giovedì 14 maggio 2009

Quattro giorni a L'Aquila


Cronaca e riflessioni.
Doveva essere il nostro un aiuto logistico e di trasferimento merce e materiali alle varie tendopoli, la nostra permanenza si è invece trasformata in un aiuto concreto alle insegnanti che si stanno “inventando” la scuola. Non è facile spiegare cosa ci si trova di fronte a L’Aquila, la realtà dei campi e della vita che vi si svolge, al di là dei proclami e degli spot più o meno elettorali che vediamo in TV. Sì, la macchina dei soccorsi funziona perché i volontari sono persone eccezionali, tutti, ma, ahimè, ciò non è supportato da una altrettanto capace gestione logistica della situazione di emergenza. Parlo di organizzazione e gestione di merce e viveri che devono essere consegnati in tempi brevi presso le tendopoli. Mi hanno raccontato di una richiesta di piatti e bicchieri di plastica che sarebbero stati consegnati dopo 12 giorni (!?). Mi ha spiegato un capo campo della Protezione Civile che per ottenere 50 riduzioni elettriche bisogna seguire questa trafila: recarsi al COM di competenza, compilando una richiesta scritta che deve essere autorizzata dal sindaco, una volta timbrata, firmata ed autorizzata è la Protezione Civile stessa che deve reperire il materiale presso uno dei pochi esercizi commerciali aperti nella zona. Il negozio in seguito si farà rimborsare dal Comune stesso. Una trafila burocratica che lascia allibiti. Hanno visto fare acquisti per i campi di prodotti freschi (carne e verdure) nell’unico centro commerciale aperto … Nelle tendopoli in 200 persone hanno 2 docce e 2 lavatrici … La promiscuità della condivisione delle tende è un altro enorme problema, per non parlare di situazioni particolari come portatori di handicap e persone anziane.Fino a qualche giorno fa la temperatura di notte superava di poco lo zero e di giorno arriva a superare i 20 - 25 gradi … L’estate sta per arrivare ma durerà poco, chi conosce la montagna sa che ad agosto in Abruzzo inizia il cattivo tempo e già ricomincia il freddo.Ciò che ci ha lasciato più colpiti è la gente, a cominciare dagli anziani, simpatici ed ospitali provati ma ostinati, premurosi nei nostri confronti come se fossimo stati loro figli. Bambini e ragazzi grazie all’opera di insegnanti e volontari, sono occupati sia la mattina a scuola che il pomeriggio con animazioni e giochi. Chi non ha ripreso ancora a lavorare è occupato ad offrire la propria opera ed il proprio aiuto all’interno del campo. Trapela spesso la preoccupazione per un futuro incerto, di un decreto che non arriva, di una casa che non c’è più … Ma si va avanti. Le nostre lezioni di educazione ambientale sono state molto partecipate, forse al di là delle nostre aspettative. Sia elementari che medie hanno dimostrato preparazione ed interesse quanto alle superiori, affrontando problematiche più attuali, si è potuto esaminare il problema del territorio e delle tragiche conseguenze attuando errate politiche di gestione dello stesso. Ed a tutti i ringraziamenti degli Abruzzesi, rispondiamo con i nostri ringraziamenti per aver imparato la forza, la solidarietà, l’unità di un Popolo grande come le sue montagne.
Corrado

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