domenica 16 marzo 2008

La campagna di solidarietà con il Popolo Tibetano

Da: http://www.dossiertibet.it/
Dal Tibet occupato continuano a giungere notizie drammatiche. I monasteri vengono chiusi, i monaci arrestati, i pastori nomadi deportati. Il Partito Comunista Cinese intende inoltre adottare nuove misure di "pianificazione familiare" con il dichiarato intento di ridurre ancora il tasso di natalità dei tibetani. Appare quindi chiaro che di fronte a questa barbarie la sola denuncia non basta più ed il pur prezioso lavoro di testimonianza sin qui svolto da combattive minoranze è ormai inadeguato. In tutto l'Occidente devono finalmente mobilitarsi le grandi organizzazioni di massa, le sole in grado di costruire un vasto movimento d'opinione che sappia opporsi alle potenti lobbies economiche che puntellano il regime; le sole che possano indurre la comunità internazionale a isolare il governo di Pechino e costringere le Nazioni Unite a condannare il regime per i crimini commessi. Prima che sia troppo tardi! In Italia il sindacato confederale ha già risposto agli accorati appelli del governo tibetano in esilio. I segretari generali di Cgil,Cisl e Uil, incontrandosi a Roma con il Dalai Lama, si sono impegnati a sostenere in ogni sede la causa del popolo tibetano; mentre nel paese si moltiplicano le iniziative sindacali di denuncia dell'oppressione coloniale cinese. In Francia i segretari nazionali della Cfdt e di Force Ouvrière, manifestando a Parigi, hanno chiesto "democrazia per la Cina e libertà per il Tibet". In Polonia Solidarnosc ha chiesto ufficialmente al governo polacco di presentare all'assemblea delle Nazioni Unite un documento di condanna delle violazioni dei diritti umani e sindacali in Cina ed in Tibet. La Confederazione europea dei sindacati già il 10 marzo 1996 ha espresso la sua solidarietà a quanti manifestavano nella capitale belga a favore della causa tibetana, mentre la Confederazione internazionale dei sindacati liberi sta indagando sui crimini commessi dal regime di Pechino. Nel contempo dobbiamo anche far conoscere a tutti i lavoratori, alla gente comune, il dramma di questo popolo. La Cisl del Piemonte ha già dato vita a un'agenzia periodica che viene diffusa in tutto il mondo, Dossier Tibet ,e si è fatta promotrice di una vera e propria "campagna di solidarietà". In molte regioni si sono così costituiti gruppi di lavoro per promuovere e coordinare le iniziative delle strutture e degli enti sindacali e ricercare la collaborazione di tutte le Associazioni che sono disposte a battersi per la causa tibetana. In quest'ambito all'ISCOS Piemonte è affidato il compito di gestire l'adozione a distanza dei rifugiati ,che a centinaia continuano ad affluire nei paesi confinanti ,e la realizzazione di progetti di cooperazione volti a migliorare le condizioni di vita e di lavoro nei campi profughi.
Claudio Tecchio

Nessun commento: