venerdì 6 novembre 2009

Assessore all’ambiente: assente ingiustificato


Avevamo salutato con simpatia e fiducia la nomina di Daniele Ognibene ad assessore all’ambiente. I giovani, si sa, sono più sensibili delle vecchie generazioni rispetto a questi temi, anche perché sono nati in un momento storico durante il quale di ambiente si cominciava a parlare come problema di rilevanza mondiale. E che il nostro sia giovane lo ripete in ogni suo intervento pubblico, quasi ostentando un titolo di merito, mentre è evidente che la gioventù è un fatto transitorio destinato a passare, come tutte le cose umane.
Dalla sua nomina ad oggi non ci risulta abbia preso una sola iniziativa a favore dell’ambiente: forse le altre deleghe lo hanno troppo assorbito? Sicuramente la delega alla cultura, con la preparazione dell’evento più importante dal dopoguerra ad oggi e cioè l’elezione di “Miss Muretto” avvenuta nella scorsa estate avrà costretto il nostro assessore a rispolverare i suoi studi filosofici concernenti l’Estetica, da Platone a Adorno, passando per Kant e Croce, tanto per citare alcuni dei numerosi autori che avrà sicuramente consultato per approfondire le sue conoscenze in questo campo.
Il problema resta e riguarda la delega all’ambiente:
- nessuna iniziativa è stata intrapresa circa il monitoraggio dell’aria nel Centro storico, né si è preso alcun provvedimento per la chiusura del centro stesso
- sul tema dei rifiuti, malgrado il programma elettorale dove era prevista una seria campagna di raccolta differenziata, tutto è rimasto come prima
- non abbiamo sentito levarsi la sua voce a proposito del Piano di Assetto del Parco Regionale dei Castelli Romani: il suo silenzio ha contribuito a far sentire più forte la voce di coloro che in modo sconsiderato e disonesto hanno svolto una vergognosa campagna contro l’Ente.
- Non ha intrapreso alcuna azione per il recupero del Rifugio della Forestale, anzi con la sua inattività è stato perso un importante contributo finanziario.
- non lo abbiamo sentito esprimere un giudizio circa il progetto di parcheggio multipiano che andrebbe a deturpare ancora di più il Centro Storico ed a aumentare il traffico veicolare.
- non abbiamo sentito alcun grido di dolore da parte sua quanto il tema dell’abusivismo a Velletri è stato portato alla luce in un programma televisivo di Rai Due, con la denuncia da parte di Roberto Ippolito, autore del libro “Evasori”, dell’esistenza di ben 4.000 edifici “inesistenti” per il Catasto, senza considerare la presenza di oltre 250 nuclei – non abitazioni ma gruppi di case -abusivi nel territorio veliterno.
- non abbiamo sentito una sola parola, da parte dell’Assessore né sull’inceneritore di Albano, né sulla Turbogas di Aprilia
- non abbiamo sentito il suo parere sulla bretella Cisterna Valmontone
- È stata notata la sua assenza alla presentazione dell’importante opera “La Carta Archeologica di Velletri” del Professor Lilli, lavoro che avrebbe dovuto riguardarlo sia come assessore all’Ambiente che per la delega alla cultura: dimenticavamo che nel mese di luglio era forse intento nella preparazione dell’evento culturale del secolo, e forse era intento a ripassare anche l’opera fondamentale di Alexander Gottlieb Baumgarten “Aesthetica”
Non abbiamo sentito la voce di un Assessore all’Ambiente in nessun momento, durante un anno e mezzo di amministrazione di Centro Sinistra.
Se fossimo a Scuola, si parlerebbe di ripetute assenze ingiustificate: in questi casi, spesso, si arriva alla bocciatura. Sarebbe auspicabile che anche in politica questa prassi fosse istituita per dare un senso e dei contenuti ad un assessorato così importante come quello all’Ambiente.

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