domenica 6 gennaio 2013

VELENO E CEMENTO


Ecco ciò che ci hanno dato in questi ultimi anni le diverse amministrazioni comunali che si sono avvicendate alla guida della città.
Acqua: una somministrazione di acqua “potabile” costantemente in deroga ai dettami della comunità europea. Una deroga che riguarda in particolar modo l’arsenico deriva dall’utilizzo di acqua fossile. Questo ciò che leggiamo dalla rete: “L'acqua fossile è contenuta in una falda acquifera bloccata nel suo acquifero per un periodo molto superiore al normale ciclo dell'acqua, restando negli strati acquiferi del sottosuolo per migliaia o addirittura milioni di anni. Quando i mutamenti geologici sigillano lo strato acquifero da ulteriori ricariche, l'acqua resta intrappolata all'interno e viene descritta come acqua fossile. Il metodo del carbonio-14 ha rivelato che alcune riserve d'acqua risalgono a 40.000 anni fa, prima dell'ultima glaciazione. Le falde acquifere di Ogallala negli Stati Uniti, e del Deserto libico sono le più conosciute riserve di acqua fossile. Si considera lo sfruttamento di questa acqua al pari di una industria mineraria, in quanto si tratta di una risorsa non rinnovabile. Un esempio di sfruttamento di tali falde è il progetto libico denominato Grande fiume artificiale (Great Man-made River), che ha lo scopo di convogliare acque fossili e renderle disponibili all'utilizzo umano, sfruttando un bacino sotterraneo di 35 000 km³ situato sotto il deserto del Sahara.”  Questo invece quanto viene riportato sull’arsenico: “Arsenico (As) Altamente tossico e promotore della cancerogenesi”. Stesso dicasi per la situazione del benzene nell’aria le cui ultime rilevazioni risalgono ormai ad una decina di anni. All’epoca la percentuale risultava di gran lunga oltre i limiti ammessi dalla legge, mentre manca totalmente la rilevazione ufficiale della presenza di polveri sottili.
Tutto l’inverso per quanto riguarda il cemento: un PRG proposto ed attuato dai diversi schieramenti in campo con la sola opposizione dell’Associazione ambientalista La Spinosa che presentò puntuali osservazioni. Al piano regolatore già prodigo di cubature spropositate frutto di errati calcoli di incremento demografico, hanno aggiunto ora con mirabile maestria ed efficienza, attraverso i famigerati “accordi di programma” ulteriori decine di migliaia di metri cubi di cemento che non fanno altro che peggiorare la situazione. Senza parlare poi dell'abusivismo edilizio diffuso, tollerato ed alcune volte persino giustificato e difeso, in una situazione di totale illegalità !
Insomma, due pesi e due misure: maestri nella cementificazione e somari nella tutela della salute dei cittadini.
Rete Beni Comuni Raffaele Marchetti

Nessun commento: