenne cerimonia di sapore medievale, a Roma sono stati attesi da un cardinale sul sagrato della Basilica di S. Pietro.

D: Ma cos’è questa Via Francigena ?
R: La Via Francigena è un itinerario che si sviluppa in gran parte su sentieri che hanno un grande valore ambientale, ma sono intrisi anche di cultura, di spiritualità oltre a valori sociali per le comunità ed associazioni locali che si incontrano. La si percorre per una grande varietà di motivazioni. In essa ognuno trova lo scopo che gli è confacente.

D: E’ una Via storica?
R: In parte si percorrono itinerari antichi, fra cui strade romane. Questo però non è sempre possibile. Si sono scelti in questi casi percorsi alternativi, che sono sempre suggestivi. Nel nostro territorio in particolare si cammina attorno a ben 3 bellissimi laghi, quelli di Giulianello, Nemi e Castelgandolfo ed in bellissimi boschi con tratti di strade romane. I luoghi sono famosi per attrazione in tutto il mondo, ad esempio Velletri con esempi d’architettura eccezionali romani, medievali e rinascimentali.

D: Cosa ci si aspetta nel futuro?
R: Il “Camino de Santiago de Compostela” in Spagna vede ogni anno più di 200.000 viandanti a piedi e più di 1.5 milioni di turisti convenzionali. Ha una storia antica, ma il nostro percorso ha caratteristiche più belle e di altrettanto, se non maggiore, contenuto storico. Pensiamo che se si sviluppano alcuni elementi necessari, come alloggi sufficienti e convenienti ed una maggiore conoscenza del fenomeno da parte della popolazione dei luoghi, avremo fra breve anche noi un rilevante numero di visitatori con un relativo grande ritorno economico. Ciò non vuol dire solo cultura ma anche una nuova fonte di sviluppo per la città. Parliamo di alberghi, pensioni, B & B, ostelli, ristoranti, trattorie, alimentari, produzioni agricole tipiche locali, ecc

D: Non possiamo non chiederti qualcosa che ci sta particolarmente a cuore e cioè il legame tra Francigena ed Ambiente.
R: Sono due elementi che fanno parte di un'unica visione delle cose, sono imprescindibili l’una all’altra ! La Francigena non esisterebbe in un ambiente degradato o non rispettato. E’ per questo motivo che il Gruppo dei Dodici si è avvalso della collaborazione sul territorio attraversato dall’antica Via, di persone legate ad associazioni che hanno a cuore la natura e l’ambiente e per i Castelli Romani dell’omonimo Parco. A nessuno piacerebbe camminare in una discarica, vicino ad un inceneritore o ad un’autostrada ! Spiritualità, solidarietà, ambiente, archeologia, ospitalità, bellezze architettoniche, cultura, tradizioni, agricoltura, produzioni locali, gastronomia … sono tutti valori ed elementi che messi insieme creano il senso della Via.

D: Quali i prossimi appuntamenti per la Francigena ?
R: L’associazione Gruppo dei Dodici è disponibile a contribuire con informazioni, lezioni nelle scuole, accompagnamento di gruppi, partecipazione ad incontri, ecc. Insomma quanto può fare un’associazione di volontari senza scopo di lucro …. proprio come La Spinosa.

domenica 11 ottobre 2009

Da Velletri a Nemi: in cammino con la Francigena


Non è bastato un poderoso diluvio a fermare i pellegrini della Francigena diretti a Roma.

Come da programma, sabato 10 ottobre ci si è incamminati sulla Via Appia Nuova e di lì in salita su Ponte Veloce. Proprio all'imbocco di quest'ultima è iniziato a piovere con vigore ed è stato necessario fermarsi alcuni minuti ospitati da gentilissimi veliterni che hanno offerto ai viandanti castagne e caffè caldo. Giunti sotto la Via dei Laghi si è proseguito verso Colle Noce e per una parallela sterrata si è arrivati fino alla Spina. Per guadagnare il tempo perso si è deciso di passare proprio sulla Via dei Laghi fino a raggiungere il Vivaro dove erano in attesa i Guardiaparco. Assieme a loro si è arrivati per una lunga discesa al Cimitero di Nemi ed alla Via Nemese. Nella deliziosa cittadina lacustre una rappresentanza dell'Amministrazione Comunale e dei Commercianti ha accolto i Francigeni in una sala del Palazzo Ruspoli.

Fin qui la cronaca di quattro ore di cammino. Altra cosa è poi spiegare il senso della Francigena, del pellegrinare e del condividere. Dei tanti valori che attraverso la percorrenza di un sentiero si vogliono esprimere e far propri anche grazie alle difficoltà che si incontrano.
Spiritulità, cultura, ambiente. Valori e patrimoni comuni che non solo vanno tutelati e conservati ma che possono rappresentare una occasione per rivitalizzare una realtà in crisi.
(Nella foto: ospitalità durante l'acquazzone - Su Immagini Spinose, le altre foto del passaggio della Francigena)

martedì 6 ottobre 2009

A Velletri una giornata Francigena



Il Gruppo dei Dodoci e la Spinosa per l'Ambiente organizzano per sabato 10 ottobre la tappa francigena Velletri - Nemi

Fonnava (Priverno, LT): Domenica 4 ottobre con l'inaugurazione pubblica della Via Francigena del Sud (tratto Fossanova Roma) viene ufficializzato un lavoro che parte da molto lontano con il Gruppo dei Dodici che ha saputo lavorare caparbiamente alla riscoperta di questa antica via. Attravereso il lavoro svolto si è riusciti a coinvolgere istituzioni locali e regionali che hanno portato la Regione Lazio ad investire notevoli risorse per la valorizzazione di questo antico percorso attraverso il quale per secoli sono circolate persone ed idee. Dopo la suggestiva cerimonia dell'accoglienza dei pellegrini il gruppo di pellegrini internazionali guidati da Alberto Alberti percorrerà i cento chilometri che li separano da Roma attraversando una terra unica per varietà di ambienti e di cultura incontrando le comunità locali: le scuole, le amministrazioni le persone per testimoniare come questo antico modo di spostarsi da un luogo all’altro sia allo stesso tempo un viaggio spirituale della propria anima (nella foto la funzione religiosa nell'Abbazia di Fossanova). - Dal sito: http://www.romaefrancigena.eu/ .
A Velletri l’arrivo in città è venerdì 9 ottobre intorno alle ore 16.30. Alle 18.30, ci sarà l’accoglienza dell'Amministrazione Comunale davanti al Municipio (Piazza Cesare Ottaviano Augusto). Allieterà la serata (ore 19.00) il concerto del complesso medievale velletrano "S.Michele Arcangelo" del maestro Vladimiro Galiano proprio nella stessa chiesa di S. Michele. Il gruppo ripartirà sabato 10 ottobre alle 8.00 da Piazza Garibaldi. Attraverso stradine e poi in un bosco si raggiungeranno i Pratoni del Vivaro. Da lì, accompagnati da due Guardiaparco del Parco dei Castelli Romani, si entrerà nel bosco di Nemi. Nella cittadina l'Amministrazione Comunale darà il benvenuto e nel rispetto delle consuetudini pellegrinesche verranno assaggiati di cibi locali, come formaggi, olive, pane, frutta, vino.

domenica 4 ottobre 2009

Messina, l'abusivsmo che uccide


A pochi giorni dall’aver ascoltato per l’ennesima volta, la difesa d’ufficio se non l’esaltazione dell’abusivismo edilizio da parte del geometra Francesco Nardini e del cacciatore Leonello Caponera, ecco purtroppo arrivare l’ennesimo disastro frutto dello scempio del territorio.
Due i discorsi da affrontare: l’estremizzazione degli eventi atmosferici (cambiamenti climatici) ed il dissesto idrogeologico causato da uno scellerato utilizzo del territorio.
Riguardo al primo argomento è superfluo ricordare l’ultimo appello del Presidente dell’ONU che richiedeva un rapido intervento alle più grandi nazioni industrializzate “prima che sia troppo tardi”. Il Protocollo di Kioto (riduzione emissioni CO2) è un accordo internazionale che ancora deve essere sottoscritto e di conseguenza applicato da tutti. In particolare India, Cina ed USA sono le nazioni che producono più anidride carbonica e solo ora accennano ad un timido avvicinamento alle politiche in favore dell’ambiente.
Buco dell’ozono, effetto serra, aumento della temperatura, diminuzione dei ghiacci ai poli e dei ghiacciai sulle catene montuose, intensificazione delle precipitazioni piovose in brevi periodi dell’anno, diffusione del clima tropicale, ecc … Questi i frutti di una nefasta semina che non rispetta la Terra.
Sul secondo argomento crediamo sia necessario sottolineare le parole della più alta carica della Repubblica Italiana. Nessuno potrà dimenticare ciò che ha detto il Presidente Napolitano che, commentando la prima relazione del responsabile nazionale della Protezione Civile sottolineava “ … Un diffuso dissesto idrogeologico in gran parte causato dall’abusivismo edilizio … ” ed ancora “ … piuttosto che in grandi opere faraoniche … si investa per garantire la sicurezza, oppure si potranno avere altre sciagure”. Trattandosi di Messina è ovvio pensare al famigerato Ponte sullo Stretto, senza tralasciare la TAV collegata all’alta velocità ed alle varie infrastrutture appunto faraoniche, che vengono sbandierate in questi ultimi anni dal governo centrale e da quelli regionali e comunali.
Non sono bastati disastri e stragi causati da simili eventi nel corso degli ultimi decenni. Ricordiamo il Piemonte, Firenze, Sarno, Stazzema, Soverato. Tutti eventi sicuramente di carattere straordinario ma strettamente collegati ad una criminale politica del territorio.
Ed è questa politica che ha regnato a Velletri per decenni. Sopportata, fiancheggiata, coperta, giustificata, tollerata è una pratica urbanistica diffusa sul nostro territorio che non tiene conto di nulla: ampiezza dello stesso, vicinanza dei fossi, assenza di canali di deflusso delle acque. Nulla ha fermato e ferma gli abusivi la cui “necessità” supera sempre di gran lunga i 200 mq con annesse piscine e campi da tennis !
Le connivenze, la mancanza di una politica del territorio e di veri e severi controlli, ha portato a tutto ciò.
Non è raro assistere a Velletri ad allagamenti di strade intere o vederne altre che si trasformano in torrenti.
E dunque cos’è più importante: la cosiddetta “necessità” o la sicurezza ?

mercoledì 30 settembre 2009

Centro storico, viabilità e parcheggi



Il Circolo La Spinosa per l’Ambiente contrario alla costruzione del parcheggio di Piazza Donatori del Sangue

Fin dalla nostra costituzione, il Circolo La Spinosa si è occupato del Centro Storico, della viabilità e dei parcheggi. E’ chiara e conosciuta la nostra posizione che mira alla tutela della salute dei cittadini ed alla vivibilità del cuore di Velletri. Numerose sono state le occasioni in questi anni in cui tutti abbiamo potuto constatare come sia bello e salubre fare acquisti, passeggiare, ascoltare musica o semplicemente incontrarsi in un’area pedonalizzata. Sono state la Festa delle Camelie, quella dell’Uva e del Vino ed altri eventi organizzati ad hoc dalle associazioni dei commercianti a farci apprezzare un altro modo di vivere il centro storico, più a misura d’uomo e soprattutto di bambino. Non possiamo non ricordare le numerose edizioni di “Cento strade per giocare” durante le quali La Spinosa ha fatto divertire migliaia di alunni in Piazza Cairoli con i vecchi e mai tramontati giochi di strada di cui è maestro l’ineguagliabile Roberto Zaccagnini.
Non ci stupiamo purtroppo di una incoerente politica dei parcheggi che da una parte con nostra grande soddisfazione, vede fare all’attuale amministrazione scelte mirate ed auspicate mentre, dall’altra, continua a proporre un modello di P.U.P. (Piano Urbano Parcheggi) vecchio di decenni. Ci riferiamo nel primo caso ai parcheggi che andranno a costruirsi al di fuori del centro (area ex Amore, Via Artemisia Mammucari, area ex Pennacchi e tombamento della ferrovia) ed ai collegamenti meccanizzati trasversali nel secondo caso a quelli già costruiti (Viale Regina Margherita e Via Antonio Gramsci) e quello che si vorrebbe costruire in Piazza Donatori del Sangue.
Per di più, i parcheggi già ci sono, sono esterni e, purtroppo, sottoutilizzati (Cimitero, Via Cantina Sperimentale, Via San Biagio, Palazzo di Giustizia, Banca Popolare del Lazio, ecc..) per la mancanza di un trasporto pubblico efficace, economico e coordinato. Le ottime iniziative dei bus navetta in occasione delle festività natalizie sono purtroppo vane se non accompagnate dalla totale chiusura del centro storico.
Crediamo e speriamo che, in una situazione di totale mancanza di disponibilità finanziarie, l’abilità dei nostri amministratori a reperire fondi da Enti pubblici quali Provincia e Regione, sia in grado di convogliare gli stessi proprio sui trasporti pubblici.
Una zonizzazione delle tariffe dei parcheggi è altrettanto necessaria per poter dissuadere i cittadini nel parcheggiare tutti in … piazza Cairoli !
Speriamo inoltre che l’infaticabile assessore all’Ambiente faccia effettuare dalla Centralina Mobile della Provincia di Roma, il monitoraggio dell’aria (comprensivo di PM10) e quello acustico, analisi che manca a Velletri da diversi anni.
Sarà nostra cura inviare al Sindaco Servadio lo “Studio sugli strumenti di gestione della mobilità presentati dal Comune di Velletri e presentazione delle controproposte”, curato dal Dott. Simone Franceschini nel lontano luglio del 2003 ma, sicuramente, molto più attuale dei progetti presentati.

(Nella foto il paesaggio che perderemo)

Con i Francigeni, sulla strada per Roma



In cammino dal 4 all'11 ottobre 2009, dall'Abbazia di Fossanova a Roma

Da Velletri a Castel Gandolfo La Spinosa con il Gruppo dei Dodici

Qui di seguito la strada da percorrere e le iniziative in programma al passaggio dei pellegrini in cammino verso S. Pietro.

Si partirà da Cori alle ore 8.00 del 9 ottobre dalla chiesetta del "Divini Amoris" sui margini della cittadina. Poi, per sentieri campestri ed un breve tratto su strada, si arriverà a Giulianello ad incontrare alcuni abitanti. Si proseguirà assieme attraverso bellissime campagne e lungo uliveti fino al lago di Giulianello. Sulle sue sponde ci sarà una festa campestre con canti di pellegrini. In particolare si esibiranno le "Donne di Giulianello": un gruppo famoso per i canti originali paesani. Si proseguirà per Velletri su strade appena tracciate. Nella Città intorno alle 18.30, ci sarà l’accoglienza dell'Amministrazione Comunale davanti al Municipio (Piazza Cesare Ottaviano Augusto). Allieterà la serata (ore 19.00) il concerto del complesso medievale velletrano "S.Michele Arcangelo" del maestro Vladimiro Galiano proprio nella stessa chiesa di S. Michele. Il gruppo ripartirà sabato 10 ottobre alle 8.00 da Piazza Garibaldi. Attraverso stradine e poi in un bosco si raggiungeranno i Pratoni del Vivaro. Da lì, accompagnati da due Guardiaparco del Parco dei Castelli Romani, si entrerà nel bosco di Nemi. Nella cittadina l'Amministrazione Comunale darà il benvenuto e nel rispetto delle consuetudini pellegrinesche verranno assaggiati di cibi locali, come formaggi, olive, pane, frutta, vino. Si prosegue in uno splendido bosco su un sentiero con nome "Via di Roma", e passando davanti alla Fonte Capitan Tempesta, si arriverà in vista del lago di Albano. Con una passeggiata che è una delle più belle d'Italia, si giungerà a Castel Gandolfo. Alle 19.00 si esibirà la Corale di Castel Gandolfo. Dopo un breve riposo notturno, i camminatori ripartiranno alla volta di Roma.Appuntamento alle 3.00 del mattino per percorrere a piedi la Via Appia Antica alla luce di lampade a petrolio.In piazza S.Pietro domenica 11 ottobre i pellegrini verranno accolti dal Santo Padre.

martedì 29 settembre 2009

A caccia di ... buffonate !


Si erano dati appuntamento per sabato 26 settembre alle falde del Monte Artemisio per una battuta di caccia: alcune associazioni venatorie avevano annunciato l’evento con tanto di comunicato stampa, pubblicato perfino su giornali nazionali. Avevano però sbagliato posto! Infatti i luoghi dell’appuntamento rientrano all’interno della perimetrazione del Parco Regionale dei Castelli Romani, dove come è noto, l’attività venatoria è proibita sulla base di una legge del 1991 relativa alle aree protette. Forse qualcuno li ha avvertiti che stavano per compiere un reato, del quale avrebbero dovuto rispondere in sede penale.
Si è trattato di ignoranza della legge ? Di protervia ? O è stato piuttosto un tentativo di provocazione? Forse tutti questi elementi messi insieme: sta di fatto che quella mattina sul Monte Artemisio gli animali sono stati lasciati in pace, così come gli uomini, le donne e i bambini che a centinaia sono andati a passeggiare, tranquilli, per i boschi.
Vorremmo dare un consiglio ai cacciatori veliterni: continuate a cacciare buffonate, in questo campo siete maestri insuperabili !

sabato 26 settembre 2009

Francigena: Festa Itinerante dei Cammini per Roma


Le Vie Francigene del Lazio "Festa Itinerante dei Cammini per Roma"
L'appuntamento con i Pellegrini a Velletri è per venerdì 9 ottobre. Nei prossimi giorni Il Gruppo dei Dodici e La Spinosa per l'Ambiente, informeranno su orari ed iniziative che si svolgeranno durante la serata. Segue comunicato de La Compagnia dei Lepini.

Al via la cerimonia ufficiale di inaugurazione della Via Francigena del Sud, l’antico percorso dei pellegrini che nel corso dei secoli raggiungevano a piedi Roma dal sud Italia. In realtà lo stesso tratto, da Roma verso Fossanova, veniva coperto dai pellegrini che, dopo aver visitato la capitale, si recavano a Brindisi ad imbarcarsi per Gerusalemme e la Terra Santa. La Via Francigena del Sud, che sarà appunto inaugurata il 4 ottobre nella suggestiva cornice del Borgo medievale di Fossanova, unisce l’Abbazia cistercense a Roma passando attraverso numerosi paesi della provincia di Latina, tra cui: Priverno, Sezze, Bassiano, Roccagorga, Maenza, Sermoneta, Norma, Cori, alcuni della provincia di Frosinone ed altri della provincia di Roma fino ad arrivare a Velletri e Castelgandolfo. L’inaugurazione della Via Francigena del Sud prevede una serie di manifestazioni che si svolgeranno a Fossanova per l’intera giornata del 4 ottobre, e la copertura a piedi dell’intero percorso dei pellegrini dal 4 all’11 ottobre, con il calendario delle tappe che verrà reso noto nei prossimi giorni. Al cammino da Fossanova a Roma parteciperanno centinaia di persone provenienti da tutta Italia e dal resto d’Europa.Il 4 ottobre il Borgo di Fossanova sarà anche l’epicentro per l’evento di presentazione delle “Vie Francigene nel Lazio”, il lavoro di recupero e valorizzazione dei percorsi religiosi nel Lazio per Roma.“Il nostro territorio si trova ad avere le condizioni ideali per raccogliere la sfida sul terreno dei cammini devozionali, poiché possiede un potenziale straordinario sotto il profilo storico, religioso e paesaggistico – afferma Fabrizio Di Sauro, direttore della Compagnia dei Lepini – Si tratta di un patrimonio su cui stiamo puntando molto ed è per questo che la Compagnia dei Lepini ha bruciato le tappe che portano alla inaugurazione del tratto sud della Via Francigena in netto anticipo rispetto agli altri cammini devozionali del Lazio per Roma. Si è giunti a questo risultato grazie alla capacità della Compagnia di lavorare in squadra e collaborazioni ai più alti livelli, quali: Parco dell’Appia Antica, Parco dei Castelli Romani, Associazioni Cori del Lazio, Touring Club Italia. Da rilevare che la Regione ha compiuto una scelta strategica importante, puntando sul turismo legato ai cosiddetti “cammini devozionali”, vale a dire le antiche e moderne vie dei pellegrini verso santuari e luoghi religiosi. L’iniziativa rientra in un più ampio progetto europeo che si concretizza in un piano strategico rurale: in tal modo l’economia delle zone rurali riesce ad acquisire forza grazie alla spinta propulsiva di un progetto turistico-culturale”.

giovedì 24 settembre 2009

La Regione Lazio ed il programma elettorale

Comitato NO Corridoio Roma-Latina
COMUNICATO STAMPA
Dichiarazioni di Gualtiero Alunni portavoce del Comitato NO Corridoio Roma-Latina.
In seguito alla nomina a Presidente del Consiglio Regionale, del cementificator Astorre, è stato nominato Assessore ai LL.PP, Vincenzo Maruccio dell´Italia dei Valori Immobiliari, al quale chiediamo di aprire con noi, diversamente dal suo predecessore, un dialogo costruttivo, al fine di riportare la questione nell´alveo naturale del programma elettorale della sua coalizione.
Difatti il programma di Marrazzo del 2005 - capitolo "trasporti e infrastrutture" pag.109 così recitava: "Occorre orientare al trasporto pubblico di livello regionale le tratte ferroviarie esistenti, da ammodernare e potenziare, riconvertire a questo scopo anche le linee che si liberano con l´attivazione della ferrovia ad Alta Velocità ed Alta Capacità tra Roma e Napoli". E ancora: "Questo quadro deve sostituire l´inutile e costoso, oltre che dannoso per l´ambiente e l´agricoltura, Corridoio Tirrenico Meridionale e anche quello Settentrionale che riguarda il collegamento con la Toscana. La rete ferroviaria, integrata con quella viaria, adeguatamente funzionalizzata e messa in sicurezza, deve costituire il supporto strategico ai nodi produttivi e alle grandi infrastrutture rappresentate dagli aeroporti, primo quello di Fiumicino, dai porti commerciali marittimi e dagli interporti".
Noi chiediamo prioritariamente di iniziare gli interventi dell´intermodalità, investendo sulla cura del ferro. Quindi migliorare e potenziare la linea ferroviaria Roma-Latina e Nettuno-Campoleone, costruire la metropolitana leggera Roma-Pomezia-Ardea, adeguare in sicurezza tutta la Pontina. Tutto ciò porterà ad una forte riduzione dei flussi dei mezzi privati su gomma facilitando l´accesso a Roma.
Cadrà l´inutile esborso di due miliardi e duecento milioni di euro per una mostruosa opera autostradale. Si determinerà un efficace rapporto costi/benefici, senza ricorrere all´abbattimento di edifici di abitazione, commerciali e industriali, alla chiusura e all´inquinamento di decine di attività produttive agricole, alla devastazione del Parco di Decima-Malafede.
Considerato altresì, che nella seduta del 22 settembre 2009 il CIPE non ha preso decisioni in merito, una disponibilità da parte della Regione di ascoltare le comunità locali e non i costruttori, fornirebbe un servizio positivo ai cittadini, ai pendolari, agli agricoltori e all´ambiente.

FIRMA on line: http://www.PetitionOnline.com/ppnoc1/
Il nostro blog: http://quartiereroma12.blogspot.com
E.mail: nocorridoio@tiscali.it - cell. 3332152909

Ricordiamo che la Roma - Latina e la Bretella Cisterna - Valmontone fanno parte di un unico progetto.

Acqua Pubblica a Velletri

GRAZIE AL COMITATO ACQUA PUBBLICA IL CASO VELLETRI SARA' AFFRONTATO NELLA PROSSIMA CONFERENZA DEI SINDACI DELL'ATO 2
Una prima vittoria del comitato acqua pubblica è arrivata in questi giorni. La Segreteria Tecnica Operativa dell'Ato 2 - dopo aver ricevuto più di 260 reclami da parte di cittadini di Velletri - ha riconosciuto che la tariffa dell'acqua nella nostra città non è a norma. Di conseguenza la prossima assemblea dei sindaci - che si terrà presso la Provincia di Roma il prossimo 7 ottobre - avrà all'ordine del giorno una proposta di delibera per applicare a Velletri la tariffazione in vigore nella città di Roma, come chiede da più di un anno il comitato acqua pubblica. E' bene sottolineare che questa decisione è un atto dovuto che arriva con due anni di ritardo. I cittadini di Velletri hanno infatti chiesto che la tariffa corretta sia applicata anche per il 2008 e il 2009, come era chiaramente previsto dal verbale di consegna del sistema idrico integrato firmato nel 2006. Non ci accontentiamo, quindi, di questa proposta e proseguiremo in ogni caso la nostra battaglia per difendere il diritto a un'acqua con prezzo giusto e una qualità a norma di legge. La proposta della Segreteria tecnica operativa (che è l'organo costituito presso la provincia per sovra intendere la gestione dell'acqua) riconosce in ogni caso la correttezza formale e sostanziale della rivendicazione del comitato acqua pubblica.Chiediamo però che Acea e il Comune di Velletri rispondano quanto prima alle 260 contestazioni formali fino ad oggi presentate. Il termine previsto di 30 giorni lavorativi per la risposta è ampiamente scaduto per gran parte dei reclami. Chiediamo poi che il Comune di Velletri proponga nell'assemblea dei Sindaci che l'applicazione della tariffa di Roma decorra già a partire dal 2008, come richiesto dai cittadini della città. Vogliamo infine ricordare al Sindaco di Velletri che sono molte le vertenze aperte sulla questione acqua:- qualità scadente, con alto tasso di metalli- nessuna informazione sullo stato di avanzamento dei lavori per la potabilizzazione - nessuna informazione sulla qualità dell'acqua, prevista dalla legge e dalla carta dei servizi- mancata applicazione della tariffa sociale- continua emergenza idrica e mancanza dell'acqua fino a 20 ore al giorno nel centro storico e in molte contrade- metà del territorio della città non coperto da depurazione- nessun potere reale di controllo per il consiglio comunale- mancati investimenti per il rifacimento della rete idrica cittadinaCi auguriamo che il Comune di Velletri porti questi punti in Conferenza dei sindaci, rifiutando nel contempo ogni ulteriore richiesta di aumento delle tariffe, già preannunciato dal presidente di Acea Cremonesi, che ha chiesto un incremento del 10% delle bollette dell'acqua.Noi seguiremo i lavori della Conferenza dei sindaci minuto per minuto.-- Comitato Acqua Pubblica Velletriacquapubblicavelletri@gmail.com comitatoacquavelletri.blogspot.com-- Comitato Acqua Pubblica Velletri

ACQUA: IL GRANDE RIFIUTO di padre Alex ZANOTELLI

ACQUA: IL GRANDE RIFIUTO di padre Alex ZANOTELLI - Repubblica 14 settembre

Non avrei mai immaginato che il paese di Francesco d’ Assisi (Patrono d’Italia) che ha cantato nelle sue Laudi la bellezza di “sorella acqua” diventasse la prima nazione in Europa a privatizzare l’acqua! Giorni fa abbiamo avuto l’ultimo tassello che porterà necessariamente alla privatizzazione dell’acqua. Il Consiglio dei Ministri , infatti, ha approvato il 9/09/2009 delle “Modifiche” all’articolo 23 bis della Legge 133/2008. Queste "Modifiche" sono inserite come articolo 15 in un Decreto legge per l’adempimento degli obblighi comunitari. Una prima parte di queste
Modifiche riguardano gli affidamenti dei servizi pubblici locali, come gas, trasporti pubblici e rifiuti. Le vie ordinarie -così afferma il Decreto- di gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica è l’affidamento degli stessi, attraverso gara, a società miste, il cui socio privato deve essere scelto attraverso gara, deve possedere non meno del 40% ed essere socio "industriale”. In poche parole questo vuol dire la fine delle gestioni attraverso SPA in house e della partecipazione maggioritaria degli enti locali nelle SPA quotate in borsa.
Questo decreto è frutto dell’accordo tra il Ministro degli Affari Regionali, Fitto e il Ministro Calderoli. E questo grazie anche alla pressione di Confindustria per la quale in tempo di crisi, i servizi pubblici locali devono diventare fonte di guadagno.
E’ la vittoria del mercato, della merce, del profitto. Cosa resta ormai di comune nei nostri Comuni? E’ la vittoria della politica delle privatizzazioni, oggi, portata avanti brillantemente dalla destra. A farne le spese è sorella acqua. Oggi l’acqua è il bene supremo che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici, sia per l’incremento demografico. Quella della privatizzazione dell’acqua è una scelta politica gravissima che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese, ma soprattutto dagli impoveriti del mondo (in milioni di morti per sete!)
Ancora più incredibile per me è che la gestione dell’acqua sia messa sullo stesso piano della gestione dei rifiuti! Questa è la mercificazione della politica! Siamo anni luce lontani dalla dichiarazione del Papa Benedetto XVI nella sua recente enciclica Caritas in veritate dove si afferma che l’”accesso all’acqua” è "diritto universale di tutti gli esseri umani senza distinzioni e discriminazioni”. Tutto questo è legato al “diritto primario della vita”. La gestione dell’acqua per il nostro Governo è assimilabile a quella dei rifiuti! Che vergogna! Non avrei mai pensato che la politica potesse diventare a tal punto il paladino dei potentati economico-finanziari. E’ la morte della politica!

Per cui chiedo a tutti di:

-protestare contro questa decisione del governo tramite interlocuzioni con i parlamentari, invio di e.mail ai vari ministeri…
-chiedere ai parlamentari che venga discussa in Parlamento la Legge di iniziativa popolare per una gestione pubblica e partecipata dell’acqua, che ha avuto oltre 400mila firme e ora ‘dorme’ nella Commissione Ambiente della Camera;
-chiedere con insistenza alle forze politiche di opposizione che dicano la loro posizione sulla gestione dell’acqua e su queste Modifiche alla 23 bis;
-premere a livello locale perché si convochino consigli comunali monotematici per dichiarare l’acqua bene comune e il servizio idrico “privo di rilevanza economica”;
-ed infine premere sui propri consigli comunali perché facciano la scelta dell’Azienda Pubblica Speciale a totale capitale pubblico: è l’unica strada che ci rimane per salvare l’acqua.
Sarà solo partendo dal basso che salveremo l’acqua come bene comune, come diritto fondamentale umano e salveremo così anche la nostra democrazia.

E’ in ballo la Vita perché l’Acqua è Vita!

giovedì 17 settembre 2009

Intervista con il Direttore del Parco dei Castelli Romani

Da http://www.castellinews.it - Intervista di Jacopo Paoletti

Incontro con il Direttore dell'Ente

Parco: Sinibaldi, «con il Piano di Assetto siamo in dirittura d'arrivo»

Entro la fine del mese verranno inviati alla Regione Lazio tutti i documenti
«Stiamo concludendo la fase istruttoria del procedimento amministrativo, dando le risposte motivate a coloro che hanno mosso delle osservazioni»

(Castelli Romani - Attualità) - Nel maggio scorso il Consiglio direttivo del Parco ha approvato il famoso Piano di Assetto, il documento che delinea definitivamente i confini territoriali dell'area naturale e permette una maggiore tutela e gestione da parte dell'Ente. I mesi successivi hanno visto protrarsi la fase istruttoria del procedimento dove le Amministrazioni comunali e semplici cittadini, facenti parte dell'area del Parco, hanno potuto muovere le loro osservazioni e suggerimenti. Proprio in questi giorni l'Ente direttivo sta concludendo la fase istruttoria delle risposte obbligatorie con tanto di motivazione.Occasione migliore dell'Ecofest di Frascati non poteva esserci per incontrare Roberto Sinibaldi, Direttore del Parco dei Castelli Romani «Stiamo concludendo la fase istruttoria del procedimento amministrativo – ha esordito il Direttore – dando le risposte motivate a coloro che hanno mosso delle osservazioni. Ormai è questione di pochi giorni, per fine mese tutti i documenti verranno inviati alla Regione». Evidente la soddisfazione sul volto di Sinibaldi. «Questa non può definirsi una vittoria, abbiamo solo svolto quello che sarebbe stato necessario fare almeno qualche decina di anni, direi obbligatorio – ha aggiunto – visto cosa prevede la legge in termini di tempi». La legge prevede un termine di nove mesi dall'istituzione dell'area protetta fino alla redazione di un Piano di Sssetto, una tempistica molto ristretta «Evidentemente il legislatore all'epoca è stato molto ottimista, perché i problemi da affrontare sono tanti, soprattutto per un'area protetta come la nostra, dove non ci sono solo laghi, boschi e fauna, ma ci sono circa trecento mila persone che abitano in questo territorio, quindi ci sono problemi di servizi e di infrastrutture che sono innegabili, ma devono essere complementari con le esigenze di tutela del Parco dei Castelli Romani in cui vivono».Gli ostacoli maggiori da superare sono stati rappresentati dalle Amministrazioni comunali. «Ci sono state resistenze relative alla visione del territorio, qualche volta basata più sullo sviluppo edilizio piuttosto che sulla salvaguardia dello stesso – ha affermato Sinibaldi – noi non siamo per la conservazione estrema, perché questo significherebbe mantenere immutato per secoli il territorio, è ovvio che non siamo nemmeno per questo tipo di sviluppo edilizio, che trasformerebbe in maniera definitiva e immodificabile l'ambiente naturale». Il Direttore ci tiene a spiegare la visione dell'Ente direttivo del Parco. «Siamo per la fruizione dell'area protetta, anche individuale, dove lo stesso abitante del Parco può fruire del paesaggio, trasformato quanto basta per le necessità di coloro che vi abitano, senza oltrepassare tali limiti. In alcuni piani regolatori è previsto un incremento abitativo superiore all'incremento demografico atteso, credo che questo sviluppo non sia vincente e sia soprattutto una trasformazione inutile dell'area protetta. Sarebbe più opportuno – ha concluso Sinibaldi – investire nelle risorse naturali che abbiamo a disposizione, per esempio con un turismo di qualità e non trasformando i Castelli Romani in un luogo dove abbondano le seconde e terze case che porterebbe ad una depauperazione delle ricchezze ambientali». Per concludere il Direttore ci tiene a sottolineare che «la nostra è una visione a lungo termine almeno da qui a venti anni, spesso le Amministrazioni comunali non condividono il nostro pensiero ma su questo siamo sempre pronti a confrontarci».

martedì 15 settembre 2009

Anche un ritrovamento archeologico durante l'escursione sull'Artemisio de La Spinosa


Nella stupenda cornice dei boschi del Monte Artemisio, si è svolta l’ultima visita guidata effettuata nell’ambito del monitoraggio antincendio promosso dal Parco dei Castelli Romani. L’iniziativa attuata dall’Associazione 202020 e da La Spinosa per l’Ambiente, è stata dedicata domenica 13 settembre, ai siti archeologici presenti sulla dorsale sud dell’antica caldera del vulcano laziale.

Dopo una introduzione inerente la situazione sugli incendi e sulle problematiche inerenti Perimetrazione e Piano d’Assetto, si è iniziato a camminare in direzione del Rifugio Forestale dell’Artemisio. Anche qui una breve pausa che ha dato modo ai rappresentanti de La Spinosa di spiegare la situazione inerente il fabbricato di proprietà comunale che purtroppo da oltre 3 anni è inutilizzato. Ci si augura che, quanto prima, possa concretizzarsi l’accordo con l’ente Parco e finalmente il Rifugio torni ad essere fruibile e sia in particolar modo utilizzato per la didattica ambientale come più volte richiesto dall’associazione ambientalista.

L’escursione è continuata con le avvincenti spiegazioni di Giorgio Manganello del Centro Studi Storico Archeologici Oreste Nardini, sui tesori che ha preservato per secoli l’Artemisio. Il primo sito visitato è stato quello di Colle del Vescovo dove sono presenti resti di un edificio probabilmente riconducibili all’antico castello. Una sorta di avamposto difensivo sorto su precedenti insediamenti. Avvicinandoci infatti all’imbocco del sentiero per il Maschio d’Ariano, proprio nei pressi del Colle, Giorgio Manganello ha ritrovato ai bordi del sentiero parte di un orlo di Pithos (grande recipiente in ceramica per contenere vino o derrate alimentari). Da una prima analisi dell’oggetto, esso risulta risalire al periodo Arcaico (VII – VI sec. a.C.) orientalizzante. Il reperto verrà consegnato al Museo Civico di Velletri.Dopo questo interessante ritrovamento, la passeggiata è continuata verso la cima del Maschio d’Ariano tra i resti dell’antico maniero. Numerose sono state le soste e le spiegazioni fornite ai molti partecipanti.L’escursione è terminata intorno alle ore 13, accompagnati alle auto da un forte acquazzone. Un temporale estivo che allontana il pericolo degli incendi che purtroppo, anche quest’anno, hanno pesantemente colpito il Monte Artemisio.

(nella foto Giorgio Manganello con il reperto ritrovato durante l'escursione)