martedì 20 ottobre 2009

Il Parco dei Castelli Romani scrive al Sindaco di Lariano

Lettera aperta al Sindaco di Lariano
Manifestazione di giovedì 8 ottobre 2009
Al Sindaco del Comune di Larianodott. Raffaele Montecuollo
Egregio Signor Sindaco, sconcerto e preoccupazione sono espressi dal Parco dei Castelli in seguito alle affermazioni fatte durante la manifestazione svolta a Lariano giovedì 8 ottobre. Gli oratori alternatisi sul palco di Piazza Sant'Eurosia hanno espresso una particolare opinione sul Parco, basata però su molti elementi infondati. Questi sono i punti che il Parco dei Castelli Romani vuole rimarcare con forza: 1. È falso che il Parco non conosca il territorio: a dimostrarlo le azioni concrete compiute e messe in opera particolarmente negli ultimi anni (gestione dei boschi, realizzazione di aree sosta, visite guidate, pubblicazioni). 2. È falso che il Parco non si occupi di boschi. Anzi ha chiesto da mesi al Comune, purtroppo inutilmente, di rimuovere delle tettoie abusive (in prossimità della Fonte Donzelletta). Ad opera del Parco sono state invece rimosse carcasse d'auto e bonificate microdiscariche. 3. È falso che il Parco vieti di tagliare la legna nei boschi, in particolare per alimentare i forni del pane. 4. È falso che il Parco vieti di raccogliere funghi. Anzi organizza corsi per il conseguimento del patentino senza il quale, Parco o non Parco, non si potrebbero comunque raccogliere. A questi corsi hanno partecipato anche molti larianesi. 5. È falso che il Parco abbia recentemente allargato i confini. L'attuale perimetrazione è in vigore da 11 anni. Egregio Signor Sindaco, Lei lo sa bene perché pochi mesi fa ha chiesto un parere in merito alla Regione, che ha confermato formalmente – per l'ennesima volta – l'attuale perimetro del Parco. 6. Le affermazioni di alcuni tecnici espresse durante la manifestazione, riportate tra virgolette su vari organi di stampa, e non smentite, contenenti l'incitazione a cacciare in una area protetta, a giudizio dell'Ente manifestano incultura giuridica, costituiscono un grave episodio di sobillazione sociale e configurano un'istigazione a delinquere. La legittimità degli attuali confini e delle conseguenti limitazioni è stata riaffermata più volte da sentenze della magistratura amministrativa regionale. 7. È vero invece che la caccia nell'area contigua è consentita e il Parco istituirà un corso per selecontrollori per l'abbattimento selettivo dei cinghiali, al quale potranno partecipare anche i larianesi. 8. È vero altresì che il Parco investe centinaia di migliaia di euro nel Comune di Lariano per dare uno spazio all'associazionismo e ai produttori locali. L'Ente esprime rammarico per il fatto che nessun accenno, Lei, Signor Sindaco, abbia fatto alla realizzazione del “Portale Meridionale di Lariano”, cioè uno spazio polifunzionale a disposizione delle associazioni e della cultura larianese, che sarà realizzato grazie a un finanziamento del Parco. 9. È vero inoltre che il Parco dei Castelli Romani, su esplicita richiesta dell'Amministrazione comunale, ha realizzato nel territorio di Lariano in località Donzelletta un'area di sosta attrezzata per i diversamente abili adottata dalle associazioni locali: una sperimentazione unica nel Lazio, all'avanguardia nella rete delle aree protette regionali. 10. È vero infine che nell'ambito del progetto di riattivazione delle antiche fonti del territorio sarà rifunzionalizzato e attrezzato il sistema dei sentieri delle fonti, tra cui la fonte Pescara di Lariano, con un cospicuo investimento del Parco. Egregio Signor Sindaco, ci permetta di esprimere il rammarico del Parco dei Castelli Romani, per quelle che appaiono improprie strumentalizzazioni di questioni ambientali; stranamente coincidenti con l'imminente consultazione elettorale regionale.
Il Consiglio Direttivo del Parco

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