venerdì 20 gennaio 2023

CAMBIARE LE REGOLE


Nonostante la denuncia penale ed il processo in corso (la presunzione di innocenza nonostante il rito abbreviato è sempre valida), si continua il taglio del bosco ceduo sul Monte Artemisio. E’ evidente che alla base di queste difformità, ci sono delle regole sbagliate. Innanzitutto il numero delle matricine che per un discorso unicamente paesaggistico (art. 9 della Costituzione della Repubblica Italiana), dovrebbero essere raddoppiate. Discorso simile vale per i mezzi meccanici che vengono utilizzati, camion a tre assi, “ragni” e cingolati (questi ultimi dovrebbero essere vietati) che di certo non badano ai molteplici reperti archeologici presenti sulla montagna per non parlare del sottobosco che viene totalmente distrutto. A tutto ciò aggiungiamo che le aree che subiscono il taglio sono all’interno di un Parco Regionale ove sono presenti numerosi sentieri che grazie al Parco stesso ed a numerose associazioni (in primis il C.A.I. Sezione di Frascati e S/Sezione di Genzano e Velletri), sono segnati con tabelle e segnaletica bianco/rossa con vernice.

Ancora una volta chiediamo che tale zone sentieristiche, fonti e fontanili, Casa del Parco “Rifugio Forestale dell’Artemisio” e Zone Archeologiche (vedi Carta Archeologica di Velletri di Manlio Lilli), vengano fatte salve dal taglio del bosco ceduo per una distanza dalle stesse di circa 10 metri lineari ed al contempo tale spazio venga utilizzato per la riforestazione .

Proponiamo altresì che l’area attualmente soggetta a taglio ceduo (soprastante la Casa del Parco “Rifugio Forestale dell’Artemisio”), vista la pericolosità dell’area e la conseguente chiusura per rischio frana, venga esclusa dai prossimi tagli e contemporaneamente in accordo con Comune di Velletri e Parco dei Castelli Romani, recintata e dedita alla riforestazione con essenze autoctone come da progetto presentato dal Coordinamento Natura e Territorio dei Castelli Romani.

Tali proposte verranno formalizzate quanto prima alle autorità competenti.

 La Spinosa per l’Ambiente

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martedì 10 gennaio 2023

LA SPINOSA PER L'AMBIENTE CON ULTIMA GENERAZIONE

 

Solidarietà incondizionata agli attivisti dell’associazione ambientalista in lotta per i cambiamenti climatici


E’ di questi ultimi giorni l’azione non violenta contro il Senato della Repubblica del movimento ambientalista che ha per scopo quello di bloccare il cambiamento climatico. Leggiamo dal loro sito: “Siamo l’Ultima Generazione che può fare qualcosa per determinare il futuro dell’umanità. Possiamo determinarlo in meglio, facendo azioni di disobbedienza civile nonviolenta, oppure danneggiarlo irreparabilmente, non agendo e collaborando con chi (come il nostro governo), investendo in combustibili fossili, sta condannando a morte centinaia di migliaia di persone. Ultima Generazione è una campagna italiana di disobbedienza civile nonviolenta che dal 2021 unisce semplici cittadine e cittadini, proprio come te, preoccupati per il proprio futuro e per quello di chi verrà dopo di noi. Abbiamo richieste semplici, concrete e facilmente attuabili.“

Di ciò che sta avvenendo a livello globale pensiamo che ormai ce ne siamo accorti tutti. Negli anni precedenti i cambiamenti climatici hanno colpito le aree del pianeta più fragili ed a noi molto lontane, ora sono qui: siccità prolungata, caldo mai registrato, piogge improvvise e violente, ecc … sono solo alcuni esempi di ciò che sta accadendo. Ma quello che più preoccupa la nostra associazione è la reazione di quegli schieramenti che dovrebbero essere più sensibili e che invece fanno dei distinguo. Dichiarazioni machiavelliche che non fanno certo onore alla storia del fronte ambientalista. Fortunatamente da altre parti si solidarizza con tale iniziativa: "Lo starnazzare di sepolcri imbiancati che invocano pene tremende per chi ha semplicemente passato un po’ di vernice IDROSOLUBILE sulle pareti e le porte di Palazzo Madama, rende manifesto solamente non solo quanto questi ragazzi abbiano ragione, ma soprattutto quanto alcune persone siano assolutamente terrorizzate anche solo dall’ipotesi di cambiare il paradigma di vita che la lotta ai cambiamenti climatici impone, all’Occidente in primis. Perché solo la paura (mixata spesso all’ipocrisia) può giustificare alcune reazioni isteriche specialmente da parte di alcuni personaggi politici che, quando si parla di ambiente, dovrebbero, semplicemente e dignitosamente, eclissarsi." (Da #magnotranquillo, rubrica di Facebook). Sono stati criticati per i blocchi stradali e per le azioni compiute verso famose opere d’arte, tutte NON VIOLENTE che non hanno MAI provocato danni irreparabili. Gli è stato detto “non rompete le ….. a noi che andiamo a lavorare, andate ai palazzi del potere”, così è stato fatto, è stato “attaccato” il Senato della Repubblica con VERNICE LAVABILE, già ripulito e sistemato. Tre arresti e cinque denunce. Per uno degli attivisti sarà forse disposta la “sorveglianza speciale”, dedicata solitamente ai pregiudicati accusati di reati di criminalità organizzata.

Ripetiamo e sottolineiamo: azione non volente volte all’evidenziare il problema dei cambiamenti climatici ed a richiedere semplici e necessarie soluzioni. Cosa chiedono:

“1) interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e di cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale; 2) procedere immediatamente a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW e creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile, aiutando gli operai dell’industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili.”

Le azioni messe in atto sono commisurate alla gravità del problema.

Se il problema non si percepisce o si è in mala fede e non si pensa che al proprio interesse personale.

Per quanto nelle nostre possibilità sosterremo la lotta di Ultima Generazione.


La Spinosa per l’Ambiente