mercoledì 15 dicembre 2010

Ricostituito il Comitato per il Parco dei Castelli Romani

Il comitato per il Parco dei Castelli Romani si è ricostituito dopo che il Parco Regionale dei Castelli Romani è stato commissariato, il Direttore cambiato e le sue attività ridotte. Al comitato aderiscono le associazioni culturali, i movimenti ecologisti, i gruppi di difesa del territorio e i singoli cittadini.

Il comitato vuole comunicare il proprio timore per quello che può essere un’avvisaglia di un nuovo degrado del territorio, di nuovo cemento e asfalto in un Parco che rischia la catastrofe ecologica (vedere per esempio lo stato delle falde idriche, l’allarme arsenico, il dissesto idrogeologico, l’abbassamento del livello dei laghi, il problema rifiuti).

Ricordiamo che il commissariamento del parco costa alla collettività 80.000 euro mentre il contributo annuale del parco è stato dimezzato dalla Regione a poco meno di 200.000 euro. Ci sembra assurdo frenare un ente pubblico che, dopo una passività durata anni ha iniziato un percorso di sviluppo sostenibile del territorio e di salvaguardia dell'ambiente. Salvaguardia dell'ambiente che si è concretizzata con l'adozione della perimetrazione definitiva del Parco, la protezione della fauna e degli habitat, lo sviluppo di un ecoturismo che ha coinvolto associazioni e cooperative locali e portato finanziamenti esterni sul nostro territorio.

Il comitato è preoccupato perché questo stop di una corretta e trasparente gestione del parco riporta indietro di dieci anni i progressi fatti in questi ultimi tre. Anche la non riconferma del direttore e l'approvazione di un bilancio in modo non usuale sono gravi sintomi di mancanza di trasparenza e corretta amministrazione pubblica.

Ricordiamo che il parco è stato istituito perché voluto dalla popolazione dei Castelli romani che lo ha proposto alla Regione Lazio agli inizi degli anni '80. Il comitato fa notare che questa situazione crea un forte ritardo verso la corretta ed ecologica gestione del territorio. Soprattutto ritarda l'attuazione di azioni per risolvere il problema del grave stato dei laghi e delle risorse idriche, del dissesto del territorio e certamente non aiuta a risolvere le gravi vertenze ambientali come l'inceneritore di Albano.

Obiettivi del Comitato
L’azione del comitato è volta a difendere e migliorare il territorio, la sua capacità ecologica, la qualità della vita. In questa azione il Parco Regionale dei Castelli Romani è visto ed interpretato come uno strumento di conservazione della natura e del territorio, delle sue foreste e dei suoi laghi e ogni habitat compreso nel suo perimetro, della sua storia, dei centri storici e del patrimonio archeologico e culturale.

In queste azioni, che si rifanno anche al comitato popolare che ha permesso l’istituzione del parco stesso, intende promuovere non solo la conservazione della natura ma anche un processo di evoluzione culturale, economica e territoriale verso una gestione sostenibile del territorio all’interno del perimetro del parco e del suo areale periferico anche oltre la zona di salvaguardia.

Per raggiungere questo obiettivo il comitato promuove e sostiene i seguenti obiettivi specifici.

Perimetrazione: rimanga la perimetrazione attuale, è possibile ipotizzare solo un eventuale allargamento. In un Parco devono essere necessariamente incluse tutte le aree naturali, le aree incluse, i corridoi ecologici.
Piano del Parco: che il Piano del Parco sia adottato in via definitiva, realizzato secondo le vere esigenze di conservazione della natura, del patrimonio archeologico e culturale e del miglioramento della capacità ecologica del territorio e per la conservazione e la difesa dei centri storici.
Opzione zero: nessun consumo ulteriore di territorio per nuove urbanizzazioni o costruzioni singole, opere di viabilità o altro che dovesse coprire il suolo.
Chiusura del ciclo delle risorse: utilizzo della raccolta differenziata e avvio dei rifiuti ai sistemi di riciclaggio, promozione dell’utilizzo dei materiali riciclati.
Difesa e ripristino della rete idrica naturale: difesa della rete dei fossi e dei laghi, delle falde idriche, riduzione dell’inquinamento, gestione ecologica delle acque.
Difesa della biovarietà e degli habitat: della flora e della fauna presente, degli ecosistemi, della gestione sostenibile delle foreste e dei pascoli, delle aree agricole e dei corridoi ecologici.

Per contatti e adesioni: comitatocastelliromani@gmail.com

Per ora hanno aderito al comitato: Archeoclub d’Italia “Aricino Nemorense” – Italia Nostra – Alternativ@mente – Centro Studi Storico Archeologici “Oreste Nardini” – Ass. Cult. Lanuvio “Pane e le Rose” – La Spinosa Velletri – Velletri a 5 Stelle – Ass. cult. Albano “Luigi Sabatini” – EcoIstituto dei Castelli Romani – Greeneconomy Castelli Romani – EcoCooperative – EcoCastelli.it – Gruppo 5 terre – Fiori Gialli – EcoHub Castelli Romani – Movimento Pichiorosso – Blog Picchio Verde Viridis – Legambiente Appia sud “il Riccio” onlus – Mir Castelli Romani - Ass. La Fonte - Amici di Beppe Grillo di Genzano - SPQG.