martedì 23 febbraio 2010

Centro destra e centro sinistra contro il Parco ed il suo Piano d'Assetto

Con il comunicato stampa n.39 emesso dall’Ente Parco si respingono gli attacchi portati dal centro destra su una presunta bocciatura o decadenza del piano d’assetto presentato lo scorso anno. A questi attacchi ha fatto subito eco un esponente del centro sinistra di Velletri alla rincorsa della solita manciata di voti. La cosa evidente è l’approssimazione e l’ignoranza riguardo l’argomento. Si afferma che “con la distinzione tra zona protetta e zona limitrofa (Area Contigua), nella sostanza si riesce a regolare anche la questione dei confini”. E’ falso ! La perimetrazione non è stata mai messa in discussione in alcun modo ed il Piano d’Assetto non implica alcuna modifica alla stessa. Per di più l’ultima sentenza del Tribunale Amministrativo del Lazio (T.A.R.), ha respinto ancora una volta un ricorso relativo ai confini (ottobre 2009), confermando la validità del perimetro Ravaldini del 1998 ed entrando nel merito della questione, ha avvalorato le tesi della tutela del territorio condivise dall’Ente Parco e dalle Associazioni Ambientaliste. Ovvero come abbiamo già scritto, il tribunale afferma che se è il territorio del vulcano laziale che va difeso, è evidente che la perimetrazione deve contenere tutto ciò che fa parte del complesso naturalistico.
Tornando al documento dell’esponente del PD leggiamo più avanti: “Sulla questione dell’attività venatoria, si è chiesto che si possano fare dei prelievi controllati di cinghiali in zone circoscritte dell’area contigua, nel rispetto di tutte le leggi in materia”.
Peccato che questa richiesta non verrà mai accolta: nell’area contigua la caccia è consentita.
In buona sostanza da destra a manca continua la gara alla di disinformazione e alla bugia. Un’attività che continua dal momento della sua istituzione e che ha creato tanti problemi per lo sviluppo ecocompatibile di un intero territorio.

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