E' stata una manifestazione senza precedenti; una meravigliosa onda verde ha attraversato diversi Paesi, eslcusi quelli che avevano partecipato la scorsa settimana. Le cifre sono impressionanti: 500.000 a Montréal, 200.000 a Roma e Milano e poi i 100.000 di Napoli, i 50.000 di Firenze, Torino e Bologna, le decine di migliaia a Palermo, Catania, Bolzano,Cagliari. Una manifestazione "carica di utopia rigenerante" che combatte un modello di sviluppo non più sostenibile: un nuovo '68, come ha titolato "Il Manifesto", con la differenza che oggi c'è un sistema comunicativo molto più avanzato.
Nella realtà di Velletri c'è stata una grossa partecipazione alla manifestazione di Roma: alle 8 di mattina i biglietti per Roma erano esauriti e c'erano solo posti in piedi: i ragazzi ci hanno raccontato che mentre la testa del corteo raggiungeva Piazza Venezia la coda doveva ancora muoversi da Piazza della Repubblica! Un contributo importante, di cui scriveremo diffusamente nei prossimi giorni.
Il messaggio di Greta ha colpito milioni di coetanei e adulti, riuscendo perfino a portare in piazza insieme professori e allievi, padri madri e figli. Non si era mai visto qualcosa di simile al mondo: evidentemente l'urgenza dell'azione è tale da spingere milioni di persone a sollecitare i governi perché facciano qualcosa per fermare il cambiamento del clima. Assistiamo, in questi giorni, sconvolti, allo scioglimento dei ghiacciai, al riscaldamento degli oceani, a fenomeni, insomma che vanno ben oltre il campanello di allarme. D'altronde il mondo scientifico si era espresso in questo senso da decenni, senza essere ascoltato, se non da parte degli ambientalisti, minoranze ovunque, bistrattati, derisi e, in alcune zone del mondo uccisi. C'è voluto il volto pulito di una ragazza caparbia per smuovere le acque e far prendere coscienza del problema.
Non è mancato chi ha criticato, chi ha deriso, chi ha sparso bufale per denigrare Greta e il suo movimento, chi si è rivelato particolarmente furbo quando ha puntato il dito sul fatto che i ragazzi volevano semplicemente saltare un giorno di scuola. La risposta l'ha data una ragazza del Liceo Virgilio di Roma "Saltiamo la scuola un giorno per insegnarvi qualcosa"
Nessun commento:
Posta un commento